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Le ultime da Big G: Google Voli rimuove le ADS

Google ha reso noto che da questo mese non addebiterà più costi ai partner per i link di riferimento su Google Voli. Non ci saranno quindi più commissioni di riferimento da parte dei partner nella ricerca di voli. Di conseguenza, la società sta rimuovendo le label “annuncio” e “sponsorizzato” da Google Voli e dalla relativa unità di volo nei risultati di ricerca.

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Un portavoce del colosso dell’informazione mondiale ha dichiarato via e-mail che i risultati della ricerca di Google Voli sono stati e continueranno ad essere classificati in base al prezzo e alla convenienza del volo stesso (ovvero durata del volo, numero di scali, soste, ecc.).

L’azienda ha spiegato che il “risarcimento” da parte di compagnie aeree e partner di viaggio non ha infatti storicamente influenzato le classifiche. I link “pubblicità” e “sponsorizzati” erano obbligatori perché Google ha nel tempo effettivamente ricevuto commissioni di referral per la prenotazione da alcuni partner delle compagnie aeree.

Non essere trasparenti al riguardo avrebbe ostacolato le linee guida di divulgazione FTC. I labels degli annunci, di cui sotto trovate un esempio,  quindi scompariranno presto. 

Risultato sponsorizzato nella ricerca su Google.com

‘Ads’ label in Google Voli


Un decennio fa Google ha acquisito la piattaforma di prenotazione viaggi ITA Software per circa $ 700 milioni. 

Al momento dell’acquisizione il CEO di Google, Eric Schmidt, dichiarò che la società voleva integrare profondamente il software e i dati di questa piattaforma, per creare nuove e migliori esperienze di ricerca di viaggio. Dieci anni dopo, in seguito ad un considerevole periodo di sperimentazione e miglioramento progressivo, Google è riuscito nell’intento che si era prefissato, regalando a tutti una piattaforma di ricerca di hotel e voli, e quindi di esperienze di prenotazione, più performante che mai e con un nuovo design.

Google ha rifiutato di fornire i dati sull’utilizzo di Google viaggi o sulle prenotazioni, ma ha dichiarato attraverso un portavoce che la società è “soddisfatta del coinvolgimento degli utenti su Google Voli“.

Ciò sta avendo un impatto concreto sulle agenzie di viaggio online come Expedia, che ora considera Google il suo principale concorrente. TripAdvisor ad esempio, in risposta alla concorrenza di Google, sta tagliando centinaia di posti di lavoro secondo un rapporto di Bloomberg.

Perché la cosa risulta preoccupante?

La risposta è presto data: la spesa per viaggi di piacere e di lavoro è un mercato di oltre 1 trilione di dollari secondo la US Travel Association. La pubblicità digitale nel settore dei viaggi si avvicina ora a $ 10 miliardi.

Google punta a catturare la parte più consistente di quei viaggi e di conseguenza degli introiti ad essi legati, in parte rendendosi la piattaforma di ricerca e prenotazione di viaggi preferita, con strumenti e contenuti migliori rispetto ai competitor, nonostante la loro consolidata e pluriannuale presenza sul mercato.

Un altro chiaro segnale del fatto che la potenza di Google si sta sempre più estendendo in molti campi e con risultati sempre ottimi. Che sia sempre più vicino il momento di un monopolio comunicativo?