Tra pochi giorni si entra in un anno ricco di novità
Il 2017 è alle porte. Mancano infatti 3 giorni per il nuovo anno e la domanda che frulla nella testa dei marketer di tutto il mondo è: quali saranno i trend digital marketing 2017? Quali saranno le novità che ci attendono? Cosa possiamo fare per migliorare le nostre performance e magari innovare il settore? Cerchiamo le giuste risposte a queste domande.
Settorialità delle agenzie di marketing e comunicazione
Il primo trend che si confermerà nel 2017 è la specializzazione delle agenzie di comunicazione per settori merceologici. Infatti, seguendo l’onda lunga proveniente dai paesi anglosassoni, si sta assistendo alla nascita di organismi organizzati per curare progetti inerenti un particolare settore merceologico: agenzie dedite alla gestione di clienti che operano nell’healthcare, oppure chi cura invece clienti esclusivamente nel settore della ristorazione, chi si specializza nel settore turistico per offrire soluzioni integrate e specialistiche in un settore così sensibile per la nostra economia nazionale. Infatti uno dei trend più in voga in questo momento è offrire dei progetti che siano standardizzati in base al settore, ma personalizzati allo stesso tempo in base alle esigenze del cliente, al budget, agli obiettivi in termini di ROI e ROMI (Return On Marketing Investment). Le tradizionali agenzie di comunicazione stanno scomparendo ed è meglio per noi specializzarci per settore.

Che budget hai per la tua campagna? 0 EURO
Tra i trend del 2017 nel marketing digitale, vi è quello ahimè del calo evidente del budget destinato alle campagne. Complice la crisi economica, alcune sciagurate scelte da parte dei player del settore, la competizione su scala mondiale, che riduce i margini di profitto per l’imprenditore, lo sviluppo di campagne sul digital “fai da te”. Tutto questo porta ad un ribassamento del budget messo a disposizione dalle aziende per la realizzazione di campagne di marketing e comunicazione. Guardando la stima effettuata da IPA Bellwether, uno degli organismi più influenti al mondo nel settore pubblicitario, con sede in UK, questa ha previsto nel suo report annuale un declino del – 0,7% degli investimenti pubblicitari e ad un progressivo allineamento delle strategie pubblicitarie agli obiettivi di business aziendali. Intervistando Charles Ireland, il general manager di Diageo per Francia, Gran Bretagna e Irlanda, la motivazione è abbastanza semplice del motivo del calo degli investimenti: “La compagnia vuole avere un servizio più efficiente e al tempo stesso convergente agli obiettivi di vendita stabiliti dall’azienda.”
Internamente i team di marketing quindi devono avere bene a mente i bisogni finanziari delle aziende e le agenzie devono creare degli ambienti dove tutti sono capaci di fare tutto, adattandosi al nuovo trend in atto per il 2017.
Influencer 2.0: il 2017 sarà l’anno della definitiva consacrazione
I trend digital marketing 2017 vedono balzare alle luci della ribalta gli influencer 2.0. I blogger sono in generale già molto seguiti da consumatori e aziende, e spesso diventano ambasciatori dei brand più vicini al settore merceologico trattato: fashion blogger diventano testimonial di brand di moda o di prodotti di cosmesi, food blogger pubblicizzano locali e prodotti alimentari, tech blogger si fanno spesso ambasciatori di nuovi software e prodotti tecnologici. Ma se fino a questo momento c’è stato un certo equilibrio con i testimonial famosi (cantanti, attori, show girls) per la pubblicizzazione dei prodotti, il 2017 segna il passo: vista la reale connessione con i consumatori, le aziende si affideranno agli influencer per le loro campagne di comunicazione, online ed offline, e questi diventeranno prioritari nelle strategie aziendali (secondo anche la statistica realizzata da noi allo SMAU 2016 a Napoli alla domanda relativa all’importanza degli influencer di settore).
“I brand dovrebbero guardare avanti e andare oltre Kim Kardashian se vogliono divenire virali, soprattutto sul web”, afferma Thomas Crampton, Global Director del dipartimento Social di Ogilvy. Il motivo è semplice: maggiore autenticità, ma anche una maggiore competenza sui temi trattati. Se non sappiamo che smartphone comprare, cosa facciamo? Andiamo su Internet e facciamo una ricerca online, oppure andiamo diretti verso l’esperto del settore per fare un paragone e scegliere il migliore prodotto tra quelli in circolazione. Certo sappiamo che per esempio Belen Rodriguez, per quanto bella possa essere, non è molto indicata a fornire indicazioni sul tema tecnologia. Il consumatore non vuole più essere ammaliato dalla comunicazione e dalla pubblicità, ma vuole essere consigliato semplicemente.
