Campagna per la festa della donna: quali sono stati i brand più attivi?

Per quanto strano possa sembrare la necessità di un giorno comandato dal calendario per ricordarsi di festeggiare e rispettare le donne, la scorsa settimana è stata la festa della donna e in tutto il mondo si sono susseguite manifestazioni, feste, interventi e molto altro, per celebrare questa ricorrenza.

Noi oggi vogliamo raccontarvi come i brand da tutto il mondo abbiamo voluto usare questa giornata per ribadire il loro impegno nella lotta contro le disuguaglianze sociali, la violenza e le barriere che ogni donna quasi inspiegabilmente ancora incontra nel 2017. 

Vi accompagneremo alla scoperta di alcuni degli spot lanciati in quest’occasione e della strategia ad essi sottesa, per cercare di fare un piccolo e ulteriore passo avanti verso l’uguaglianza di genere e non solo… so let’s go!

Procter& Gamble #WeSeeEqual

Partiamo dal brand numero uno quando si parla di celebrare le ragazze, donne e mamme di tutto il mondo, una di quelle realtà aziendali che fanno davvero invidia a molti e che negli anni ha sempre sostenuto le donne e cercato di difenderle e favorirle: P&G.

Uno spot che tocca davvero i sentimenti di ognuno di noi e cerca di dimostrare come non importa chi sia a dare abbracci, a studiare la scienza, ad affrontare situazioni complicate e a prendere in mano la propria vita, perché siamo tutti umani allo stesso modo: donne o uomini di qualsiasi provenienza. Il claim posto alla fine dello spot è ancora più potente ed incisivo #WeSeeEqual, per ribadire al mondo che il brand guarda e punta all’uguaglianza prima di tutto tra generi.

Non ci sarebbe potuto essere messaggio migliore per celebrare questo International Women’s Day di come ha fatto P&G riuscendo, come sempre a toccare il cuore  e al contempo a trasmettere forza e determinazione con i suoi spot.

International Women's Day

La campagna corporate #WeSeeEqual è stata lanciata su YouTube, Facebook e Instagram e ha visto l’inclusione di tutti i più importanti prodotti che fanno parte di P&G tra cui Pantene, Ariel, Fairy e Pampers, che insieme a tutti gli altri, per la prima volta hanno partecipato ad un unico grande spot che li racchiudesse sotto l’ombrello del brand madre senza produrre singolarmente spot. 

Stefan Feitoza,  P&G marketing director for Northern Europe, parlando a MarketingWeek ha detto:

“Stiamo cercando di  sfruttare i nostri strumenti per combattere i pregiudizi di genere ed intraprendere azioni per stimolare le conversazioni che motivano il cambiamento. Noi crediamo che sia nostra responsabilità essere un buon cittadino aziendale e crediamo che davvero non potessero essere utilizzate parole migliori per descrivere l’impegno sociale che l’azienda non ha mai mancato di dare negli anni, combattendo al fianco delle donne e non solo per i diritti umani di ogni tipo”.

 

Western Union a supporto dell’istruzione al femminile

Passiamo al secondo brand protagonista di una campagna per la festa della donna, ossia WU, che ha realizzato uno spot figlio di una campagna globale, costituita con l’aiuto dell’agenzia di advertising londinese McGarry-Bowen, che vuole celebrare il potere dell’istruzione per il raggiungimento degli obiettivi di ogni piccola bambina e futura donna. Una lotta contro la discriminazione in ambito istruttivo, che purtroppo è ancora fin troppo attuale e che vede moltissime piccole donne non poter assicurare a se stesse un futuro roseo, non potendo accedere all’istruzione necessaria. La campagna prevede inoltre che l’azienda riuscirà ad aiutare circa 50.000 donne d’America, Europa, Africa e Asia entro il 2020.

https://vimeo.com/207296640

Nella settimana dell’International Women’s Day è stato lanciato dalla fondazione della Western Union un programma di scolarizzazione che si concentra nell’aiuto degli studenti di tutto il mondo con lo scopo di dare loro un’istruzione di secondo livello nell’area tematica delle scienze, tecnologie, ingegneria e matematica, così come la possibilità di entrare a contatto con il business e l’imprenditorialità locale.

ONE  ed il suo #GirlsCount

 In questo caso non parliamo di aziende ma di un brand, la One Campaign che è un organizzazione internazionale no profit che combatte contro la povertà estrema. In occasione della campagna per la festa della donna, ha lanciato un’iniziativa digitale, rivolta a tutte le donne e ragazze del mondo.

