Fashion Marketing: I portali del beauty
I vecchi forum hanno lasciato la loro eredità: sono i nuovi portali beauty come quello di l’Oreal e Unilever,ma scopriamone alcuni insieme continuando la nostra avventura nel Fashion Marketing.
Nel business della bellezza, c’è un gruppo di multinazionali conglomerate che hanno diversi brand, che più degli altri sono in accesa competizione.
L’ampiezza di un conglomerato, che comprende più brand, trova la sua ragion d’essere nell’idea che bisogna escogitare un modo per creare un valore superiore rispetto a quei brand indipendenti.
Attraverso l’unione più forte di conglomerati si può giocare la possibilità di condividere e imparare da ogni brand. Comunque il rischio parallelo è l’inabilità di separare i brand da parte del consumatore, ma anche dell’azienda e mantenere più forte l’indipendenza dei brand territoriali.
I portali beauty
Dobbiamo aggiungere la sempre maggiore importanza che stanno assumendo i portali di bellezza.
Per i conglomerati, comunque, c’è un’opportunità di creare un ‘’sito plus’’ oltre al sito tradizionale che parla di tutte le categorie della bellezza (capelli, cura del corpo, trucco, ecc.). E’ un concetto allettante perché significa che i conglomerati stanno catturando le conversazioni che non nascono naturalmente sul proprio sito ma anche altrove sul web.
Analizziamone alcuni:
L’Oreal
L’Oreal con 27 miliardi di vendite nel 2014 è la prima azienda di bellezza. Con i suoi diversi categorie di prodotti, l’Oreal sta acquisendo brand come Magic, NYX, Carol’s daughter, Dclero, Carita and Niely, Lancome, The body shop solo per citarne alcuni. Il suo portfolio aziendale è composto da 32 brand internazionali. L’Oreal lanciò nel 2010 il suo portale di bellezza makeup.com che tratta sol di prodotti L’Oreal ovviamente.
STRATEGIE SOCIAL, SI O NO?
Ma ci sono comunque dei lati positivi: makeup.com ha delle pagine Facebook, Twitter, Youtube, Pinterest. Tuttavia non è difficile riscontrare sui profili Facebook delle mancanze di impegno. Il team che si occupa della pagina social ha l’abitudine di postare fino a 6 post ogni giorno sulla sua pagina Facebook, forse pochi rispetto ai fan della pagina.
Unilever
Anche Unilever ha un numero di vendite molto alto per quanto riguardo le vendite, anche grazie alla sua strategia di acquistare nel tempo alcuni beauty brand.
Il portale ‘’making life better’’ include anche i brand che riguardano il settore alimentare UNILEVER, seguito da brand che trattano di cura dei capelli (ad es. sunsilk), la nutrizione e la famiglia.
La mission di UNILEVER è quella di ‘’rendere la vita migliore’’ ma ciò non è supportato da adeguate campagne sui social.
Procter & Gamble
P&G è la terza compagnia beauty al mondo grazie ai suoi numerosi brand come Pantene, Olay, Herbal Essence, Head&shoulder. Il sito è diviso in molte sezioni, con collegamenti ai canali social, sconti ed offerte, con lo slogan ‘’P&G is always here for you’’, che vuole forse sottolineare la possibilità che i consumatori hanno di usare i loro prodotti, vista l’ampia gamma di brand per diverse fasce di popolazione: uomini, donne e bambini.
Il sito sembra quindi maggiormente rivolto alle famiglie e c’è poco spazio per il settore beauty.
Per quanto riguarda il sito italiano notiamo che questo è diviso in meno categorie, e oltre alla sezioni solite come ‘’le nostre marche’’ c’è anche una sezione nella quale si parla dell’impegno dell’azienda per lo sviluppo sostenibile, e la loro ricerca nel migliorare la nostra vita. Anche un impegno sociale che probabilmente fino a pochi anni fa non li caratterizzava.
Johnson & Johnson
Anche J&J ha trai suoi brand delle marche beauty quali Aveeno, Johnson, Piz&buin e Neutrogena.
Tuttavia questo sito ha un carattere istituzionale: si presenta infatti con le usuali categorie, mission, obiettivi, il loro ‘’credo’’, ma c’è poco spazio per il consumatore nel caso in cui volesse interagire con l’azienda, scambiare opinioni con gli altri consumatori.
I 4 portali hanno comunque degli approcci differenti: l’Oreal si concentra esclusivamente sul mondo beauty, mentre Uniliver e P&G, nonostante siano tra i brand più forti nel mondo beauty, nei loro portali aggregano i diversi brand, e quindi le categorie merceologiche sono più in una direzione di sito istituzionale piuttosto che un blog o un vecchio forum per i consumatori nel quale parlare delle loro esperienze d’acquisto, scambiarsi consigli e dare suggerimenti all’azienda. Stesso discorso vale per la strategia di J&J.
Non dimentichiamo le numerosissime visite che hanno quotidianamente i blog di moda (come quello di Chiara Ferragni) e bellezza (ad esempio Clio Make up) o di nascenti VLOGGER (blog che utilizzano solo video e quindi Youtube) e di quanto puntino su di loro i brand di moda e beauty.
Sostengo che un modello ideale sia un portale che si occupi esclusivamente del mondo beauty e che metta in atto una strategia sui social adeguata, che capisca che i portali così come i blog possano essere un valido strumento dove i consumatori attuali o potenziali possano convergere dai social e siti, su un portale dedicato a loro, e vivere una vera e propria esperienza d’acquisto coinvolgente. E’ ovvio che richiede risorse adeguate, ma se ciò può portare maggiore ricchezza all’azienda perché non provarci? E voi cosa ne pensate? Visitate portali e blog? Che uso ne fate?
Alla prossima puntata con la nostra rubrica dedicata al Fashion Marketing
Fonti: Mindset.com
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