FOMO – Fear of Missing Out: di cosa si tratta?

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Chi sta muovendo i primi passi nel mondo del digital marketing probabilmente non conosce ancora l’acronimo FOMO, che sta perFear of Missing Out ovvero paura di essere tagliati fuori. Si tratta di una espressione molto conosciuta e usata dai giovani, ma che ha la sua importanza anche nel web marketing.

Scopriamo insieme di cosa si tratta nelle righe che seguono: bentornati sul nostro portale!

FOMO: la definizione

Con FOMO (acronimo di Fear of Missing Out) si indica la paura di perdersi un’esperienza emozionante e interessante o la sensazione che gli altri conducano una vita migliore della nostra. Il risultato è la ricerca di un contatto digitale costante con gli altri per sapere sempre cosa stanno facendo.

Da cosa deriva questo comportamento?

Nella maggior parte dei casi nasce dall’impossibilità di unirsi alle attività di amici e conoscenti, con la sensazione di sentirsi esclusi o la presenza di troppe possibilità di scelta per occupare il tempo libero. Un altro motivo della FOMO è il flusso continuo di notizie a cui si accede dallo smartphone.

In generale chi soffre di Fear of Missing Out guarda costantemente il news feed di Facebook, i siti di notizie e Messenger per non perdersi le ultime novità.

Collegata alla FOMO abbiamo poi la No. Mo. Fobia, ossia la paura di non avere a disposizione la connessione ad Internet o comunque l’impossibilità di collegarsi alla rete mediante smartphone, e il phubbing, ossia quando si ignora l’altra persona con la quale si è impegnati in una situazione sociale, per collegarsi ad Internet.

La FOMO nel marketing

Nel marketing online, la FOMO è usata per incrementare le vendite dei prodotti, ad esempio con il countdown che indica la disponibilità del prodotto solo per pochi giorni o addirittura per poche ore. Come detto, i più inclini a provare la sensazione di essere tagliati fuori sono i Millennials, che usano le piattaforme social con maggiore frequenza.

Non a caso aziende e brand usano oggi la FOMO come vera e propria tecnica di neuromarketing.

Qualche esempio?

La campanella di YouTube e le tante CTA online che spingono a compiere un’azione per non perdere occasioni importanti.

Altri esempi dell’utilizzo della FOMO nel marketing sono:

  • offerte a tempo con countdown che aumentano l’ansia di acquistare in fretta. Questa tecnica è molto usata ad esempio da Amazon;
  • competizione, quando ad esempio leggi il messaggio “altri 10 stanno vedendo questa offerta”, per far acquistare l’utente prima degli altri. Questa tecnica è molto usata dai siti di prenotazione online come Booking;
  • disponibilità limitata;
  • qualcun altro ha appena acquistato;

Conclusioni

Come si può vedere, la FOMO non è solo un comportamento molto diffuso, ma anche una sensazione che viene usata abilmente dai migliori web marketer per generare conversioni e vendite. L’utente viene invitato – con avanzate tecniche di neuromarketing – a comprare prima degli altri o a fare la stessa scelta di altri utenti.

Il risultato per l’azienda è un carrello sempre pieno e un costante flusso di clienti che ne garantiscono la competitività nel breve, medio e lungo periodo.