Il modello comportamentale di Fogg e il content marketing

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Il modello comportamentale di Fogg e il suo legame con il content marketing, nel post a cura di Pop Up

Forse non lo conosci ancora, ma il modello comportamentale sviluppato da BJ Fogg si applica a molte situazioni pratiche e anche al content marketing. In particolare, la persona può usare questo modello per interrompere un’abitudine negativa, modificare un comportamento indesiderato o individuare elementi problematici.

Ma perché parliamo di social media e content marketing?

Semplice: per BJ Fogg, padre della captologia ovvero la scienza che spiega come computer e algoritmi modificano abitudini e credenze delle persone, anche Facebook può essere considerato come una tecnologia di persuasione di massa.

La ricerca condotta con Daisuke Lizawa per l’università di Standford, porta Fogg a comparare Facebook al social network giapponese Mixi, con la conclusione che le due piattaforme erano state entrambe progettate appositamente per spingere il maggior numero di utenti a creare profili, invitare amici, reagire alla creazione di contenuto e tornare sul sito il più frequentemente possibile.

Questo permette di applicare la teoria della persuasione e il modello comportamentale a Facebook e ai social media, ma non solo.

Vediamo insieme più nello specifico in cosa consiste il modello di persuasione di Fogg, e perchè esso è importante per il digital marketing. Bentornati sul nostro portale!

Il modello del comportamento umano di Fogg

Fogg ha elaborato un modello di comportamento umano estremamente semplice e che si basa su tre fattori: motivazione, abilità, innesco. La formula di tale modello è:

B=MAT

In pratica, una situazione (ossia l’innesco) scatena il comportamento desiderato se il soggetto è sufficientemente abile per compiere l’azione richiesta (quindi abilità) e motivato a farlo (motivazione). Al variare di intensità di questi componenti si hanno diversi tipi di comportamento e questo modello, a prima vista banale, ha una applicazione pratica essenziale.

Per fare un compito difficile, questo va reso prima più semplice, dato che semplificare costa meno ed è una tecnica più veloce che motivare: questo è alla base del successo delle tante app che usiamo ogni giorno e che sono pensate per rendere più semplice la vita di chi le usa.

Il digitale, secondo il modello di Fogg, crea nuovi comportamenti sociali, fornendo  un modo di svolgere più facilmente e velocemente azioni che le persone già fanno. Una volta che una app prende piede e ha successo, diventa possibile spingere gli utenti a coinvolgersi sempre di più, aumentando il numero degli inneschi del comportamento desiderato.

L’applicazione del modello comportamentale di Fogg al content marketing

Il modello di Fogg non si applica solo alle app e a Facebook, ma anche ai contenuti e al content marketing. Il risultato sono testi altamente motivazionali, con messaggi pensati in modo esplicito per il target di riferimento ma anche che utilizzano verbi che invitano all’azione.

Per questo è importante applicare la teoria di Fogg anche alla realizzazione di siti web, puntando a:

  • Creare messaggi rilevanti che aumentano la motivazione;
  • Rendere facile la comprensione del messaggio;
  • Usare verbi che invitano all’azione e CTA chiare;
  • Assicurarsi che il contenuto contenga motivazione, possibilità e causa scatenante;

Il mio consiglio è quindi quello di adottare un approccio umano al content marketing, andando oltre il documento Word e l’attività di semplice scrittura: bisogna conoscere l’argomento da trattare, il destinatario del messaggio, le tecniche di SEO Copywriting e, come abbiamo visto, anche le teorie provenienti dal mondo della psicologia.

Chi è Brian Jeffrey Fogg?

Brian Jeffrey Fogg nasce il 7 agosto del 1963 a Dallas (ora vive tra California e Hawaii) ed è uno scienziato sociale americano, ricercatore associato e professore presso la Stanford University, oltre che autore di libri di testo. È il fondatore e direttore dello Stanford Persuasive Technology Lab, poi ribattezzato Behaviour Design Lab. E’ uno dei principali fautori del movimento legato alla captologia.

Nel 2003 Fogg pubblica il suo libro “Persuasive Technology: Using Computers to Change What We Think and Do”. Questo libro fornisce una base per la captologia, lo studio dei computer come tecnologie persuasive. In esso, discute delle implicazioni di macrosuasion e microsuasion, termini che usa per definire e descrivere l’intento persuasivo di un prodotto, fornendo esempi sul Web, nei videogiochi e in altri prodotti software. E così, dopo un corso con Dave McClure volto ad aiutare gli studenti di Stanford nello sviluppo di app come Facebook, utilizzando un design persuasivo, ecco che nel 2009 lo stesso Fogg pubblica il Fogg Behavior Model (FBM), un modello per l’analisi e la progettazione del comportamento umano.

Conclusioni

Un approccio umano diventa essenziale in particolare oggi, il momento storico che mette le persone al centro di ogni strategia di Marketing e Comunicazione.

Per questo ci si può affidare a specialisti del settore o iscriversi ai corsi in content marketing, come quello che trovi qui.

Tutto il resto è pratica, studio e dedizione… ma i risultati sono assicurati!