Stop Hate for Profit: le aziende che hanno aderito al movimento in difesa delle minoranze etniche
Stop Hate for Profit: tutto è iniziato dalla morte del povero George Floyd negli Stati Uniti, che ha riacceso fuochi mai sopiti legati al razzismo e all’odio che ancora oggi non si sono spenti, non solo nel paese nord-americano, ma in generale in tutto il mondo.
L’obiettivo del movimento è quello di disincentivare, con regole più stringenti e provvedimenti immediati, post social inneggianti l’odio razziale e l’intolleranza, che spesso dilaga sui social media.
A farne le spese è stato Facebook, che rispetto a Twitter non ha preso abbastanza seriamente la faccenda. Se Twitter infatti si è ben mossa da questo punto di vista, lo stesso non ha fatto Mark Zuckerberg e la sua azienda, reo di essere troppo lascivo su questo punto.
Ed ecco nato il movimento Stop Hate for Profit, con il relativo hashtag #stophateforprofit, che invita le aziende a boicottare la pubblicità su Facebook gli altri social di proprietà della società (Instagram e WhatsApp) fino a quando non saranno presi provvedimenti esemplari per difendere i diritti civili ed eliminare l’incitamento all’odio, uno dei problemi principali delle piattaforme social.
A questo movimento hanno aderito molte aziende, anche importanti, che andiamo a riepilogare qui di seguito.
Aziende che hanno sospeso la pubblicità su Facebook e Instagram
Per dare un segnale, molte aziende hanno aderito all’iniziativa stoppando la pubblicità sui social di proprietà di Facebook.
Ecco le aziende che hanno aderito al movimento:
- Adidas
- Arc’teryx
- Ben & Jerry’s
- Beam Suntory
- Coca-Cola
- Diageo
- Bauer
- Ford
- Honda
- HP
- Levi Strauss
- Magnolia Pictures
- Microsoft
- Starbucks
- Unilever
Altri brand che hanno aderito al boicottaggio
Ecco le altre aziende che hanno aderito alla protesta:
- Birchbox
- Blue Bottle Coffee
- Clorox
- Dashlane
- Denny’s
- Eileen Fisher
- Hershey’s
- JanSport
- Patagonia
- Patreon
- Pfizer
- Puma
- The North Face
- REI
- Upwork
- Vans
- Verizon
- Vertex
Se vuoi saperne di più sul movimento Stop Hate for Profit, invitiamo a consultare il sito ufficiale cliccando qui.