AI nel 2023: l’Intelligenza Artificiale e i suoi mille utilizzi nel web marketing

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AI nel 2023: l’Intelligenza Artificiale e i suoi mille utilizzi nel mondo del web marketing, nel post a cura di Pop Up

Si sente sempre più parlare di Intelligenza Artificiale anche se in molti, ancora oggi, non riescono a definirne portata e potenziali utilizzi. E quindi, si discute di AI in maniera ancora astratta. O quasi. Questo perchè pian piano si sviluppano filoni molto interessanti di utilizzo di Intelligenza Artificiale nel lavoro di tutti i giorni, soprattutto nel web marketing. E in molti si stanno già dilettando, in diversi ambiti, a sperimentare l’utilizzo di questa nuova tecnologia.

In ambito web marketing sono molti i potenziali utilizzi dell’AI: dalla SEO al Social Media Marketing, dal Graphic Design fino ai creativi nel senso più allargato del temine.

Vediamo insieme i possibili utilizzi dell’Intelligenza Artificiale in ambito marketing e digital, nel nuovo post dedicato al Web, a cura del nostro portale. Bentornati su Pop Up!

La rivoluzione nel web marketing ha un nome: ChatGPT

ChatGPT è il nuovo programma creato da OpenAI, che consente di ricreare, con l’intelligenza artificiale, interi testi per le nostre pagine web. Basta interrogare il programma su un determinato argomento ed esso restituirà un testo solitamente leggibile e chiaro su quel topic. Quindi ciò rende più semplice la redazione di post e pagine utili per i motori di ricerca. Al massimo vi si richiederà un lavoro di verifica e ottimizzazione del testo in chiave SEO. E questo vale per qualunque argomento chiediate al programma. Dalle ricette di cucina, alle biografie di personaggi famosi, ai viaggi fino ad arrivare al calcio e al mondo dello sport. E ciò costituisce un vero problema per Google. Forse più dei link spam. Perchè in questo modo, tra poco, avremo pagine e pagine di contenuti uguali o molto simili tra loro su un dato argomento, rendendo la ricerca dell’utente senza soluzione, poiché si ritroverebbe a spulciare pagine con le stesse informazioni. Il che è già oggi molto simile a ciò che viviamo sul motore di ricerca.

Ciò che è un problema potrebbe fornire un utile spunto a chi comunque crea dei contenuti originali e a chi deciderà di uscire dagli schemi preposti dal programma. Fornire dei contenuti in base alla propria esperienza personale e non in base ad un programma potrebbe rappresentare quindi uno spartiacque tra contenuto funzionale ma privo di personalizzazione e contenuto davvero utile all’utente e basato sulla propria esperienza.

In termini di uso legale, puoi utilizzare gli output di ChatGPT, anche se i requisiti indicano che devi chiarire che il contenuto è stato creato dall’intelligenza artificiale, non da un essere umano. Questo proprio perchè in tanti potrebbero fare le stesse domande e ricevere le stesse risposte. Le risposte richieste e generate per altri utenti non sono considerate come i tuoi contenuti. Quindi, potresti anche finire per copiare il lavoro di qualcun altro, il che, di per sé, può portare a sanzioni da parte di Google come duplicate content. Ma con copyscape potresti aggirare il problema.

Allo stesso modo, lo stesso programma consente di sviluppare dialoghi sui social media e creare post social da pubblicare sulle tue pagine. Anche qui in pericolo diviene il lavoro del copy e di chi si occupa di lavorare con i social media. Anche in questo caso le grandi potenzialità dello strumento finiscono per scontrarsi con i suoi stessi limiti. E l’utilità del programma potrebbe ritorcersi contro le stesse aziende e marchi. Questo perchè se sono capace di utilizzare l’AI per redigere biografie, messaggi di testo, dialogare con i clienti e così via, allo stesso modo questa tecnologia potrebbe finire per danneggiare il brand se usato in modo fraudolento. Infatti, lo stesso programma potrebbe aiutare i concorrenti a creare finte recensioni negative e false lamentele sui social media. Il tutto ovviamente creato ad arte per svalutare l’immagine del brand.

La produzione di immagini e oggetti in 3D

Altro filone collegato all’Intelligenza Artificiale è la produzione di immagini e oggetti.

Programmi come Dall E riproducono immagini ed elementi visivi in base a dei prompt. Creando qualcosa che prima non esisteva, aggirando in questo modo anche la legge sul copyright. Che in questo caso sarà di proprietà del creator. Anche qui, però, rischiamo di avere immagini che si assomigliano tutte tra loro, essendo creata in base ad altre immagini. E qui potrebbero sorgere problematiche legali. Qui ad essere penalizzato è chi oggi lavora come graphic designer.

Stesso discorso vale per i modelli 3D generati con l’ausilio di programmi AI. In questo caso, in base a semplici idee e testo inserito nel programma, è possibile ricreare intere collezioni e oggetti in 3D. Pensate a chi lavora nella moda o come designer: potrebbe ricreare intere collezioni moda autunno-inverno, primavera-estate, semplicemente interrogando il programma.

Come riportato da TechCrunch:

“OpenAI open source Point-E, un sistema di apprendimento automatico che crea un oggetto 3D dato un prompt di testo, può produrre modelli 3D in uno o due minuti su una singola GPU Nvidia V100.”

Anche qui probabilmente avremo bisogno di tempo per implementare un programma che funzioni al 100%, ma i passi in avanti in questa direzioni sono stati già fatti.

E allora cosa faremo nel prossimo futuro? Ha ancora senso l’esistenza del web così come siamo abituati a conoscerlo?

Questo perchè se tutti i lavori automatizzati possono essere sostituiti dalla macchina, e allo stesso modo iniziamo anche a sostituire il lavoro creativo con l’AI, in un prossimo futuro in che modo concepiremo il mondo del lavoro? Cosa faremo per vivere? Se tutto può essere sostituito da una macchina, quali saranno le esperienze che ci aspettano? E ancora: se tutto il web sarà costellato dall’uso delle macchine (addirittura in molti si sono cimentati nell’utilizzo di Tinder con l’ausilio di ChatGPT), come faremo a capire cosa è reale e cosa non lo è? E inoltre, visto che il web era sorto con l’obiettivo di facilitare la comunicazione tra le persone, se questa viene a mancare o sostituita con le macchine, ha ancora senso parlare di mondo online? Sono tutte domande lecite a cui dare una risposta in tempi rapidi. Perchè l’intelligenza artificiale non aspetta!