Le interviste di Pop-Up Magazine del giorno incontrano Francesco Folloni, esperto di Marketing e Social Media Marketing.
- Ciao Francesco parlaci un po’ di te…
Ciao Pop Up Magazine, grazie per questa intervista. Per festeggiare i miei 23 anni ho lanciato una settimana fa il mio blog, e da lì è iniziata questa avventura. Nella vita sono studente universitario di Marketing, collaboratore giornalistico per ModenaToday e mi occupo di Digital Marketing. Anche se la mia più grande passione rimane quella di viaggiare, ed è stato proprio viaggiando, prima a New York nel 2013 e poi a Berlino lo scorso Settembre, che ho capito quante cose gli italiani non conoscono del mondo, specialmente quello dei social. E’ così che è nata l’idea del blog.
- Quando è nata l’idea del tuo portale? Mi descrivi brevemente il tuo core business?
Dopo quasi due anni di studio intenso del marketing digitale e di strategie social, e dopo averle applicate ad aziende ed artisti, ho pensato che fosse il momento di aprire un blog che parlasse di questi argomenti. In Destinazione Social i miei lettori vengono aggiornati quotidianamente sulle notizie dal mondo dei social media, con l’intenzione di mostrare all’utente medio del web ciò che succede nel backstage di Facebook, Instagram, Twitter o Linkedin.
- Qual è il tuo target di lettori?
Il mio target va dall’utilizzatore moderato dei social all’imprenditore che vuole rendere ancora più competitiva la sua start up. Il sito è strutturato in sezioni indirizzate a target specifici. Da quelle più generiche dei social network, a quelle più professionali del web marketing. Ogni giorno fornisco ai miei lettori le notizie più importanti del mondo dei social, e spesso capita di utilizzare come fonte giornali stranieri.
- Come pensi che questo portale possa giovare alla conoscenza del marketing e della comunicazione digitale?
Penso che l’italiano medio sia ancora troppo legato al mondo televisivo. Quando vedo certi spot promozionali da tele-vendita su Facebook mi metto le mani nei capelli. Io spero che Destinazione Social sia il blog che ogni giorno accompagni l’utente a guardare fuori dal proprio orticello. Credo fermamente nelle potenzialità del social media marketing per sviluppare il tessuto industriale italiano, ma se manca un consumatore digitalmente preparato allora è meglio la tele-vendita.
- Quali strategie di marketing e commerciali sono state adottate per stimolare la visita al sito?I social: quali strategie hai adottato su questi canali? E come pensi che i social influiscano su un’attività come questa?
Raggiungere 40 mila visualizzazioni in una settimana significa parlare diverse lingue, ossia usare più canali comunicativi. Ho iniziato con gli articoli poi ho lanciato i video. Perché non tutti siamo predisposti a tutti i canali. Il grande aiuto mi è arrivato dai gruppi di Facebook a tema social e marketing dove ho condiviso i miei contenuti e le mie riflessioni, e in cui ho trovato per fortuna tante persone pronte a leggere e ad interessarsi a quanto scrivevo. Contemporaneamente ho creato un’integrazione tra Google Plus, Facebook, Twitter e Linkedin, grazie alla plugin Blog2Social (lo consiglio a tutti quelli che hanno un sito in WordPress). Questa integrazione dei social è stata l’arma vincente sia per ottenere lettori, sia per guadagnarmi posizioni nelle pagine Google.
https://www.youtube.com/watch?v=Lq8dtwBtHcM&feature=youtu.be
- Parliamo di un argomento molto attuale come il commercio elettronico: quali sono secondo la sua esperienza gli sviluppi futuri dell’ e-commerce in Italia? Quali trend individui e quali settori sono più fertili per il commercio elettronico?
C’è chi dice che gli e-commerce ridurranno i posti di lavoro nei negozi. Per me è il contrario. Mi immagino un futuro prossimo in cui le attività commerciali non saranno altro che espositori di prodotti. Si andrà a vedere un vestito, lo si proverà e poi lo si ordinerà dall’ecommerce del negozio visitato. Chi davvero ne gioverà saranno gli artigiani, che potranno vendere i loro prodotti in tutto il mondo. Per poi non parlare del servizio consulenza: la commessa lavorerà da casa e risponderà alle domande dei clienti attraverso una chat, e potrà avvisare con una newsletter l’arrivo di articoli simili secondo i gusti dei clienti. E’ vero che nei prossimi 20 anni l’80% dei lavori attuali saranno sostituiti da macchine, ma non l’80% dei lavoratori, e una macchina non potrà mai dirti quale tra due vestiti è il più elegante. Oltre ai già noti abbigliamento, tecnologia ed editoria, altri settori saranno quelli dell’artigianato, della formazione e della progettazione. Sull’artigianato mi sono già espresso prima. Per quanto riguarda la formazione, oggi questa non è più sui banchi di scuola, basti pensare che ho imparato ad usare WordPress seguendo dei video su YouTube e leggendo ebook. Anche se forse il settore che più beneficerà dell’ecommerce sarà proprio quello della progettazione, ossia progettisti, architetti, ingegneri, creativi ed informatici di tutto il mondo venderanno i loro prodotti. Questo sta già avvenendo ora, basti pensare a chi vende temi per siti o progetti di design che poi vengono scaricati con la stampante 3D.