Un brand che si sta muovendo su questo trend è L’Oreal che ha sviluppato la sua strategia convogliando i suoi sforzi promozionali su influencer di settore, concentrandosi su 3 categorie: gold, silver e bronze. La categoria gold ha un maggior numero di follower ed un seguito maggiore, seguita poi dalle due categorie successive. La novità è che il brand ha stretto una relazione forte con gli influencer, dando loro la possibilità di far crescere il proprio blog attraverso contenuti scritti dalle stesse blogger. Il motivo è presto spiegato: il brand si avvale di contenuti di qualità e da parte di professionisti che lavorano sul web (e che hanno un proprio seguito) incrementando traffico e posizionamento sui motori di ricerca, ed in cambio fanno crescere la popolarità degli stessi blogger, fornendo loro un portale che aggrega i follower di tutti gli influencer presenti, generando visibilità a tutti coloro che ne fanno parte.
Click bait: è guerra aperta alle bufale del web
Altro tema sulla bocca di tutti nell’ultimo periodo è la caccia alle bufale che infestano il web ed in particolare i social media. Quello del click bait è un problema scottante, poiché si tende a generare un flusso di notizie non veritiere, che si propaga su web e social media, generando indignazione e caos. Ovviamente il click bait viene sviluppato, e lo dice la parola stessa, per stimolare l’utente a cliccare su un determinato annuncio, notizia, titolo sensazionalistico, che si rivela poi una bufala, solo per guadagnare sui click degli utenti. Questa pratica però è osteggiata dagli esperti e dai professionisti del settore (blogger e giornalisti del web) ma anche dai vertici stessi dei principali social media. E’ il caso di Facebook, che, dopo essere stato accusato di non combattere efficientemente il problema, ha attivato una task force interna per indagare sulle notizie false che girano sul social, punendo la sorgente che ha pubblicato sul social la notizia. Lo stesso dicasi di Google, il quale ha annunciato la penalizzazione di siti web che pubblicano notizie false, escludendole dal suo network pubblicitario.
Su questo tema Julian Linley, chief editor di Digital Spy afferma:
“Il numero di visite al proprio sito oggi è reputato più importante dell’engagement. Ma questo dovrebbe cambiare, poiché molti utilizzano il click bait per fare unicamente visite nel breve tempo, con notizie false oppure sensazionalistiche. Ma poi sono quelli ai quali gli utenti non danno più credito, non visitando più il sito che ha pubblicato la notizia.”
La realtà supera la fantasia, soprattutto se si tratta di realtà aumentata
La realtà aumentata, o VR, sta assumendo sempre più una maggiore influenza sulla vita delle persone. Se prima i settori a cui era rivolta era quello dell’Entertainment, i trend digital marketing rivolti a questo tipo di esperienza si stanno velocemente spostando anche ad altri settori merceologici. E’ il caso del settore turistico. Infatti sempre più player del settore cercano di attirare l’attenzione dei clienti attraverso la realtà aumentata, che fa immergere l’utente nel luogo che si vuole promozionare.
In generale i motivi di questo successo sono dovuti ai seguenti ordini di fattori:
- Immersione: l’utente vuole avere uno scorcio di quello che si appresta a vivere nella realtà. Una sorta di anticipazione su quello che l’aspetta; pensiamo ad esempio ad un luogo molto lontano da noi come l’Australia. Prima di visitare un luogo così lontano, vogliamo un’anticipazione di quello che troveremo e delle emozioni che vivremo visitando un paese così: vivere in anteprima l’emozione di nuotare vicino la barriera corallina, o di godersi il tramonto su una spiaggia, fare surf domando le onde, visitare un museo con tutti i suoi tesori.
- Sensorialità: i 5 sensi rappresentano la più importante arma a disposizione dei marketer per suscitare interesse e conquistare il pubblico;
- Emozione: la VR è una novità emozionante, poiché essendo innovativa riesce a cogliere le emozioni del vivere, restando comodamente a casa, o nella propria agenzia di viaggi, di un posto nuovo che si appresta a visitare.
Intelligenza Artificiale e Bots: un nuovo modo di comunicare
Se quindi da un lato si assisterà alla ribalta degli influencer per il rapporto con gli utenti della rete, vista la loro umanità e autenticità, d’altro canto sempre più investimenti stanno convergendo verso AI e nuovi bots, utili a fornire 24 ore al giorno, 365 giorni l’anno, assistenza completa ed integrata ai clienti, sostituendo così i call center ed il customer care. Inoltre sempre più apparecchi sostituiranno gli umani nello svolgimento delle mansioni più semplici: è il caso di Amazon e Google, che stanno lavorando, e lanciando in questo periodo nuovi prodotti che sostituiranno il lavoro umano presso fabbriche, uffici, punti vendita. “Sarei sorpreso se non ci fosse il doppio di ordinativi presi in consegna dai robot nei prossimi 2 anni”, afferma David Buttress, CEO di Just Eat.
Ma con tutti questi robot che sostituiscono il lavoro umano, e con il susseguente aumento della popolazione mondiale, quali saranno gli sbocchi lavorativi per questi ultimi? E’ una bella domanda a cui non ho personalmente una risposta. Voi ce l’avete? Se SI, scriveteci!
Queste sono le principali novità previste per il prossimo anno. Se volete dire anche voi la vostra sui trend digital marketing 2017 lasciateci un commento!