SEO per PMI: le raccomandazioni della nostra Cristina

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content marketing manager

SEO per PMI: la mini guida di Pop Up Magazine

Ogni azienda oggi ha bisogno di aumentare la propria presenza sul web e l’attività di SEO diventa uno degli elementi portanti di qualsiasi strategia di marketing. In questo post vi mostreremo quali possono essere le tecniche e gli elementi da non sottovalutare per essere trovati sui motori di ricerca, anche se si è un piccolo brand.

Quando si comincia l’attività SEO per PMI si parte solitamente dall’analisi delle aree del sito da ottimizzare, in quanto raramente troviamo siti già ottimizzati. La SEO è, infatti, una scienza da applicare per ogni progetto web, anche quelli delle PMI e delle attività locali, e permette con il 20% dello sforzo di ottenere l’80% dei risultati, a patto di svolgere un’analisi accurata.

Indice dei Contenuti

SEO tecnica

Keyword Research

Struttura del sito

Ottimizzazione On-Page

Authority e Link Building

Altri strumenti per fare Local SEO nelle PMI

Conclusioni

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SEO tecnica

Quando si parla di SEO tecnica si intende l’attenzione per l’hosting e per il software scelto per lo sviluppo del sito web, in quanto una buona parte del successo del progetto nasce dalla scelta di un buon Content Management System o CMS,  ad esempio WordPress. Grazie a questo CMS, prendendo le giuste decisioni, si può ridurre notevolmente il lavoro manuale e raggiungere migliori risultati.

Lo stesso vale per l’hosting scelto per ospitare il sito che deve essere affidabile e con un ottimo servizio di assistenza in caso di problemi.

Keyword research

Comprendere il linguaggio dei consumatori e capire cosa cercano online è fondamentale per sviluppare un sito che converta e l’importante è non solo migliorare il posizionamento su Google, ma convincere il visitatore a cliccare ed entrare in contatto con l’azienda, i prodotti e i servizi offerti.

Ecco un percorso ottimale per fare una buona keyword research nell’attività SEO per PMI:

  • La Seed List, ovvero la lista degli elementi fondamentali del business da organizzare in un file unico;
  • L’uso dei tool per la keyword research come Google Ads, Keywords Everywhere e Google stesso che permette di studiare il search intent e le keyword correlate per ottimizzare i propri contenuti sul web. A questi si aggiungono i tool a pagamento come Moz, Ahrefs, SEMrush e SEOzoom.

Struttura del sito

Google e gli utenti devono avere ben chiaro come è fatto il sito e come sono strutturati i contenuti, che vanno pensati come correlati strettamente tra loro.

Ecco un esempio:

Home-> Location-> Location A/B/C

Home-> Service-> Service A/B/C

La struttura deve essere ben chiara al motore di ricerca e ogni pagina va ottimizzata per una determinata keyword e avere un URL descrittivo che contenga la stessa keyword principale della pagina, in modo da aumentare i click e offrire un’informazione rilevante al lettore.

Ottimizzazione On-Page

La lista di keyword può ora essere usata per creare una struttura di pagine che si caratterizzano per:

  • Title ottimizzato, in quanto questo elemento è uno dei fattori di ranking più importanti e permette di attirare i click sul sito;
  • Meta description ottimizzate: anche se non influenza direttamente il ranking, aiuta a rafforzare il messaggio del title nella mente degli utenti e generare un buon numero di click. Il consiglio è indicare la USP e offerte speciali includendo una call to action e le keyword per cui si vuole ottimizzare la pagina web;
  • Contenuto ottimizzato per convincere il visitatore ad acquistare stando attenti alla leggibilità ed evitando il keyword stuffing. Si farà attenzione ai tag header, al contenuto testuale e alle immagini, usando le keyword in modo naturale;
  • Link interni ottimizzati per migliorare il posizionamento SEO e la navigazione sul sito;

Authority e Link Building

I link e l’attività di authority building sono invece quelle più complesse per chi fa SEO e ancora oggi Google e gli altri motori di ricerca si basano proprio sui link per assegnare la giusta autorevolezza di siti e pagine web. Eppure nel caso delle PMI locali è solo uno dei tanti fattori, accanto alla vicinanza dell’utente che effettua la ricerca.

Tra i link che si possono inserire online abbiamo:

  • Link di partner e fornitori;
  • Link di sponsor e associazioni locali;
  • Link in siti di aziende rilevanti attraverso guest post;
  • Link da attività di influencer marketing, con testimonial selezionati dal brand;

Le strategie per aumentare l’autorevolezza del sito e fare link building (clicca qui per conoscere 82 consigli dati per voi dal nostro Francesco) sono veramente tante e si possono realizzare anche pagine con link a risorse importanti per il settore o siti famosi. Posizionare il proprio link sulla pagina di altre aziende aumenterà il valore del sito della PMI e il modo migliore per farlo è quello di offrire contenuti che attirino i visitatori.

Altri strumenti per fare Local SEO nelle PMI

Google My Business

E’ una pagina di Google che dà informazioni sull’azienda e aiuta a migliorare la visibilità, non solo tra i risultati di ricerca ma anche su Google Maps oltre a permettere di dare all’utente, in modo chiaro e immediato, tutte le informazioni più rilevanti sull’azienda: dal tipo di attività agli orari di apertura, dai contatti al sito web fino ad arrivare alle foto.

Altre caratteristiche della piattaforma sono la possibilità di includere post, ricevere recensioni e messaggi dagli utenti proprio come se fosse un vero sito mono-pagina per iniziare a sponsorizzare l’azienda online.

Citazioni

Le citazioni sono il nominare nome, indirizzo e telefono della PMI e alcune di queste contengono link al sito web aziendale e altre no. Possono comparire sulle directory, su altri siti, sui social media, sulle applicazioni e hanno un effetto importante sul posizionamento tra i risultati locali della ricerca dell’utente.

Un buon modo per individuare le liste di directory in grado di aiutare l’attività SEO è cercarle su Google e Bing inserendo le keyword principali e la presenza della PMI su tali strumenti aiuterà i consumatori a trovare più facilmente l’azienda.

E’ però fondamentale inserire il brand nella categoria di business corretta e dare tutte le informazioni principali  che includono le keyword, i servizi e la sede.

Conclusioni

Fare SEO per PMI non è semplice per nessuno, soprattutto in un mercato affollato come quello attuale ed è difficile individuare immediatamente quelle strategie che potranno avere successo. Fare SEO richiede tempo e risorse e consigliamo quindi di partire dalle basi indicate nella prima parte di questo post per poi aggiungere man mano le altre attività e ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo.