startup super school
startup super school

Le interviste di Pop Up Magazine: oggi parliamo di start up

Il nostro magazine oggi vi porta alla scoperta del mondo delle start up, proponendovi un’intervista molto interessante con Andrea Giarrizzo, founder di Startup Super School, un programma rivolto alle scuole medie superiori e università.

Ciao Andrea benvenuto in Pop Up Magazine! Parlaci un po’ di te per sciogliere il ghiaccio.

Ciao e grazie per avermi chiesto l’intervista. Siete una bellissima realtà e di conseguenza mi sento onorato di fare una chiacchierata con voi.

Sono un ragazzo di 23 anni un po’ americano ed un po’ italiano, cresciuto in Sicilia, in un piccolo paesino chiamato Valguarnera Caropepe, la famosa Carrapipi!

Sin da piccolo iniziai a maturare la passione per l’informatica, ritrovandomi così all’età di 19 anni a sviluppare applicazioni per dispositivi mobili. In quel periodo lanciai diversi titoli che ebbero molto successo a livello internazionale con più di 6 Milioni di download totali, in particolare tra i più importanti troviamo Film Streaming (seconda app più scaricata in Italia, USA e India nella fine del 2012) e YouTube Downloader (prima app più scaricata al mondo nella fine del 2012).

Da allora incominciai ad imparare nuove parole come startup, impresa e fallimento e quindi intrigato da esse, decisi di approfondire gli argomenti e frequentare gli ecosistemi che mi circondavano, in Italia ed all’estero.

Con l’andare degli anni e l’accrescere delle mie competenze in ambito Business Development and Strategies feci del fallimento la mia ragione di vita e decisi di lanciare un nuovo progetto sociale, chiamato Startup Super School, un insieme di programmi formativi dai contenuti creativi ed innovativi che permettono ai ragazzi delle scuole e università di poter scoprire se stessi e credere nelle proprie idee lanciando così la propria startup.

Nel contempo faccio da business coach per startup che hanno bisogno di costruire una strategia business che permetta loro di seguire un percorso strutturato, ed essere pronti contro ogni ostacolo giornaliero e se il caso anche a fallire. Collaboro con realtà come Giffoni Innovation Hub come advisor della brand image community management.

Parlaci di YouTube Downloader: quando nasce l’idea? Parlaci un po’ di questo progetto..

YouTube Downloader non è una semplice app. Tutto quello che c’è dietro YouTube Downloader è una grande avventura di momenti felici e momenti di “agonia” totale.

Durante la fine del 2012, passeggiando per le campagne del mio paesino, mi si accese la lampadina pensando di creare un’app che permettesse si scaricare da YouTube. Fu così che dopo una settimana la “creatura” era caricata nello store di Samsung. Dopo qualche giorno iscrissi l’applicazione in un contest internazionale indetto sempre da Samsung, lo Smart App Challenge 2012. Il concorso era già iniziato a Marzo e mancavano due settimane alla chiusura ma io decisi di partecipare ugualmente ed inaspettatamente YouTube Downloader totalizzò 1 Milione e mezzo di download e si piazzò nella fascia dei “first” vincendo un premio di 100K$. Per ragioni più che ovvie, non mi diedero mai il premio e quindi il mio stato emotivo ebbe un calo drastico e per un anno tagliai i miei contatti col mondo. Non navigavo su Internet, non uscivo di casa e non rispondevo a nessuna chiamata al cellulare. Mi ci è voluto un anno per capire che tutto questo era riassumibile in una sola parola: fallimento. Ed alla fine di quell’anno di agonia capii che la parola fallimento era la cosa più incredibile che mi fosse mai capitata.

Non basterebbero pagine di libri per raccontare la fantastica sensazione che si prova realizzando che il fallimento è la sola ed unica chiave per il successo.

Adesso la parte che interessa molto ai lettori: il progetto Startup Super School! Puoi illustrarci questo interessantissimo progetto? Che obiettivi si pone e cosa è stato fatto ad oggi a tal riguardo inteso come progetti portati avanti?

Come dicevo, Startup Super School è un insieme di programmi formativi dai contenuti creativi ed innovativi che permettono ai ragazzi delle scuole e università di poter scoprire se stessi e credere nelle proprie idee lanciando così la propria startup.

Abbiamo deciso di dare la possibilità alle scuole secondarie di secondo grado di stringere convenzioni con noi in maniera che i ragazzi potessero partecipare ai nostri programmi, direttamente a scuola, nell’ambito dell’Alternanza Scuola-Lavoro.

Inoltre, per diffondere il più velocemente possibile la cultura d’impresa abbiamo scelto di creare dei nostri programmi, in maniera tale che possa essere replicato da chiunque abbia la passione per l’imprenditoria e l’istruzione! Questo significa che chiunque può fare richiesta per diventare Organizer ufficiale di Startup Super School, e portare nelle scuole un grandissimo evento di due giornate che coinvolge i ragazzi in un momento di formazione, ed un momento di azione durante una vera e propria competizione a premi, dove loro stessi dovranno creare dei team e lavorare a dei pitch inerenti le loro idee, e presentarli davanti ad una giuria di esperti.

