Marketing Sanitario: le nuove strategie inerenti la cura contro il cancro

“We wanted to bring our comms

much closer to the reality of how research works

and the progress we are making.”

Sono queste le parole che meglio racchiudono il pensiero e la strategia di Anthony Newman, Direttore Marketing e Comunicazione del Cancer Research UK.

L’obiettivo principe di questa attività è mutare completamente la comunicazione sulla ricerca sul cancro, rendendola molto meno tecnica e scientifica, per avvicinarla ai pazienti e a tutti gli ascoltatori, al fine di rendere più stretto il legame tra chi sta lavorando per sconfiggere questa terribile malattia e chi ne soffre o vede soffrirne cari o conoscenti.

“We’ve had a habit in the past of showing scientists and doctors in a way that isn’t real and showing the work in a way that isn’t real. We wanted to get much closer to reality. And so the brand and response aspect is really showing people they can make a difference.”

Quello che spesso, in passato, ha causato lontananza al mondo della ricerca è stato, secondo Newman, l’eccessiva inverosimiglianza di ciò che veniva mostrato. La volontà ora è invece quella di mostrare il lato più umano di tutto questo mondo, puntando l’attenzione sui pazienti, su come vivono le avversità, su come giornalmente combattono contro un destino avverso.

Ecco a voi la pubblicità progresso inglese:

L’ADV è stata creata da Anomaly e dall’agenzia The Garden Creative, tra gli altri, facenti parte del programma ’24 hours in A+E’.

Il  video identifica chiaramente la nuova direzione verso la quale sta andando il brand, sempre più propenso ad abbandonare una rappresentazione clinica della ricerca e sempre più vicina alla storia di chi vi è legato. Lo scopo è quello di creare una nuova piattaforma comunicativa e non una semplice pubblicità come sempre è stato fatto. Ecco perchè la call to action cambia rispetto al solito e diventa indiretta ed implicita. Non si invitano direttamente gli spettatori a donare, a recarsi dal dottore o a partecipare ad iniziative benefiche. Si punta a coinvolgere emotivamente le persone facendo in modo che spontaneamente reagiscono in maniera pro-attiva a quanto vedono.

“Our brand challenge is to inspire the masses – all adults 18+ – to believe cancer will be beaten and connect this through a universal human truth”

Inoltre l’attenzione si sposta da una comunicazione verso gli adulti oltre i 35-40 anni, ad una diretta a tutti gli adulti dai 18 anni in su dal momento che purtroppo la quantità di soggetti affetti da cancro è considerevolmente aumentata nel tempo. A tutti loro il messaggio che deve arrivare è solo uno: il cancro può essere sconfitto.

L’ADV racconta una storia in soli 60 secondi lasciando a chi la guarda la capacità di collegare ad essa la disperazione, la speranza, le battaglie vissute dai protagonisti della storia.

Il lavoro per sconfiggere il cancro non finisce però qui, come afferma Newman:

“The fact that hundreds of thousands of people are diagnosed with cancer every year and dying, the imperative to do more is just enormous. Our fundraising is going well but we have to turn down excellent research every day because we can’t fund it.”

Si deve continuare a migliorare giorno dopo giorno portando a livelli sempre maggiori la ricerca e le sue potenzialità, per poter un giorno sapere di essere in grado di curare qualsiasi tipo di malattia.

E il Marketing Sanitario con le proprie strategie può risultare molto utile al raggiungimento dei questi obiettivi.

Fonti: Marketing Week