Instagram ha mosso i primi passi offrendo la possibilità di condividere in modo conviviale foto e immagini di tutti i tipi, dai cuccioli più teneri, alle deliziose preparazioni culinarie, senza dimenticare i paesaggi mozzafiato o gli outfit più di tendenza. Una condivisione di scatti e idee che ha coinvolto oltre 300 milioni di utenti e che non è passata inosservata agli occhi dei marketers, i quali ne hanno percepito il grande potenziale per una solida e proficua attività di visual marketing. È Instagram stesso a decidere di dare un impulso a questa possibilità permettendo (ufficialmente dal 5 settembre 2015) a qualsiasi azienda con sede in qualsiasi parte del mondo di creare e diffondere le proprie campagne di advertising sulla sua piattaforma.
La risposta è stata immediata ed entusiasta e si è tradotta in investimenti pianificati. Le aziende che si rivolgono in chiave commerciale a Instagram non sono solo mosse dalla possibilità di ampliare e diversificare le proprie strategie di social media marketing, ma sono anche ammaliate da particolari strumenti offerti da questo social network, come il formato Carousel, lanciato a giugno e recentemente implementato (vi consigliamo di leggere l’articolo La pubblicità su Instagram: potenziato Carousel).
L’ascesa del visual marketing targato Instagram è diventata oggetto di vari studi di settore. Un dato molto incoraggiante è comparso sul blog ufficiale dedicato al business di Instagram e mostra quanto le campagne di advertising riescano a ottenere ottimi risultati: il 97% di esse, infatti, ha generato incrementi significativi negli ad recall.
Rilevanti, inoltre, sono i risultati emersi da una recente indagine a cura di eMarketer svolta sulle società statunitensi. I dati mostrano una crescita esponenziale dell’utilizzo commerciale di Instagram da parte delle aziende con 100 o più dipendenti: nel 2014 questo social era utilizzato dal 18,4% di esse, mentre nel 2015 le imprese sono aumentate fino al 32,3%. La tendenza si conferma positiva anche nelle stime per il prossimo biennio, con una previsione del 48,8% di aziende che investiranno nell’advertising su Instagram nel 2016 e del 70,7% nel 2017. eMarketer fa un interessante confronto dell’utilizzo aziendale di Instagram e di Twitter e risulta evidente quanto la tendenza estremamente positiva del primo social si contrapponga a quella quasi stabilizzata del secondo: le società che includeranno Twitter nelle strategie di marketing continueranno a crescere, ma dal 65,8% del 2015 passeranno solo al 67,2% nel 2017 (una percentuale tra l’altro inferiore a quella prevista per Instagram, che ricordiamo essere del 70,7%).
Questi dati suggeriscono quanto, in questo momento, il visual marketing di Instagram rappresenti uno strumento molto efficace sia per la promozione del brand sia per il coinvolgimento del target di riferimento, una tipologia di marketing sulla quale migliaia di aziende, appartenenti ad oltre 200 settori merceologici diversi, hanno deciso di investire, evadendo dalla cerchia delle forme più tradizionali. La brand identity su Instagram viene offerta agli utenti tramite storie che prendono vita attraverso le immagini: si fa leva sulla comunicazione iconica, una comunicazione che è in grado di ottenere un numero maggiore di risultati in un arco di tempo minore, risultando vincente in una società immersa in un fluire di stimoli frenetici e continui.
Le aziende che vogliono investire nel visual marketing su Instagram non dovrebbero mai dimenticarsi una semplice equazione: immagine accattivante + testo essenziale + hashtag mirati = ♥