Nel dramma sanitario che stiamo vivendo e che tutti speriamo di poter superare al più presto è cambiata in modo importante la fruizione della rete da parte degli italiani.
La cosa, ovviamente, non stupisce: i cittadini devono restare obbligatoriamente a casa, con la sola eccezione di quei pochi lavoratori che possono proseguire le loro attività e che comunque possono star fuori dalla loro abitazione solo durante lo svolgimento della loro professione, dunque la disponibilità di tempo per navigare in rete è aumentata in modo esponenziale.
Internet, d’altronde, sa essere il “luogo” ideale per gli obiettivi più disparati, potendo essere utile per passare il tempo, per informarsi, per formarsi e sviluppare nuove competenze, dunque è davvero difficile che oggi vi sia qualcuno totalmente indifferente all’utilizzo del web.
Volumi di navigazione cresciuti del +61%
La notevole crescita della fruizione della rete è confermata dai dati relativi all’audience online a cura di Audiweb Daily/Weekly, consultabili integralmente a questo link.
Il tasso di crescita dei volumi registrato tra il 2 e il 22 marzo, ovvero nel cuore dell’emergenza che è ancora oggi attiva, i volumi si sono incrementati ben del 61% rispetto alla media delle 4 settimane precedenti.
Sono soprattutto le donne ad aver incrementato la loro fruizione di Internet, con una crescita del +101%, anche la percentuale relativa agli uomini, +91%, è tuttavia molto alta.
La fascia d’età che ha aumentato in modo più netto l’utilizzo della rete è stata, secondo Audiweb Daily/Weekly, quella compresa tra i 35 e i 44 anni, con un incremento del +118%, seguono la fascia dai 45 ai 54 anni con il +114% e quella dai 25 ai 34 anni, con il +110%.
Distinguendo le diverse tipologie di contenuti ricercati in rete, il boom più netto è quello che si è registrato nella settimana compresa tra il 16 e il 22 marzo per quel che riguarda il settore “Current Events & Global News”, con un netto +123%, al secondo posto vi è invece il settore “Home & Fashion” che, nella settimana tra il 2 e l’8 marzo, ha registrato un +114%.
Grandi stravolgimenti nelle ricerche in Google
L’emergenza sanitaria ha avuto risvolti molto pesanti sull’economia. Come noto infatti, al momento, possono essere aperti solo gli esercizi considerati di prima necessità, al di là di questo in piena quarantena sono cambiate anche le necessità delle persone e tutto questo è andato inevitabilmente a stravolgere i volumi di ricerca riguardanti i diversi settori.
Gli esempi sono molteplici e per rendersene conto si può far ricorso a un interessante tool che Google mette gratuitamente a disposizione, ovvero Google Trends: premettendo che il motore di ricerca considera come parametro di riferimento il cosiddetto “interesse di ricerca” valore numerico che può spaziare da 0 a 100, cerchiamo di fare alcuni esempi.
Un esempio di “crollo”: i servizi di noleggio a lungo termine
Un servizio molto moderno che, negli ultimi anni, ha visto crescere costantemente l’interesse dei cittadini, ha subito un netto crollo: stiamo parlando del noleggio a lungo termine: mentre nel mese di gennaio è stato spesso superiore a 75, con frangenti in cui ha toccato quota 100, a marzo è rimasto sempre sotto 25.
In una simile situazione di stallo, è evidente, nessuno può essere interessato ad un servizio simile, di conseguenza queste aziende stanno fronteggiando un’interruzione pressoché totale del loro business.
Boom assoluto per il delivery
Un esempio opposto è quello relativo all’argomento delivery, termine inglese con cui si usa designare le consegne a domicilio: a gennaio e febbraio i relativi trend di ricerca si sono sempre attestati tra 25 e 50, con rarissime eccezioni, mentre nel mese di marzo sono cresciuti in modo netto tanto da raggiungere, il giorno 7 aprile, un interesse di ricerca pari a 100.
Ulteriore conferma di ciò proviene dall’analisi dei trend della parola di ricerca “consegne a domicilio“: questa keyword, normalmente, è poco cercata, registrando interessi di ricerca poco distanti dallo 0, nel mese di marzo si è invece registrata una crescita tanto improvvisa quanto netta che ha portato questa parola chiave a raggiungere addirittura il valore massimo.
Le consegne a domicilio erano già una realtà consolidata, senza dubbio, ma la quarantena ha accentuato in modo esponenziale questo bisogno il quale è stato giustamente valorizzato anche da realtà che non operano tramite e-commerce o che comunque non offrono, abitualmente, tale servizio.
Tantissimi supermercati, ad esempio, hanno iniziato ad offrire servizi di consegna a domicilio, soprattutto per evitare che le persone più anziane debbano uscire di casa; in molte città, inoltre, molti volontari si sono attivati per organizzare dei servizi di consegna del tutto gratuiti, un gesto davvero lodevole, oltre che di grandissima utilità.
Trend invariati: l’esempio degli pneumatici
Esistono anche argomenti di ricerca che non hanno risentito della situazione sanitaria che la nostra nazione sta vivendo e i cui trend di ricerca sono rimasti costanti.
Un esempio può essere la parola chiave “pneumatici“, che negli ultimi 90 giorni non ha registrato variazioni rilevanti restando quasi sempre nella fascia compresa tra 50 e 75.
Sebbene al momento sia impossibile utilizzare l’auto, se non per andare a lavoro e per altre esigenze di prima necessità, l’argomento pneumatici continua a mantenersi vivo nel motore di ricerca.
Questo, d’altronde, è un periodo piuttosto “caldo” per questo tipo di prodotti in quanto molti automobilisti sono prossimi a compiere la canonica sostituzione stagionale: è verosimile immaginare che molte persone cerchino informazioni sugli pneumatici estivi in blog del settore come OutRider, allo stesso modo molti cittadini staranno facendo riferimento ad e-commerce specializzati per acquistare e farsi recapitare a domicilio i modelli scelti.