Siamo ufficialmente partiti quest’anno, nel mese di Febbraio e abbiamo già raggiunto quasi un totale di 1000 studenti con più di 100 idee di progetto. Alcuni di loro hanno continuano a lavorare ai loro progetti durante i nostri percorsi di accelerazione imprenditoriale direttamente a scuola. Alla fine del 2018 avranno un prodotto sul mercato, funzionante e completo.

img_5377

Quando il progetto è partito, ero completamente solo, ma adesso il team conta 10 persone che si occupano di ogni aspetto minuziosamente. Abbiamo anche due importanti figure con molta esperienza che ci affiancano nelle scelte strategiche, un influencer dell’ecosistema startup israeliano e una global strategist dell’ecosistema USA.

La nostra missione è quella di abbassare la media d’età dei founder di startup perché da alcuni studi che abbiamo condotto è emerso che i giovani sotto i 25 anni hanno una spiccata creatività ed una propensione al rischio inimmaginabile.

Siamo al lavoro perché nei prossimi anni ci piacerebbe lanciare questo programma in Israele, resto d’Europa, USA,  Africa, e probabilmente Siria, perché hanno tutte avanzato forte interesse in questa interessantissima iniziativa.

Come fare a divenire organizzatori di questo progetto nella propria città? E se uno volesse divenire partner? E cosa prevedono entrambi?

Per diventare Organizer ufficiali Startup Super School basta mettersi in contatto con noi cliccando qui,  e per diventare partner, cioè per sposare il format, e sostenerci tramite delle collaborazioni economiche e non, si puo’ compilare ed inviare il form di questa pagina .

Domanda da 1 milione di dollari: cosa fa l’Italia, inteso come istituzione, per favorire la nascita di nuove Start Up, soprattutto nel campo tecnologico? Che gap, se esiste, deve colmare rispetto ad altri paesi? Quali sono quelli che investono di più in questo caso?

L’Italia ha iniziato a smuovere le acque da qualche anno a questa parte con il cosiddetto Decreto legge Crescita 2.0 agevolando le startup a livello fiscale su diversi scenari d’investimento, integrando l’equity crowdfunding, il working for equity ed altre tipologie di processi innovativi che aiutano le startup nella loro crescita nei primi 5 anni.

Purtroppo ancora il livello di tassazione è abbastanza alto e quindi aprire una società e mantenerla non è facile, al contrario di altre realtà come USA, Israele e  Cina.

Quello che scarseggia in Italia è la credibilità all’estero, cioè investitori ed ecosistemi esteri non credono molto nelle nostre realtà e nel loro futuro in Italia. Ci sono veramente poche Startup che in Italia siano riuscite ad avere investimenti abbastanza grossi da capitali esteri rimanendo in Italia. Ma ce la stiamo mettendo tutta per far si che questo rimanga solo un ricordo.

In Italia abbiamo una cosa che nessun’altro Paese ha come noi, si chiama CREATIVITA’, che a mio modesto parere, combinata col Fallimento è un connubio spettacolare per arrivare al successo.

creativita-1

3 consigli che senti di dare a chi volesse aprire una start up in Italia?

Per prima cosa lavorate a quello che secondo me è lo starter pack per eccellenza di una startup che è composto in ordine di importanza da:

  1. Team, perché è il vero cuore di una startup. L’esempio più banale è quello dell’investitore intelligente che non investe sull’idea ma su chi andrà a lavorare all’idea.
  2. Network, perché più grande è il tuo network e più possibilità hai di ingrandire il tuo progetto, in tempi ridotti, stringendo partnership, sponsorship, collaborazioni, investimenti, mentoring, endorsement o semplicemente raccogliendo feedback e consigli.
  3. Idea, importante? Sì, perché è la base del progetto, ma non il cuore. Un’ idea va e viene, puo’ essere rivoluzionaria o semplicemente carina, ma quello che fa della tua idea una bomba capace di rivoluzionare veramente tutto è la combinazione di essa con i primi due punti.

Spesso si cade nel tranello che se l’idea si rivela poco “profittevole” o “scarsa” allora si ha fallito. Questo è assolutamente sbagliato, perché come dicevo non è il cuore del progetto. Quindi in definitiva:

  1. Non vi innamorate dell’idea, siate umili.
  2. Fallite;

Impatto che le nuove tecnologie stanno apportando al tessuto industriale mondiale..

Non ci sono parole per descrivere quello a cui stiamo andando incontro. Ovviamente parlo in positivo ma anche con un po’ di amarezza quando vedo che molti giovani, invece che sfruttare i mezzi di comunicazione incredibili che abbiamo come ponte per la loro crescita culturale e di vita, lo fanno come strumento di bullismo e ghettizzazione.

Ultima domanda: quali saranno i prossimi step di Startup Super School?

Siamo in procinto di lanciare una call for Ambassador dove cerchiamo di coinvolgere i giovani stessi nella diffusione della cultura imprenditoriale supportati da noi. Inoltre, abbiamo diversi progetti che stiamo portando avanti con un potenziale d’impatto molto alto sul territorio e online. Ma purtroppo non posso aggiungere altro.

Ringraziamo Andrea Giarrizzo per il suo intervento in Pop Up Magazine, e gli auguriamo il meglio per la sua iniziativa, e siamo sicuri, sentiremo ancora tanto parlare di Startup Super School!