Keyword difficulty: cos’è e perchè è importante nella tua strategia SEO, nel post a cura di Pop Up Mag
La SEO è una strategia davvero cruciale per l’andamento del tuo progetto sul web, poiché in grado di far giungere traffico organico alle tue pagine sul web, senza aver bisogno di spendere del denaro per costose campagne a pagamento. Come ogni attività che si rispetti, anche la SEO va curata nei minimi dettagli, affinché produca i risultati sperati. Uno degli elementi maggiormente importanti in una strategia SEO è la keyword difficulty, ossia la difficoltà a posizionarsi in alto in serp per una determinata parola chiave.
Conoscere la keyword difficulty ti aiuta a fare le scelte più giuste in merito alla tua strategia SEO, ottimizzandone i risultati.
In questo post a cura di Pop Up, vediamo insieme cos’è la keyword difficulty e come affrontarla per ottimizzare la tua strategia sul web, aiutandoci anche con l’interessante post redatto in merito da Search Engine Land. Bentornati sul nostro portale!
Keyword difficulty: cos’è?
Nello specifico, partiamo con una domanda lecita se non siamo dei SEO specialist: cos’è la keyword difficulty? Come suggerisce il nome, la KD è una metrica che riferisce quanto sia difficile posizionarsi in alto in serp per una determinata parola chiave, data la sua popolarità. Questo valore può essere compreso tra 1 (che indica una concorrenza bassa) e 100 (che invece indica una concorrenza estremamente alta).
Cosa mi dice questo punteggio?
In linea di massima, questo numero indica la forza della concorrenza sulla parola chiave individuata, oltre che, in generale, il numero di pagine indicizzate e posizionate per la stessa. Ovviamente, questo valore viene calcolato in modo diverso, a seconda dei tool SEO che utilizziamo per il calcolo, oltre che differire per una serie di elementi, come l’area geografica, la lingua, “il mercato a pagamento” per la parola chiave in questione. Vari strumenti misurano questo dato in modo diverso e i punteggi possono variare in modo significativo in base a quale si utilizza.
Ecco alcuni dei più noti tool SEO, attraverso i quali misurare la difficoltà della parola chiave individuata per il tuo progetto web:
- Ahrefs, il quale calcola la keyword difficulty estraendo le prime 10 pagine in serp per la parola chiave e cercando quanti siti web si collegano a quella stessa keyword. Più collegamenti hanno le pagine con il posizionamento più alto per la tua parola chiave, maggiore è il suo punteggio KD.
- Semrush, il quale utilizza l’analisi SERP, l’analisi delle parole chiave e una ponderazione del punteggio basata sulla località per il calcolo della KD;
- Moz, che per il calcolo della KD tiene conto di Page Authority e Domain Authority dei siti posizionati nella prima pagina per la query specificata, mostrando anche il CTR previsto per ogni pagina, in base al posizionamento;
- Sistrix, che tiene conto all’incirca di 15 valori per ogni parola chiave, come numero di ricerche, e osservazioni più complesse. Il valore segue una struttura logaritmica.
- SEOZoom, anch’esso il quale calcola il valore della KD in base ad una serie di dati utili quali numero di ricerche, pagine indicizzate e posizionate per quella parola e la forza dei concorrenti posizionati per la keyword individuata;
A cosa può servire conoscere la KD?
Conoscere la keyword difficulty ci consente di gestire al meglio il nostro progetto sul web, comprendendo al meglio chi si trova a concorrere con noi per il posizionamento in serp per quella parola chiave e in generale quanto sforzo dovremmo mettere in campo per superare il nostro competitor. Ad esempio, curando la qualità del nostro contenuto, la user experience della nostra pagina, magari strutturando una campagna di link building che linka la pagina che vogliamo posizionare, e via discorrendo.
