Agenzia Caffeina: intervista al CEO Tiziano Tassi
Settimana scorsa a Milano, presso il Talent Garden, si è tenuto il Mashable Social Media Day 2017, la kermesse dedicata alle nuove tecnologie e al mondo digitale. Tre giornate dedicate ad aggiornamento e formazione, che vedono le tematiche del Digital Marketing e del Social Media Marketing, raccontate attraverso strategie concrete e case study di successo, presentate dai migliori professionisti del settore.
In questa cornice ho avuto il piacere di intervistare Tiziano Tassi, CEO dell’agenzia Caffeina.
Per chi ancora non la conoscesse, Caffeina è una Digital Creative Agency indipendente con sede a Parma, Roma e Milano. Nata a fine del 2011 dall’ambizione di Tiziano e dei suoi due soci, Antonio Marella e Henry Sichel oggi conta uno staff di oltre 60 professionisti.
In soli 5 anni dalla sua nascita può vantare clienti tra i più importanti brand internazionali e nazionali tra cui Genialloyd, Dolce&Gabbana, Hogan, UBI Banca, FAI, Hello Bank, ActionAid, Monster, Arena, Armani, BNL BNP Paribas, Goldenpoint, Parmalat, Bauli, Santàl, Chef, Motta, Bakeca.it, Naturhouse, Roche, Save The Children, Zanichelli.
La mission dell’Agenzia è quella di guidare le aziende nella sfida della trasformazione digitale, sviluppando strategie digitali, social e mobile e lavorando in modo trasversale e coordinato con le campagne attive su altri media. Tutto questo con l’obiettivo di generare un impatto sia sulla vita reale delle persone sia sui risultati di business per i clienti.
Ecco la prima parte dell’intervista a Tiziano: buon lettura!
Ciao Tiziano, raccontaci un po’ di te: qual è stato il tuo percorso di studi?
Sono ragioniere, poi ho frequentato l’Università di Parma, Facoltà di Economia ed è proprio qui che ho studiato Marketing e lavorato un anno per Credit Agricole. Dopo l’esperienza in banca, sono tornato di corsa a studiare. E’ stata una bella esperienza ma ho capito che non era la mia strada.
Ho fatto trade marketing e strategie commerciali con un’esperienza a Marsiglia al Kedge Business School di 6 mesi. Successivamente ho lavorato per circa 1 anno in L’Oréal nella divisione di marketing digitale e ho avuto il piacere di conoscere tutte le categorie di l’Oréal: dal make up alle creme viso-corpo, stiling ed hairstyle.
Questo mi ha permesso di acquisire un po’ di conoscenze di marketing, di fare un po’ di palestra unita a quella che ho fatto in università, poiché ho lavorato come strategic planner prima di laurearmi. Tutto questo mi ha dato le basi per partire con i miei 2 soci, Antonio Marella ed Henry Sichel, con quella che poi sarebbe diventata Caffeina.
Raccontaci proprio di Caffeina: com’è nata? Perchè avete scelto questo nome? Con il vostro payoff è “ideas never sleep” cosa volete trasmettere?
Noi abbiamo scelto volutamente di non utilizzare un nome collegato ad una delle nostre attività. Infatti non abbiamo parole nel naming che parlino di pubblicità, tecnologia, innovazione, digitale, mobile.
Questa è stata una scelta molto forte e voluta, in cui abbiamo creduto, perchè in realtà crediamo che il “cosa fa” un’azienda come la nostra, passi in secondo piano perchè molto variabile tra trend, cambiamenti sociali e nuovi media, che vanno a modificare continuamente il lavoro che svolgiamo. Però, se manteniamo la filosofia corretta, il cosa facciamo diventa secondario rispetto alla capacità di raggiungere degli obiettivi.
L’Agenzia Caffeina nasce perchè vuole essere il simbolo di una filosofia e comunicare un approccio, una serie di valori che sono quelli di un partner a cui rivolgersi per ottenere un obiettivo.
La caffeina è contenuta nel caffè che qualsiasi manager, persona nel mondo del lavoro assume e di cui ha bisogno per lavorare al meglio; il caffè è una bevanda energizzante che prendi quando devi raggiungere un risultato, che ti aiuta, che ti supporta ed è anche un richiamo al made in Italy come filosofia perchè il caffè è una bevanda tipicamente italiana. Perchè c’è questo richiamo? Perchè per la percezione di prodotto made in Italy del caffè, il lavoro che facciamo noi è prendere tecnologie e trend provenienti da tutto il mondo e portarle nel nostro team per poi creare dei progetti e delle campagne che portino questa filosofia anche nel digitale, anche nella creatività.
“Ideas never sleep”oltre ad essere un pay-off che si sposa benissimo con questa filosofia, in realtà dice cosa facciamo e come lo facciamo. Le idee sono al centro di qualsiasi attività e non solo di quelle di un’agenzia creativa e digitale come quella che noi oggi siamo, ma sono il motore primario di qualsiasi attività.
