App coronavirus: come battere il virus con la tecnologia
In questo momento non si fa altro che parlare di coronavirus: in TV, sui giornali, sui social e su qualunque sito e giornale online, troveremo sempre come argomento principale il virus, con approfondimenti sul numero di contagi, morti, di crolli in Borsa e tutte le notizie legate in negativo a questa pandemia.
Anche noi di Pop Up stiamo trattando questo argomento così delicato mediante approfondimenti in materia, cercando quanto più possibile di rimanere su argomenti legati al topic trattato dal sito, e sempre cercando di individuare esempi virtuosi e informazioni utili al lettore.
Oggi tratteremo ad esempio di come la tecnologia può sconfiggere il virus, o almeno combatterne il contagio: stiamo parlando delle app sviluppate e utilizzate per il coronavirus, la cui più famosa è senz’altro quella sviluppata in Cina per geolocalizzare i positivi così da potersi tenere a distanza di sicurezza. Vedremo quali sono le app sviluppate in Italia e all’estero e che hanno come mission quella di combattere il contagio e fornire un servizio utile alla nazione.
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Le app per tracciare i positivi al coronavirus: Alipay Health Code
Prima di tutto partiamo con le app utilizzate dai paesi asiatici per combattere l’epidemia. Infatti, soprattutto in Cina, è molta in voga un’app che segnala la presenza nelle vicinanze di persone infette, grazie ad un sistema di geolocalizzazione. Si tratta di Alipay Health Code, che consente di mappare le zone nelle quali sono presenti contagi in base ad un QR Code, che a seconda del colore ci dice se la zona in cui ci stiamo recando è sicura oppure no.
Nello specifico l’applicazione, realizzata da una controllata del colosso dell’e-commerce Alibaba, genera per ogni utente iscritto in piattaforma un codice QR di colore diverso: verde, giallo o rosso. Nel primo caso si può circolare liberamente, pur sempre scansionando il codice all’ingresso di luoghi come condomini, negozi, uffici.
Negli altri due casi, visto il rischio di contagio, l’accesso o gli spostamenti non sono consentiti e, anzi, occorre rimanere in quarantena preventiva da 7 a 14 giorni.
Il dubbio principale riguarda il funzionamento della piattaforma, poichè non ci sono informazioni esatte su come si attribuisca il colore del QR Code.
I paesi che hanno sviluppato questo tipo di applicazione per controllare le persone infette sono Cina, Corea del Sud e Singapore.
Alla base dello sviluppo di queste app vi sono i seguenti motivi:
- Controllare le persone, obbligando i positivi a restare a casa con un sistema di geolocalizzazione, e impedire agli altri di violare le misure di sicurezza;
- Tracciamento degli spostamenti dei positivi, con app ad hoc in modo da identificare le persone con cui sono entrati in contatto e isolarle a loro volta;
- Fare una mappa dei positivi, utile alla popolazione e alla protezione civile;

AutoCert19, l’app per scaricare e gestire online la propria certificazione
AutoCert19 è un’app molto interessante, utile per gestire in questi giorni l’emergenza coronavirus e consiste nella gestione online delle proprie autocertificazioni.
Come saprete in questi giorni vige il cosiddetto lock down, per cui non è consentito lasciare la propria abitazione, se non per motivi strettamente necessari (lavoro, spesa, e così via) e per dimostrare le motivazioni che ci hanno spinto a lasciare casa è necessario fornire un’autocertificazione all’addetto al controllo.
Grazie all’app sviluppata da Beatcode, una startup bolognese di Fabio Ugolini e Giuseppe Travasoni, è possibile generare autonomamente l’autocertificazione del Ministero dell’Interno da stampare, senza inserire tutte le volte i propri dati. Inoltre permette la gestione di più anagrafiche all’interno del suo database e non ha alcuno scopo di lucro: l’app è gratuita. Inoltre è uno strumento che favorisce la solidarietà: infatti l’app prevede una sezione dedicata alle donazioni a favore dell’ospedale bolognese di Sant’Orsola.
TraceTogheter, l’app per tracciare i nostri contatti con gli altri
Si chiama TraceTogheter ed è un’app molto interessante sviluppata a Singapore, che prevede l’utilizzo del bluetooth per tracciare i contatti tra le persone, per capire chi abbiamo avuto modo di vedere e parlare da vicino negli ultimi giorni. Ovviamente l’obiettivo è tracciare tutti i nostri contatti/spostamenti per capire se siamo soggetti a rischio Covid-19. Per poterlo attivare ovviamente dobbiamo dare l’autorizzazione al Ministero della Salute di Singapore per il trattamento dei nostri dati (numero di telefono, nome, cognome, residenza, ecc).
Questi sono immagazzinati per 21 giorni in un database, così da valutare in quel lasso di tempo, e in caso di infezione di un individuo, quali sono stati i suoi ultimi contatti con altri individui, arginando in questo modo le possibilità di contagio.
Il funzionamento viene spiegato in questo video:
Italiachiamò, l’app che ci permette di tenere sotto controllo le nostre abitudini e ottenere info sul Covid-19
Altra app italiana gratuita e messa a disposizione dei cittadini si chiama Italiachiamò ed è stata sviluppata da Metawellness, creatrice di un chip proprietario di gestione dati.
Quest’app, presto disponibile per Android e iOS, consente di registrare sé stesso e il proprio nucleo familiare per tenere sotto controllo giorno per giorno abitudini, uscite per necessità e lavoro, incontri e accertare eventuali sintomi da covid-19 con un questionario da compilare online.
Come si apprende dal sito “La Repubblica“ quest’app funge da diario familiare, utile per capire con chi siamo entrati in contatto e tenere sotto controllo gli spostamenti, ma anche dedicato allo svago, importante in questi momenti in cui siamo costretti a casa: infatti l’applicazione si divide anche in giochi e svago, fitness e cucina, permettendo all’utente di passare del tempo impegnato e non pensare a ciò che accade nel frattempo.

Lazio Doctor Covid, l’app per i residenti nella regione
Lazio Doctor Covid è un’app sviluppata dalla regione Lazio per monitorare la situazione coronavirus.
Quest’app permette di contattare il proprio medico in caso di necessità, e nello specifico:
- quando si è entrati in contatto con una persona positiva al virus;
- in caso di sintomi;
- chi è stato sottoposto a misure preventive dall’Asl;
L’app è disponibile su Google Play e App Store e consente di inserire i propri dati, e qualora ci siano i requisiti (pericolo di contagio ad esempio), l’utente verrà ricontattato per approfondimenti e televisita, oltre che inserito nel servizio di telesorveglianza. Quest’ultimo prevede la compilazione periodica da parte dei cittadini di sintomi e temperatura corporea, utile a tenere sotto osservazione la situazione.
Come spiega il sito, Lazio Doctor Covid non è un servizio di emergenza e non sostituisce il servizio del Numero Unico delle Emergenze (NUE) 112/118 che deve essere attivato da parte del cittadino in caso di emergenza sanitaria, ma può rivelarsi un utile supporto a chi ne ha la reale necessità.