Varenne: la storia del cavallo più forte di sempre (e dei suoi social media)

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Varenne foto

Gli appassionati di scommesse ippiche lo ricordano bene. Quando si fa questo nome, a tanti appassionati brillano letteralmente gli occhi. Stiamo parlando di Varenne, il cavallo più veloce e forte della storia. Con un successo che ancora oggi, ad anni di distanza dal ritiro, è testimoniato dai tanti follower che seguono i suoi profili social.

L’inizio della carriera di Varenne

Varenne nasce in provincia di Ferrara nel 1995 e il suo nome è dovuto alla via di Parigi in cui si trova l’ambasciata d’Italia in Francia. La sua storia è legata al driver, nativo della capitale, Giampaolo Minnucci che ha creato con il cavallo un tandem tutto italiano entrando nella storia. Solo per tre volte, infatti, Varenne non ha corso con lui.

Tra le gare in cui Giampaolo Minnucci non era presente, c’è l’esordio in cui il driver era Jean Pierre Dubois. Siamo a Bologna, il 4 aprile 1998. Ebbene, già lì si iniziò a capire che si era di fronte a un qualcosa mai visto prima. Per via di una squalifica, Varenne dovette lasciar passare tutti i concorrenti ma, nonostante ciò, fece un recupero straordinario e sfiorò la vittoria. 

Un qualcosa di unico che, poi, spinse il francese Dubois a cedere, poco dopo, il cavallo a Enzo Giordano, un appassionato di cavalli napoletano, per 150 milioni di lire. Una cifra, all’epoca, impressionante. Conscio delle qualità di Varenne, Giordano lo affidò al driver Minnucci che, insieme al finlandese Jori Turja, se ne prese cura in un centro di ippica a Tor San Lorenzo, nel comune di Ardea, in provincia di Roma. 

Arriva il successo per Varenne

Il successo per Varenne arriva quasi subito poiché vince il Derby del Trotto, a cui possono gareggiare solo i cavalli che hanno al massimo tre anni. Il risultato fu strepitoso perché surclassò letteralmente Viking Kronos, all’epoca il cavallo più forte in assoluto: basta vedere le scommesse ippiche dell’epoca per capire che Varenne non era propriamente tra i super favoriti, almeno rispetto allo stesso Viking Kronos.

Nel 1999 Varenne vince tutto ciò che c’è da vincere battendo un altro mostro sacro dell’ippica come Moni Maker al Gran Premio delle Nazioni di San Siro. La forza di Varenne è tutta in un dato: nello stesso anno, corse in 14 gare. Risultato? 14 vittorie.

Varenne alza l’asticella e nel 2000, in una edizione del Grand Prix d’Amérique a Parigi molto travagliata, perde il primato all’ultima curva dopo un recupero strepitoso. Arriva terzo ma dopo soli 15 giorni sovverte tutti i pronostici di scommesse ippiche. In una gara senza particolari problemi, nello stesso circuito annienta Général du Pommeau che nella gara precedente arrivò davanti a Varenne.

Varenne, come da pronostico, vince la Lotteria di Agnano e il Gran Premio Giubileo 2000 di Roma. Nel 2001 Varenne vince tutte le prove del Grande Slam europeo e la Breeders Crown negli Stati Uniti. A sorprendere tutti, anche gli appassionati di scommesse ippiche, fu il fatto che Varenne non vinse. Ma stravinse!

Nel 2002, ultimo anno di attività per Varenne, fa record su record e diventa il cavallo più ricco del mondo. Diviene così famoso che anche giornali non sportivi e specializzati, italiani e non, gli dedicano titoli, copertine e approfondimenti. È, probabilmente, l’unico cavallo veramente conosciuto da chi non è appassionato di ippica. 

Una macchia di Varenne? Perde l’ultima gara che gioca a Montreal. 

I possibili eredi di Varenne

Da un cavallo così leggendario, si spera che possano nascere figli come lui. Con questo spirito, è stato acquistato il primo nascituro per 150mila a un’alta. In ogni caso, però, sembra che alcuni suoi figli abbiano preso da lui come Nadir Kronos, che ha vinto il Derby italiano di trotto nel 2010 e Testimonial Ok, che ha vinto il Derby nel 2015. Nel momento in cui si scrive, Varenne ha cinque figli che ha visto questo tipo di competizione. Non male, insomma!

I social di Varenne

Varenne è molto seguito sui social, in particolare su Facebook, essendo una piattaforma che ha un range d’età molto elevato. Sono, infatti, oltre 30mila i follower che seguono la sua pagina del ‘social blu’. Recensioni 5 stelle su 5 e i commenti sono tutti entusiastici, o quasi. Augurando al cavallo Varenne una vita più lunga possibile.

Tanti, a ragione, sostengono che abbia scritto la storia dell’ippica. Su Instagram, invece, c’è una biografia che dice tutto: “Pagina ufficiale del trottatore più forte di tutti i tempi.”. Quasi 2000 follower a cui vengono raccontati aneddoti di vita del cavallo e attimi di vita del Varenne attuale, fatto di meritato relax e selfie con i suoi tanti fan.