L’idea è un concetto liquido può assumere qualsiasi forma: l’idea nell’amministrazione, nella campagna creativa, nell’innovazione tecnologica, in tutte queste cose insieme. Quindi quello che le nostre persone devono fare ovunque a livello organizzativo è lavorare sulle idee.
“Never sleep” è il come lavoriamo, è il come facciamo vivere questo approccio perchè in un mondo che cambia molto velocemente, imprevedibile, rapido, che mette in discussione posizioni acquisite quasi ogni mese, è importante accettare che ci sia questo cambiamento ed agire di conseguenza.
La filosofia è proprio quella: accettare un cambiamento, un mondo instabile, veloce ma saperlo domare, saperlo cavalcare per cogliere le opportunità e non pensare solo alle minacce.
Mashable Smday 2017: il titolo del tuo speech è: “ Oltre le scomode verità che le agenzie non dicono: Come si utilizzano i social network per ottenere un impatto reale”. Puoi rivelarci queste verità e dare qualche consiglio utile per utilizzare i social nel modo corretto?
Ci sono alcune false verità o scomode verità che, non sempre sono dette o dal cliente o dall’agenzia o non si vogliono dire a vicenda, perchè a volte è più comodo tacere. Riguardano ad esempio la valutazione di come un’attività viene fatta o dell’impatto che hanno alcune attività sul raggiungimento degli obiettivi.
Ad esempio, una cosa che sicuramente non funziona è la corretta relazione tra più posto = più le persone lo vedono = più sono importante, piuttosto che l’engagement rate come metrica su cui valutare l’efficacia di un contenuto piuttosto che l’utilizzo di Photoshop con immagini stock che non raccontano realmente la marca in modo studiato. Quindi c’è un tema molto forte sul contenuto e come questo viene pensato, creato e comunicato e questa filosofia deve essere un po’ distrutta. Un altro mito da sfatare è il numero di fan come metrica importante. L’obiettivo deve essere quello di shiftare l’attenzione da queste metriche, da queste credenze che si sono sedimentate in 10 anni. Facebook è attivo in Italia e le persone utilizzando questo social medium e l’obiettivo delle aziende deve essere quello di avere un impatto reale sul proprio business mediante le attività sui social.
Cosa significa questo?
Significa cambiare prospettiva, passando da uso Facebook (e/o altri social media) per fare engagement ad uso questo canale per vendere di più, aumentare la loyalty, per raggiungere obiettivi di business. L’impatto reale è dato dal fatto che grazie ad una comunicazione fatta al meglio, su un numero sufficientemente ampio di persone interessate, riesco a costruire nel tempo dei comportamenti d’acquisto che è esattamente il lavoro che il marketing fa da 50 anni riportato su mezzi nuovi.
Come esempio di tutto questo, abbiamo scelto di parlare di Santal. Quindi parliamo del mondo drink, soft drink e succhi di frutta nel quale in un anno e mezzo abbiamo creato una piattaforma di comunicazione completamente nuova, cominciando a portare Santal, da un brand molto famoso e leader all’interno del largo consumo in una love brand capace di comunicare significati ed emozioni, di creare un coinvolgimento non fine a se stesso, ma capace poi di influire sulle scelte di acquisto del consumatore/fan. Questa comunicazione creativa, che nasce sul digitale e che nel giro di poco più di anno dai social media si è espansa su tutti gli altri mezzi, quest’anno è stata il cuore di una campagna creativa con 3 soggetti che hanno raggiunto e comunicato a più di 12 milioni di persone, creando poi un impatto sui risultati di business. Perchè quello che mi piace di un progetto creativo, dal DNA digitale, è la capacità di essere molto efficace, non solo nel generare coinvolgimento e brand awareness, ma anche nel riportare risultati di business.
Consigli a tutti coloro che vogliono sviluppare una web agency?
I miei consigli “express sono:
- Dobbiamo creare cultura;
- Dobbiamo tornare a creare contenuti;
- Dobbiamo sviluppare un impatto reale sul business aziendale;
Conclusioni
Tiziano Tassi è una persona che sa esattamente dove vuole andare, una persona curiosa che non finisce mai di aggiornarsi, animato da una forte passione e che crede che il successo non dipenda solo da lui ma sia frutto di un lavoro di squadra. Infine crede fermamente nel suo team (infatti molto spesso parla sempre al plurale proprio a rappresentare questa filosofia).
Nelle seconda parte dell’intervista scopriremo chi è Tiziano Tassi e come si crea un’azienda di successo come Caffeina.
Stay tuned!
P.S.: News dell’ultima ora: Il 25 ottobre Caffeina ha annunciato di essere stata scelta da Ferrero per la Digital & Social Communication di uno dei brand più importanti del gruppo, Estathé.