Il connubio tra social media e business aziendale, negli ultimi anni, è costantemente al centro di accesi dibattiti e confronti, spesso volti a delineare quali siano le modalità e i mezzi migliori per massimizzare l’efficienza di questa unione. Essendo piattaforme ampiamente presenti nella quotidianità della maggior parte delle persone, i social rappresentano una delle vie più appetibili non solo per solidificare, ma anche per ampliare il target della propria impresa, per non parlare dell’importante possibilità di gestire la brand identity, migliorando e implementando la comunicazione aziendale.
Le aziende utilizzano soprattutto Facebook per questi scopi, complice la diffusione di questo social (che ha ampiamente sorpassato il miliardo di utenti), ma non deve essere considerato come l’unico alleato per le strategie di marketing online: un’altra valida fonte di ottimizzazione del proprio business aziendale può essere identificata in Twitter. A tal proposito, recentemente, sul blog ufficiale di Twitter, sono stati pubblicati alcuni risultati interessanti, inerenti a una serie di studi condotti sui benefici che il social network, creato nel marzo del 2006 da Jack Dorsey, è concretamente in grado di apportare alle aziende che decidono di sfruttarlo coscientemente in un’ottica legata al marketing.
Dati ufficiali dell’impiego di Twitter per il business aziendale
Secondo queste ricerche, il 77% degli utenti decide di diventare follower di una piccola/media impresa dopo averla scoperta su Twitter. Il dato più interessante riguarda, però, la percentuale di soggetti che approfondisce questa “scoperta”: ben il 33%, infatti, porta a termine un acquisto sullo store online dell’azienda.
Twitter rappresenta anche un’ottima cassa di risonanza per le informazioni veicolate attraverso i tweet. Il 79% dei followers (di piccole/medie imprese) ha retweettato almeno uno dei cinguettii dell’azienda seguita. Le motivazioni che spingono gli utenti a condividere i tweet sono diverse (il 52% dei retweet è legato all’interesse riscontrato nel contenuto proposto, il 45% all’utilità e il 38% alla comunicazione dell’uscita di un nuovo prodotto o di un aggiornamento del servizio) ma l’effetto che si ottiene è ben definito: le informazioni si propagano a un numero maggiore di persone, incrementando la possibilità di raggiungere soggetti che possano essere interessati ai prodotti e ai servizi della propria azienda, apportando in questo modo un chiaro beneficio al proprio business aziendale.
Del 62% di utenti che, durante le interviste, ha dichiarato di aver scoperto una piccola/media impresa su Twitter, il 41% ha affermato che è stata decisiva la sezione “Chi seguire” mentre il 28% è stato catturato dai tweet sponsorizzati. Poiché si tratta di strategie di comunicazione, il contenuto di ciascun tweet rimane di vitale importanza e deve essere pianificato accuratamente, dalle parole scelte agli hashtag: il 36% dei soggetti, infatti, ha dichiarato che è venuto in contatto con l’azienda grazie a un hashtag da essa utilizzato.
Chi desidera migliorare il business della propria azienda sfruttando Twitter troverà molto incoraggianti tutte le cifre emerse da queste ricerche. Esistono però delle limitazioni? Come ha fatto notare Cav Bevan (direttrice del reparto marketing e comunicazione di Boostability) in un suo articolo, Twitter impone delle limitazioni nei messaggi di advertising. Essi, infatti, non sono plasmabili sul target di riferimento in modo efficace e articolato come avviene, per esempio su Facebook. Inoltre, Twitter non è “per tutti”: è un social network che, per la sua stessa configurazione, non si adatta perfettamente a tutte le tipologie di business aziendale e a tutti i soggetti che potrebbero far parte del target di riferimento al quale mira un’impresa.
I pro e i contro devono essere attentamente valutati da esperti interni o da consulenti esterni, in quanto, variando da caso a caso, non possono essere racchiusi in rischiose generalizzazioni. L’utilizzo di Twitter per campagne di marketing non può prescindere da analisi accurate e necessarie, in grado di indirizzare la decisione del team verso la strada migliore da percorrere per il bene dell’azienda.