Eventi Sportivi: NBA ed il Natale
“Jingle bells, jingle bells, jingle all the way, oh! what fun”…si davvero molto divertente! Ma per alcune persone ormai questo jingle é fonte di stress e malumore, e recenti studi norvegesi dimostrano che si può combattere la sindrome del Grinch con lo sport, riducendo così il rischio che si possa cadere vittima di ansia e depressione.
Comunque, per continuare a cavalcare l’onda del marketing natalizio che ci travolge giornalmente fino a quando IKEA non si riprende gli alberi venduti, vorrei parlare del Christmas Day della NBA, la tradizione natalizia della principale lega professionistica di pallacanestro degli USA, in cui le squadre si sfidano sul parquet nel giorno di Natale a suon di palleggi e jingle bells.
Il Christmas Day è uno degli eventi sportivi che viene trasmesso in più di 200 nazioni, in oltre 40 lingue, e con un seguito appetibile per ogni brand, con oltre 940 milioni di follower sui social media. Già il volume d’affari che ruota attorno alla NBA é davvero impressionante, basti pensare ai 24 miliardi di dollari per i diritti TV fino al 2024.
L’importanza mediatica di cui gode il Christmas Day e le strategie di vendita della NBA, molto evolute, portano a partite di cartello condite dall’atmosfera natalizia e marketing sportivo, creando un effetto buzz sui social di ampissima portata. Questo grande evento del basket a stelle e strisce non solo rimpingua le casse della lega, ma fa accrescere il valore e la portata del suo nome nel mondo, anno dopo anno.
Le divise controverse del Christmas Day
A proposito di pubblicità natalizie, l’anima del commercio come recitano quelli bravi in marketing (e anche noi di Pop Up lo siamo), la partita nel giorno della ricorrenza più famosa del mondo lancia delle iniziative di marketing importanti per la NBA, come appunto quella che nel 2013 ha riguardato le tanto discusse maglie da gioco a mezze maniche, presentate in edizione speciale natalizia con una campagna ad hoc.
La campagna ha catturato l’attenzione e l’entusiasmo dei fan, sopratutto dei follower sui social (migliaia di condivisioni), mentre le controverse divise con le maniche e le generose dimensioni del logo di ogni franchigia hanno riscosso poco successo anche in termini di vendita. Fortunatamente la strenua difesa delle comode canotte da gioco e le tante critiche da parte di fan e giocatori, che sono piovute sugli esperti di marketing della NBA, hanno fatto scendere in campo dalla stagione 2014-2015 i giocatori per i match del 25 dicembre con canotte in stile tank-top con il logo di ciascun team sul davanti.
Insomma il Christmas Day scalda i cuori degli appassionati di NBA tanto da essere uno degli argomenti più accesi subito dopo il pranzo natalizio sui social, permettendo così ai brand di raccogliere anche feedback negativi, come quelli hanno investito le divise del 2013, e attivare così delle strategie più efficaci.
Dalle Ugly Christmas Sweater Day della NBA alla Nike
Si sa, Dicembre è il mese più ideoneo per i doni e le vendite della NBA. Il conto alla rovescia è partito da un bel pò per fare acquistare le Ugly Christmas Sweater Day, un cult da regalare ad un vero tifoso del basket. Si tratta di un grande classico americano: il maglione di lana della nonna “brutto”come vuole la tradizione, e reinventato con le trame ispirate alle divise delle squadre di basket americane, disponibili sul web store della lega americana. L’effetto Babbo Natale fa anche questi scherzi: un obbrobrio alla moda che si vende benissimo e si vede sugli spalti affollati delle arene americane al Christmas Day.
Fonte: NBA
Nulla di più appetitoso per i mai sazi fan della NBA sparsi in giro per il mondo é assistere alle sfide più appetibili e avvincenti dell’intera stagione professionistica del basket americano con addosso questo maglione kitsch nella fredda sera di Natale, quando i giganti della NBA scenderanno in campo per dare spettacolo, con palleggi, coreografie, tagli di capelli futuristici e le famose divise speciali, create appositamente per il Christmas Day, chiamandole “NBA Color”, rendendo felici migliaia di tifosi. Queste uniformi, che sono oggetto di un’unica partita diventano così delle rarità quanto prima, e l’ufficio marketing della Lega sfrutta al massimo le proprie potenzialità di vendita. Come detto il reparto marketing NBA è sempre molto bravo e difficilmente fallisce quando si tratta della presentazione delle divise da gioco da proporre all’interno degli store.
Il Christmas Day si sta avvicinando, e per Adidas si tratta dell’ultima fornitura di divise natalizie, visto il contratto di sponsor tecnico ufficiale in scadenza nel 2017, quale responsabile della linea di abbigliamento NBA e di buona parte del merchandising della lega non é stato rinnovato. Dalla prossima stagione entra in campo Nike, che si lega alla NBA per otto stagioni. Sono sicuro che Nike e suoi designer porteranno le divise NBA ad un nuovo livello. Hanno già ottenuto il consenso di Adam Silver, attuale CEO della lega sportiva, e dei proprietari delle franchigie NBA, per l’inserimento degli sponsor sulle nuove divise da gioco. Una decisione che porta nelle casse della lega un bottino di quasi 100 milioni di dollari. Gli eventi sportivi sono da questo punto di vista un’occasione per il brand sportivo di accrescere il proprio fatturato.
Senza togliere nulla al mio brand preferito, Adidas, sono più che convinto che Nike adottierà delle strategie di marketing senza precedenti. Sono molto curioso del risultato finale e noi di Pop Up ne parleremo in futuro.