Intervista a Giovanni Carzana - Parte 2

La nostra intervista a Giovanni Carzana, social media strategist di successo.

Giovanni ha lavorato con brand importantissimi del panorama italiano (citerei MSC Crociere), ex direttore di Fanpage.it, attualmente Social Media Strategist per aziende internazionali, nonchè docente di social media marketing presso l’Università di Parma.

Insomma, è un grande onore per noi averlo intervistato.

PRIMA DI TUTTO UN GRAZIE DI CUORE PER AVERCI CONCESSO QUESTA INTERVISTA E VOGLIAMO RUBARTI SOLO POCO TEMPO.

Grazie a voi.

PARLACI UN PO’ DI TE: COME HAI CAPITO CHE IL LAVORO DI SOCIAL MEDIA STRATEGIST ERA QUELLO CHE VOLEVI FARE NELLA VITA?

Partiamo dal fatto che si può dire che i social media siano nati a metà prima decade degli Anni Duemila, quindi per me sarebbe stato un po’ difficile prevedere che avrei lavorato in questo ambito. Però sono entrato in contatto col mondo di internet prestissimo: era il 1994. Da allora sono sempre stato affascinato dalla Rete e ho cercato di portare avanti gli studi universitari in questo ambito, prima a Salerno e poi specializzandomi a Roma “La Sapienza”. Il primo contatto con Facebook in particolare è avvenuto nel 2007 proprio nella Capitale con la Prof. Alessandra Poggiani (che poi in seguito divenne direttrice dell’Agenzia per l’Italia Digitale). Diciamo che fu amore a prima vista, anche se all’inizio mi sentivo un po’ solo perché di italiani iscritti ce n’erano ben pochi.

Il boom nel nostro Paese si ebbe durante e dopo l’estate del 2008 perché Facebook decise di inserire l’italiano tra le lingue (e direi che in Italia non siamo troppo famosi per essere poliglotti). Ad ogni modo i social media sono i primi mezzi di comunicazione della storia che permettono una comunicazione che sia al contempo di massa e personale. Un vero e proprio spartiacque nella storia della comunicazione ed è proprio per questo Facebook è ancora lì con il suo miliardo e mezzo di iscritti nel mondo. E pensare che nel 2008 in Italia c’era chi diceva che sarebbe durato poco…

Intervista a Giovanni Carzana - parte 1QUALE FUTURO CI ASPETTA NEL MONDO DEL SOCIAL MEDIA MARKETING? QUALI MODIFICHE CREDI SIANO NECESSARIE PER RENDERE I SOCIAL MEDIA PIU’ UTILI ALLE AZIENDE? SECONDO TE, CON LA CRESCENTE IMPORTANZA RIVESTITA DAI SOCIAL MEDIA ANCHE PER LA VITA DELLE ATTIVITA’ AZIENDALI, OCCORREREBBE UN MAGGIOR RICONOSCIMENTO ALLA FIGURA DEL SOCIAL MEDIA STRATEGIST?

Credo che il futuro del Social Media Marketing ci consegnerà un’integrazione sempre maggiore tra contenuti audiovisivi e social media, nonché uno spostamento sempre maggiore del CRM delle aziende dai call center a Facebook e Twitter, con un calo dei costi e migliore gestione dei database per le aziende e con un servizio migliore per gli utenti. Inoltre credo sia molto interessante la nuova funzionalità che permette di sapere quali amici sono nella tua zona, che integrata ai feedback degli utenti in merito a beni e servizi costituirà il prossimo grande passo in avanti nel social media marketing.

Uno dei modi principali per rendere i social media più interessanti per le aziende è investire almeno un minimo budget. Ormai con gli ultimi aggiornamenti dell’Edge Rank la visibilità organica delle pagine è molto bassa. Inoltre in Italia c’è ancora quella mentalità un po’ retrograda per cui pur di apparire su Rete4 magari un’azienda è disposta a spendere decine se non centinaia di migliaia di euro, mentre Facebook, Twitter e Instagram vengono visti come mezzi di comunicazione a costo zero. In realtà per una buona campagna Facebook, soprattutto su target mirati, anche poche centinaia di euro di investimento possono portare a risultati soddisfacenti.

Se non saranno le aziende a riconoscere l’importanza del Social Media Strategist lo faranno il tempo e il mercato. Anche perché gli anni passano e i Nativi Digitali sono sempre di più.

COSA NE PENSI DEL “FAI DA TE” SUL WEB? CIOE’ DI COLORO CHE SENZA PARTICOLARI COMPETENZE SI CIMENTANO NELLE ATTIVITA’ CHE DOVREBBERO ESSERE SVILUPPATE DA UN PROFESSIONISTA DEL SETTORE? SECONDO TE E’ POSSIBILE OTTENERE COMUNQUE DEI BUONI RISULTATI?

Ci sono vari casi di studio che dimostrano come anche da un uso “amatoriale” del mezzo si possa arrivare a grandi risultati. Ne sono un esempio pagine Facebook come Calciatori Brutti, Serie A Operazione Nostalgia e soprattutto Lercio, che è diventato un riferimento on line per questo particolare tipo di satira ed ora è un vero e proprio marchio. Peraltro lo dico con doppio piacere perché tra i fondatori e gestori c’è Alfonso Biondi, un ragazzo che ha lavorato nella mia redazione di Fanpage.it quando ne ero il Direttore.
E queste sono pagine editoriali, ma ci sono anche esempi in ambito più puramente commerciale. GGlamour, un negozio di abbigliamento femminile di un piccolo centro della Liguria in provincia di La Spezia, ad esempio, grazie alla proprietaria un po’ “smanettona” (ma non troppo) è partito con la comunicazione giusta su Facebook prima e su Instagram poi e oggi la maggior parte dei ricavi arrivano proprio da quest’ultimo. Ciò per fare un esempio di azienda medio-piccola, come la maggior parte di quelle del tessuto socioeconomico italiano, senza voler parlare necessariamente di colossi o multinazionali.
Tutto ciò però non deve dare la falsa convinzione che nel Social Media Marketing il fai da te sia sempre vincente. Ciò darebbe man forte al luogo comune del “cugino” che si occupa della pagina Facebook. Nella maggior parte dei casi il fai da te non basta, o quanto meno deve essere accompagnato da attività di formazione e/o dall’assistenza di professionisti del settore o web agency con core competence nel SMM.

Non perdete domani la seconda parte dell’intervista realizzata con Giovanni Carzana – To be continued

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