Ovviamente, inutile dire che se il concorrente è forte davvero, sarà molto difficile se non impossibile far recedere Google sulla sua decisione e scegliere noi più in alto in serp. Questo vale soprattutto se il nostro sito è nato da poco. Per questo motivo, almeno all’inizio, potrebbe essere utile posizionarsi per keyword che hanno un basso valore di KD, per poi piano piano alzare l’asticella.
KD bassa però può identificare anche parole chiave che non sono state presidiate bene o sono emergenti e ci consentono di posizionarci per keyword ad alto potenziale.
In generale, una bassa difficoltà significa che la competizione non è così agguerrita. Potresti trovare risultati meno pertinenti e potresti individuare alcuni siti web di nicchia non troppo competitivi.
Come scegliere una parola chiave per la quale posizionarsi
Quali sono i fattori da considerare quando si cerca una buona parola chiave? Ci sono varie considerazioni da fare quando si valuta la fattibilità di una parola chiave. È un equilibrio tra quanto segue:
- Volume di ricerca
- L’attuale forza del tuo sito sul mercato
- La forza del tuo profilo di backlink
- Quanto è difficile un termine rispetto ad altri termini che potresti scegliere come target
- In che misura i tuoi contenuti possono soddisfare l’intento di ricerca
Arriverai alle tue decisioni soppesando questi fattori appena menzionati.
Come gestire al meglio la tua strategia SEO sulla base della KD
Se vogliamo individuare una buona best practice per la gestione delle parole chiave e della loro KD, potete seguire i seguenti consigli che forniremo qui di seguito.
Prima di tutto si esegue una ricerca di parole chiave collegate al mio progetto web. Una volta fatto questo, salviamo tutti i termini individuati con accanto KD e volumi di ricerca, esportando poi i dati su un foglio Excel. Adesso ordiniamo i termini per volume di ricerca, dal più alto al più basso. Formattiamo poi le colonne del volume di ricerca e della difficoltà delle parole chiave con scale di colori.
Usiamo queste scale di colori come indizi visivi per individuare le parole chiave con volumi di ricerca più alti e punteggi di difficoltà più bassi.
Scegliamo una o due parole chiave primarie e una manciata di parole chiave secondarie che ci interessano di più.
Esaminiamo l’intento di ricerca per questo elenco, osserviamo ciò che attualmente si classifica e siamo onesti sulla capacità di posizionarci per quelle parole chiave.
Rimuoviamo, infine, dall’elenco tutte le parole chiave che non sono in linea con l’intento di ricerca.
Questi passaggi consentiranno di ottimizzare il tuo lavoro sul sito.
Ovviamente, come detto prima, devi essere onesto con te stesso, valutando oggettivamente la possibilità di ottenere dei risultati adatti in base alla capacità di posizionamento del sito che gestiamo.
Se abbiamo un grande marchio con un sito di alta autorità, potremmo non aver bisogno di preoccuparci molto della competizione per le parole chiave, come invece dovrebbe fare una piccola e media impresa, la quale deve cogliere ogni opportunità per guadagnare terreno nelle SERP, magari utilizzando chiavi long tale.
Perchè le parole chiave rivestono ancora importanza per la SEO
Con la novità dell’intelligenza artificiale, l’apprendimento automatico, la ricerca vocale e le difficoltà a reperire informazioni sulle parole chiave, come mai queste ancora sono importanti per un progetto web?
L’analisi delle parole chiave ancora oggi è fondamentale in chiave SEO. Questo perchè ci consente di capire tanto, non solo in relazione alla KD. In generale, ci consente di capire anche chi sono i competitor più agguerriti del settore, quanto sforzo in termini di budget e risorse mettere in campo per ritagliarsi il proprio spazio in serp, quali argomenti non sono presidiati dalla concorrenza, quali sono i trend emergenti, che cresceranno di importanza in futuro, dai quali ottenere un vantaggio competitivo giocando d’anticipo.
La ricerca per parole chiave può aiutarti a scoprire nuove opportunità per prodotti o contenuti. Buona fortuna!