Food Export: Italia sesta al mondo secondo Nomisma
L’Italia è conosciuta in tutto il mondo per la sua cucina e i per i suoi prodotti tipici, che fanno parte integrante della famosa dieta Mediterranea. Il nostro paese diventa così uno dei più apprezzati nel settore Food & Beverage, tanto da diventare uno dei paesi con il maggior volume di esportazioni al mondo. Ad affermarlo è uno studio condotto da Nomisma, che vede l’Italia al sesto posto della classifica mondiale del Food Export. La ricerca è stata poi pubblicata dal sito Markup e riportata da noi di Pop Up.
Andando a spulciare i dati di questa ricerca, abbiamo che il nostro paese è leader mondiale per quanto riguarda l’esportazione di pasta e conserve di pomodoro, mentre è seconda al mondo per esportazione di vino ed olio extra-vergine di oliva.
Ma quali sono i paesi nei quali il marchio Italia è più forte, in riferimento al settore Food?
Al momento il mercato ci dice che gli Stati Uniti rimangono il principale paese di destinazione della nostra esportazione eno-gastronomica. Nonostante questo, il mercato statunitense ancora oggi ha grandissime potenzialità, visto che la maggior parte delle esportazioni avvengono in soli 5 stati americani e perchè, secondo un’indagine, il 28% degli americani dichiara che i prodotti italiani del settore sono quelli dalla qualità maggiore.
Tra i paesi emergenti interessati ai nostri prodotti, troviamo invece Israele, Arabia Saudita ed Emirati Arabi per il Medioriente, Polonia e Romania per l’Europa, Corea del Sud per l’Asia. Proprio quest’ultimo mercato sembra avere una potenzialità elevatissima, vista la capacità di spesa e l’economia locale molto fiorente, interessata al made in Italy. Si attendono infine segnali anche dalla Cina, un mercato di oltre 1 miliardo di persone, che con l’aumentare della capacità di spesa, potrebbero decidere di provare la cucina e i prodotti del nostro Belpaese.
Il problema italiano è però la crisi economica odierna, che attraversa tutto il paese e abbraccia tutti i settori produttivi.
Nicola Calzolaro, direttore generale di Federalimentare da questo punto di vista, afferma:
“Il nostro settore continua ad essere molto esposto sul fronte energetico. A ciò si aggiungono le fortissime tensioni sui prezzi delle materie prime con un andamento, anche qui fuori controllo. Ciò detto, per il sistema alimentare italiano l’export rimane fondamentale, specie se si considera che i consumi interni sono piatti ormai da dieci anni.”
Marco Ravasi, amministratore delegato di Verallia Italia, aggiunge:
In una situazione geopolitica e macro economica di assoluta incertezza, l’industria del food & beverage italiano si interroga sulle prospettive future. In qualità di partner della maggior parte dei principali player di questa industry abbiamo deciso di facilitare e condividere queste riflessioni con un parterre di alto profilo per fornire ai nostri clienti i migliori strumenti per valorizzare la loro presenza nei mercati internazionali. Sotto il profilo industriale, il comparto vetrario seppur sottoposto a fortissime pressioni a causa del rincaro delle materie prime, dei trasporti e dell’energia è impegnato a garantire bottiglie e vasetti ai produttori delle eccellenze agroalimentari italiane e per questo abbiamo confermato investimenti nell’ampliamento di capacità produttiva”.