- Secondo te quali caratteristiche deve possedere un blog per essere considerato attrattivo? E un e-commerce?
Sul sito Internet Live Stats viene aggiornato ogni secondo il numero di domini web comprati nel mondo. Siamo ormai a quota 1 miliardo. Per chi volesse creare un blog consiglio di visitare questo sito per farsi un’idea di quanta concorrenza si troverà di fronte. Penso che un blog sia attrattivo solo se è costante, se conosce l’argomento di cui parla, e se sa dosare l’ingrediente dell’informazione con quello del creare il bisogno di nuova informazione. Per l’e-commerce il discorso è diverso, in quanto l’obiettivo è distinguersi. E lo si può fare non con una guerra al ribasso del prezzo, ma offrendo servizi nuovi rispetto ai suoi concorrenti. Per esempio una chat come punto di informazione o un video che spieghi il prodotto al posto del solito slideshow. Una regola però è vincente per entrambi, specialmente nel momento di lancio, ossia: cercare la propria nicchia e diventare il numero uno del proprio target.
- Secondo te vi è attinenza tra rete di contenuti (blog, riviste, siti specifici non commerciali) e rete commerciale on-line (e-commerce), e se si perché sono entrambi molto importanti per chi ha un’azienda o un’attività in rete?
Vi è sempre stata attinenza. Basti pensare alle riviste estive per donna che regalano incluso il pareo o il ventaglio. Ogni blog o rivista ha un target e quel target ha almeno un bisogno di consumo comune. Il blogger deve riconoscere questo bisogno e capire come soddisfarlo. Se per esempio ho un blog di “Acconciature per capelli” potrei inserire nel mio sito uno spazio e-commerce in cui vendo i prodotti per capelli che uso nei miei video o articoli. Blog e ecommerce sono ancora più importanti se ho un’azienda. Infatti, il mio business grazie all’ecommerce può arrivare direttamente al consumatore senza passare dai sistemi comunicativi tradizionali che hanno un costo per unità molto più elevato. Non solo, oggi il consumatore è prima di tutto ricercatore di informazioni riguardo il suo bisogno, basti pensare a settori come la salute, il benessere o la tecnologia. Sono così complessi questi settori che è meglio affidarsi ad uno specialista che gratuitamente dal proprio blog racconterà il suo punto di vista, e poi il cliente sceglierà il prodotto migliore.
- SEO: secondo te quali sono gli elementi più importanti per essere presenti tra le prime pagine delle serp di Google?
Sfatiamo intanto il mito che la SEO sia morta. Non è morta, è viva come non mai, solo che sta cambiando. L’ho notato in prima persona con il mio blog, per il quale la pagina di Facebook Destinazione Social By Francesco Folloni è più in alto nella “classifica” di Google rispetto a Destinazione Social. Questo è normale: oggi la SEO non la fanno più gli url, gli articoli, il .com o .it, ma la fanno i social network. Come fa il tuo blog a competere per SEO con Facebook, che il sito più visitato in Italia? L’unica cosa che puoi fare è essere presente con costanza sui social e sfruttare questi come leva per portare il traffico nel tuo sito. A riguardo alcuni lettori mi hanno chiesto: “Perché spendere soldi per un sito, quando viviamo al tempo dei social e creare una pagina di Facebook è gratuito?” La mia risposta è anche un consiglio per tutti gli aspiranti blogger: la pagina è per l’appunto di Facebook, perciò se tutto il tuo materiale è su Facebook e domani mattina Mark Zuckerberg preso dalla pazzia distruggesse la piattaforma da lui creata avresti perso tutto. Perciò stabilizza la tua presenza su più social e carica il tuo materiale su un dominio di tua proprietà.
Ringraziamo Francesco Folloni del suo interessante contributo e gli auguriamo il meglio per il suo nuovo blog, che seguiremo con grande interesse! Voi esperti siete d’accordo con le parole di Francesco? Su cosa non siete d’accordo? Attendiamo fiduciosi i vostri feedback.