TikTok lancia negli USA i primi e-Commerce direttamente in app

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TikTok lancia negli USA i primi e-Commerce direttamente in app come parte dei suoi sforzi per monetizzare

TikTok alla conquista dell’America. Sembra un film ma invece è realtà. Mentre Twitter e Meta tagliano personale e ridimensionano i propri piani di sviluppo, il social medium cinese va a gonfie vele alla conquista del mercato americano. E lo fa lanciando il suo shop in-app, che consente ai brand di pubblicare i propri prodotti in piattaforma e ai clienti di poterli acquistare senza mai uscire dall’applicazione.

Non è una novità assoluta poiché già lo scorso anno il brand tentò di sviluppare questa funzionalità nel Regno Unito, ma senza molta fortuna, per via di molti errori e problemi riscontrati che hanno portato alla sospensione del progetto. Adesso però si punta forte su uno dei mercati più ricchi, ossia quello americano.

Per riuscire bene nel suo progetto, l’azienda ha iniziato a reclutare personale che si possa occupare di logistica, che possa fornire consegne e resi ai clienti. Quindi, se gli altri social tagliano il personale, TikTok assume. Un segnale forte inviato al mercato e agli altri competitor. Inoltre, lo staff sta lavorando anche alla possibilità di evidenziare gli acquisti in streaming live, per aumentare il coinvolgimento del pubblico. Quindi l’uso dei video resta cruciale nella strategia del brand.

In Cina è già realtà

Ma questa strategia non è altro che la prosecuzione di ciò che il brand sta già facendo nel suo paese, la Cina, dove oggi la società madre di TikTok, ossia ByteDance, produce la maggior parte delle sue entrate attraverso il commercio in stream in app su Douyin (il nome di TikTok in Cina). Su quest’applicazione l’e-Commerce è già ben integrato, con varie funzionalità di presentazione, dedicate ed elementi di scoperta progettati per guidare l’attività di acquisto dell’utente. Il target è molto giovane, fatto soprattutto da teenager.

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Su TikTok si vuole sfruttare il trend secondo il quale, oggi i giovani ormai non utilizzano più Google per le ricerche, ma fanno tutto senza mai uscire dall’app, utilizzando per la ricerca il motore interno di TikTok. L’impresa quindi vuole muovere guerra non solo alle altre piattaforme social, alle agenzie che si occupano di e-Commerce, ma addirittura alla stessa Google.

Se TikTok riuscisse a sposare questo cambiamento comportamentale con display dei negozi migliorati, potrebbe essere una miniera d’oro per l’app, come lo è stato in Cina, il che faciliterebbe la crescita dei ricavi sia per ByteDance che per i creatori di TikTok. Con buona pace per Zuckerberg, Elon Musk e Google.