Strategia SEO: i consigli di Casie Gillette

Chi sviluppa una strategia SEO da tanti anni sui suoi progetti o quelli dei suoi clienti saprà bene che esistono situazioni in cui il problema non è la l’ottimizzazione ma la gestione manageriale e la necessità di maggiore flessibilità da parte dell’azienda, solo per fare alcuni esempi.

Ma cosa fare quando la SEO non è un problema di SEO?

Da persona che si occupa di questo, Casie Gillette lavora costantemente sull’analisi dei dati, sui risultati di ricerca, sui siti dei clienti per scalare ogni giorno la SERP di Google. Tuttavia le migliori raccomandazioni del mondo fatte ai clienti possono non portare al risultato desiderato se non implementate correttamente – e questa è oggi una delle più grandi sfide per chi si occupa di ottimizzazione per i motori di ricerca.

Vediamo quindi quali sono alcuni dei maggiori ostacoli nello sviluppo di una strategia SEO e come comportarsi.

  1. Il cliente non risponde

 

Tu sei sempre disponibile, mandi una, due, tre email ma non hai notizie dal cliente: possibile che non voglia rispondere alle tue email? La situazione non è semplice da risolvere: le persone sono impegnate, possono avere altre priorità ma è parte del tuo lavoro far comprendere al cliente il valore del programma SEO concordato.

Il consiglio è quello di chiamarlo per telefono, in quanto ognuno di noi riceve dozzine di email ogni giorno (nei casi migliori) e probabilmente alcune saranno più urgenti della nostra. Parlarne al telefono può essere una buona idea.

Un altro consiglio è usare un software che indichi se la mail è arrivata e se è stata letta oppure rivolgersi alla persona di livello superiore per sollecitare una risposta. E’ compito tuo portare al successo il progetto SEO.

 

  1. Continue discussioni sulla strategia SEO adottata

 

Sappiamo bene come ci sia una scarsa conoscenza della SEO in azienda, ma spesso il tuo cliente non vuole limitarsi a mettere in pratica le strategie concordate ma vuole costantemente sapere cosa e perché viene fatto.  Se la questione non è prioritaria o di fondamentale importanza lasciate perdere – ad esempio l’utilizzo del campo ALT per le immagini. Per le questioni importanti invece consiglio di dare un test in modo da far sperimentare direttamente al cliente l’efficacia della vostra strategia SEO. Molto spesso la persona cerca solo rassicurazioni e mostrare che le vostre proposte effettivamente funzionano è la migliore rassicurazione possibile.

 

  1. Mancanza di tempo

 

Tutti noi e anche il tuo cliente ci lamentiamo della mancanza del tempo, oggi sempre più prezioso. Il modo migliore per avere tempo a sufficienza è imparare a gestire le priorità ma purtroppo la SEO non è sicuramente il primo punto nella lista delle cose da fare del tuo cliente.

 

  1. Reportistica con basse performance

 

E’ certamente frustrante presentare un report con dati e risultati ben al di sotto delle aspettative, specialmente quando la motivazione è conosciuta. Cerca però nella stesura del report di concentrarti sulle metriche davvero importanti per il cliente e proponi soluzioni concrete per avere il mese successivo risultati migliori.

 

Conclusioni

Concludendo, lo sappiamo bene che il lavoro del SEO è uno dei mestieri più complessi, in quanto dobbiamo rapportarci con persone, aziende, tematiche e attività molto differenti le une dalle altre. Ma se sapremo essere proattivi nei casi riportati sopra e in molti altri ancora, potremmo sicuramente ottenere il successo e raggiungere gli obiettivi che l’azienda si è preposta.

 

Fonte: Search Engine Land