Twitter: via la spunta blu a chi non sottoscrive l’abbonamento con la piattaforma social di Elon Musk
Siamo pronti alla rivoluzione imposta dalla piattaforma Twitter (ma in realtà anche da Meta): via la spunta di account verificato a chi non sottoscrive l’abbonamento a Twitter Blu. Infatti, sia utenti che organizzazioni dovranno pagare un abbonamento per ricevere in cambio la spunta di verifica. Al tempo stesso, se non hai ancora la spunta, puoi attivarla a pagamento.
Il messaggio giunge via Twitter, dove si apprende che la rivoluzione partirà dal 1° aprile:
On April 1st, we will begin winding down our legacy verified program and removing legacy verified checkmarks. To keep your blue checkmark on Twitter, individuals can sign up for Twitter Blue here: https://t.co/gzpCcwOpLp
Organizations can sign up for https://t.co/RlN5BbuGA3…
— Twitter Verified (@verified) March 23, 2023
Con questa mossa, Twitter spera di aumentare i propri introiti attraverso gli abbonati a Twitter Blue e Verification for Business, chiedendo di pagare un abbonamento, che sarà diverso, per importo, tra utenti persone fisiche e organizzazioni (in questo ultimo caso siamo intorno a 1.000 $ al mese).
Alcune stime, però, sembrano essere pessimiste sulla risposta degli utenti: secondo Social Media Today, se Twitter vuole raggiungere l’obiettivo del 50% delle sue entrate provenienti dagli abbonamenti, deve agire, perché in questo momento, secondo l’analisi, Twitter Blue ha circa 450.000 abbonati, il che equivale a solo lo 0,12% della base utenti totale di Twitter. Per generare il 50% delle entrate totali di Twitter, la piattaforma ha bisogno che circa 24 milioni di utenti si iscrivano al programma.
Il pessimismo dilaga sulla questione spunte blu a pagamento: se basta pagare per ottenerla, a cosa servirà? La spunta blu perderà tutto il proprio valore e dimostra solo che sei disposto a pagare pur di ottenerla. Inoltre, se tutti pagassero per ottenerla, non ci sarebbe più differenza tra utenti di una certa rilevanza e utenti con una minore importanza. Infine, siamo sicuri che chi ha ottenuto la spunta blu, sia disposto a pagare per mantenerla? Il dubbio è che questa mossa possa provocare un abbandono di massa dalla piattaforma, con sempre meno messaggi e tweet, oltre che ad una minore partecipazione ai post.
Forse sarebbe stato più utile fornire un abbonamento in cambio di una maggiore visibilità fornita in piattaforma: ad esempio, dando la possibilità di pagare una cifra X in cambio di un certo tot tempo come profilo in evidenza o suggerito a persone con un maggior numero di follower, oppure aumentando la portata dei tweet più interessanti dell’utente oppure ancora dando in cambio un’assistenza dedicata, contenuti esclusivi oppure l’accesso ad hashtag “premium”, i quali possono essere usati solo da persone esclusive, con l’accesso in questo modo ad una connessione con utenti più conosciuti e popolari sul social medium.
Quindi, in definitiva, preparati a pagare oppure a perdere il segno di spunta blu, dalla prossima settimana.