Oggi per le nostre interviste abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Alessia Martalò, un SEO che si occupa di ottimizzare il posizionamento dei portali sui motori di ricerca, che ci racconterà meglio in cosa consiste il suo lavoro e ci darà degli utili consigli su come gestire i nostri siti. Inoltre ci spiegherà meglio in cosa consistono le penalizzazioni Google e come porci rimedio.
- Ciao Alessia, parlaci un pò di te e di cosa ti occupi..
Sono Alessia, sono laureata in Informatica, e lavoro al momento come SEO freelance. Mi sono specializzata, nel tempo, in link building e ottimizzazione on site, ma offro anche molti altri servizi, tra cui consulenza web marketing, ottimizzazione e gestione ads, formazione, posizionamento motori di ricerca, individuazione penalizzazioni Google e gestione account social.
- Entrando nel merito, cos’è una penalizzazione Google, e come è possibile individuarla e gestirla al meglio?
La penalizzazione viene inflitta da Google nel momento in cui il sito viola le linee guida per webmaster. Nella maggior parte dei casi ciò si traduce in un’azione manuale che implica un netto peggioramento nel posizionamento del sito, che in alcuni casi può addirittura sparire dal motore di ricerca. In presenza di azione manuale è necessario risolvere il problema e successivamente richiedere un riesame da parte di Google.
- E se invece non c’è stata alcuna azione manuale?
Se non c’è azione manuale (e questo lo si può appurare da Search Console), potrebbe essere un po’ più complicato individuare la ragione del cattivo posizionamento. Il più delle volte, infatti, ci si accorge di ciò a causa di un improvviso crollo delle visite. In queste circostanze, è il caso di esaminare attentamente il sito, valutare i cambiamenti che si sono apportati (può capitare, per esempio, di aver modificato la struttura delle URL) e cercare di comprendere cosa può aver causato questo drastico peggioramento.
- Puoi farci qualche esempio?
Schematizzando, ciò che può portare ad una penalizzazione sono due fattori: da un lato il contenuto, dall’altro i link. Panda e Penguin vanno proprio in questa direzione: il primo, semplificando un po’, si occupa di penalizzare contenuti scritti male, con testi duplicati e seguendo tecniche non consentite (come il keyword stuffing); il secondo colpisce i siti che hanno usufruito di backlink forzati, acquistati e non spontanei.
- È sempre decisivo l’intervento di un consulente SEO per risolvere il problema individuato?
Innanzitutto è importante individuare correttamente il problema, il che non sempre è agevole. Per esempio, si parla pochissimo della penalizzazione tag excess, che porta all’indicizzazione di decine, se non centinaia di tag (spesso utilizzati, insieme con le categorie, in modo improprio), con il risultato che i contenuti del blog vengono duplicati su più risultati.
Quello che accade è che un articolo viene riproposto in SERP più volte, una volta per ciascun tag, una volta per la categoria di riferimento e così via. I contenuti duplicati sono duramente colpiti da Panda ed è importantissimo avere sempre contenuti freschi e aggiornati, controllando di tanto in tanto con Siteliner o Copyscape che non vi siano duplicazioni.
- Questo per quanto riguarda il contenuto che, dunque, deve essere originale e scritto in modo naturale. E, invece, cosa puoi dirci dei link?
Anche i link diventano un problema quando non sono naturali. Il link building a base di directory e link acquistati senza criterio dovrebbe essere sostituito dal digital PR, più costoso ma molto meno a rischio penalizzazione. In pratica, si punta alla promozione del sito su siti di alta qualità, a tema e con un buon traffico organico.
- Chi pensa di essere vittima di penalizzazione, cosa dovrebbe fare?
Come già detto, bisognerebbe pensare a ciò che si è fatto negli ultimi mesi. Se, per esempio, sono stati scritti contenuti di bassa qualità oppure sono stati acquistati link in modo incontrollato. Non è detto, però, che il crollo delle visite sia sempre causato da una penalizzazione. È per questo motivo che è sempre bene rivolgersi ad un consulente SEO che sappia individuare, più agevolmente, la causa del problema e porvi rimedio nel migliore dei modi.
Ringraziamo Alessia Martalò per il tempo dedicatoci e per aver spiegato a tutti noi le implicazioni delle penalizzazioni da motori di ricerca, e le auguriamo il meglio per la sua carriera.
Se avete delle domande per lei lasciate un commento qui.