Anche in questo caso si affronta la tematica della scolarizzazione femminile. Lo spot prodotto dal brand riporta la cifra purtroppo reale di 130 milioni di bambine e ragazze che non possono andare a scuola. A rendere il tutto ancora più toccante è la denuncia che One fa, ammettendo che la povertà è sessista: le ragazze nei paesi più poveri hanno meno probabilità di ricevere un’istruzione rispetto ai ragazzi. Ciò significa che ad intere generazioni di ragazze viene negata l’istruzione di cui hanno bisogno per ottenere un posto di lavoro, ampliare le loro opportunità e rompere il ciclo della povertà.

#GirlsCount invita le persone di tutto il mondo che vogliono aiutare concretamente a cambiare questa situazione a postare un loro video o una loro foto mentre dicono ad alta voce un numero compreso nei 130 milioni.  Lo scopo è quello di creare il più grande video di sempre con tutti questi interventi di persone comuni in modo da sensibilizzare i leader mondiali ad adottare le misure necessarie per garantire che ogni ragazza riceve un’istruzione di qualità.

“E’ facile, prendendo le statistiche, parlare di 130 milioni di ragazze che non vanno a scuola. Per questo noi vogliamo ridare l’umanità che merita a questo numero, cercando di far comprendere che realmente ognuno di quei 130 milioni è una ragazza nel mondo che vorrebbe un’istruzione e che non può accedervi. Vogliamo allontanarci dalla solita celebrità e creare un movimento posseduto da tutte le persone che si interessano di questo problema.”, ammette il  Chief Marketing Officer di ONE Campaign’s Roxane Philson.

United color of Benetton #UnitedByHalf

Benetton non è di certo nuova ad importanti battaglie a difesa dei diritti sociali, che porta ormai avanti da 50 anni a questa parte. Tra queste, la più recente riguarda il programma Women Empowerment, che si impegna a migliorare la vita delle donne con un focus specifico sull’India, allo scopo di modificare e migliorare il comportamento sociale vigente che sfavorisce le donne in ogni loro attività. La campagna dal nome  #UnitedByHalf vuole combattere gli stereotipi attorno al ruolo della donna nella società indiana per liberare definitivamente ogni donna da queste catene sociali. Dopo essere partita in India a Febbraio, proprio in occasione dell’International Women’s Day, la campagna ha avuto risonanza mondiale per sensibilizzare le persone in tutto il mondo a pensare, parlare e agire in modo da aiutare le donne in questa battaglia.

 

 

UBS 

Chiudiamo il nostro racconto con l’iniziativa della società internazionale di servizi finanziari UBS, che per celebrare la festa della donna, ha prodotto uno spot che supportasse il piano quinquennale dell’azienda per aumentare la propria expertise, per servire meglio le proprie clienti, con la convinzione che ciò possa apportare un vantaggio all’intero mondo economico che si attesterebbe attorno ai $12tn (£9.9tn) nei prossimi 10 anni. La campagna vede una sorta di corto con una serie di domande poste con la voce delle clienti del brand. Nel costituire lo spot insieme all’agenzia Publicis, UBS ha avuto modo di ascoltare moltissime donne facenti parte del mondo del business su tematiche personali, economiche e finanziarie. In maniera ripetuta sono sorte domande che lasciavano trasparire tutta la loro preoccupazione a riguardo della disparità di sesso:  ‘Mia figlia riuscirà ad avere un lavoro in modo più semplice?’, ‘Dovrò sempre essere l’unica donna a questo tavolo?’, ‘Sarò un buon modello professionale?’, ‘Gli investitori mi prenderanno sul serio?’.

Johan Jervøe, Chief Marketing Officer di UBS ammette: 

“Abbiamo scelto di centralizzare la campagna sulle donne perché per noi è importante comunicare direttamente con le nostre clienti ed il marketing è l’unica via per farlo. UBS si impegna a diminuire la diversità, o meglio discriminazione, non solo perché è la cosa giusta da fare, ma anche perché è il modo migliore per raggiungere i nostri obiettivi.”

https://www.youtube.com/watch?v=uLYdRr3TfUM

 

Conclusioni campagna festa della donna

Abbiamo avuto modo di toccare una tematica davvero delicata ed importante che dovrebbe stare a cuore ad ognuno di noi perché se è vero che il Marketing fa miracoli ed ha la forza di migliorare il mondo solo l’azione singola di ogni individuo ha il potere di cambiare le cose e migliorare la realtà di ogni donna al mondo.