Il settore della gioielleria è molto particolare per quanto concerne la comunicazione. Perché, a conti fatti, racchiude tutta una serie di sotto target, piani di strategie ad hoc, che devono essere tenuti in considerazione.
Ma quali sono i parametri da tenere in considerazione se si vuol far davvero una campagna pertinente, redditizia e unica sui social media? Ecco qualche consiglio qui di seguito. Bentornati su Pop Up!
Affidarsi a influencer pertinenti e affidabili
Sfatiamo subito un mito: il numero dei follower NON è l’indicatore per eccellenza al fine di vedere se quell’influencer può fare al caso proprio. A maggior ragione per il settore dei gioielli, molto vasto di per sé e, praticamente, con prodotti specifici per ogni target. Se si vuol avere una idea di cosa si sta parlando, potete fare click sul sito del brand Nomination per scoprire i tanti prodotti disponibili in catalogo.
Un parametro importante per scegliere l’influencer giusto è la tipologia di persona che rappresenta. Va da sé che un account di cucina mal si concilia con il settore dei gioielli. Se questo può essere un ragionamento che può essere fatto anche da chi non è avvezzo al mondo dei social, c’è un altro parametro che va tenuto in considerazione: la qualità e la quantità delle interazioni.
Detto in parole semplici, quante persone interagiscono sotto ogni post, che tipo di persone sono e cosa scrivono. Queste sono solo le basi ma sul mondo degli influencer si apre davvero un mondo.
Investire in campagne pubblicitarie è fondamentale
Non si può fare marketing, in maniera professionale, senza investire denaro in pubblicità e promozione.
Nel settore dei gioielli è indispensabile riservarsi un budget, possibilmente cospicuo, per avviare una campagna pubblicitaria. I motivi sono almeno due.
Il primo, che è poi quello più ‘comune’, è la possibilità di allargare il proprio raggio d’azione anche a persone che non conoscono il brand. Il secondo, che è poi quello più specifico e interessante sotto questo punto di vista, è la possibilità non solo di arrivare a persone che, in alternativa, non avrebbero modo di ‘incrociare’ il brand ma anche di scegliere la tipologia di utente.
Un esempio chiarirà tutto. Se si vuol vendere gioielli per persone sposate o fidanzate ufficialmente, è possibile targettizzare in base alla situazione sentimentale (fondamentale, in particolare, nel periodo di San Valentino).
Una campagna interessante, da questo punto di vista, è quella sviluppata da Nomination e che prende il nome di #unoameunoate, che è divenuta una vera e propria case study nel settore dei Gioielli.
L’immagine è tutto
Il titolo del paragrafo è emblematico e, in aggiunta, si può dire che la parola ‘immagine’, in questo caso, viene intesa in senso lato. Cioè che sia i video che le foto, i collage e le grafiche devono essere molto belle e funzionali.
Il gioiello viene scelto per la sua bellezza, per le sensazioni che emana, per la qualità dei materiali con cui viene realizzato. Una fotografia può far parlare, può far suscitare quelle emozioni che, poi, spingono la persona verso l’acquisto. Se realizziamo poi un video promozionale, occorre che quel gioiello susciti emozione, che ci parli di sentimenti come l’amore.
Considerando che su alcuni social, TikTok e Instagram in particolare, i tempi di fruizione del contenuti sono ridotti al lumicino, è fondamentale che l’immagine ‘parli’, che vada oltre alla semplice descrizione del prodotto. Ecco, quindi, se si vuol avviare una strategia social efficace, oltre a riservare budget per le campagne di sponsorizzazione, bisogna pagare un buon fotografo, un buon grafico e un ottimo videomaker. Perché, se si imbocca la strada giusta, non sono spese. Ma investimenti che rendono ottimi rendimenti.