LinkedIn è stato uno dei primi Social Network utilizzati per i contatti professionali. Nel corso del tempo sempre più persone si sono iscritte per trovare lavoro con LinkedIn. Ma come si usa al meglio questo Social Medium? Un magazine on-line inglese, il Marketing week, da cui prendiamo molte volte spunto per i nostri articoli, ha redatto un interessante approfondimento, in cui si forniscono molti consigli utili su come farsi notare on-line dai possibili datori di lavoro. Prendendo spunto da questo pezzo, abbiamo deciso di scrivere alcune regole utili allo scopo.
Uno dei principali consigli, che emergono da uno studio effettuato da LinkedIn UK fa emergere, è quella di “show, do not tell”. Questa regola, lo dice il termine stesso, vuole che su questo canale le persone mostrino le loro competenze, e non le descrivano come un normale CV. Infatti sempre più professionisti sono abituati a usare questo strumento digitale come specchio di un curriculum vitae tradizionale, descrivendo in maniera molto prolissa tutte le proprie esperienze professionali e didattiche, che poco differenziano le capacità del candidato rispetto agli altri.
Le analisi effettuate dal team marketing del social network fa emergere come ci sia un sovra-utilizzo degli aggettivi “motivato”, “strategica” e “creativo”, utilizzati nella descrizione di sé stessi. Questo però senza addentrarsi in dimostrazioni pratiche di codeste abilità, con case history e dimostrazioni che possano attirare l’attenzione su di sé.
Nel campo del marketing si promuovono sempre più spesso professionisti del settore che hanno un taglio decisamente digitale. Mentre ‘di marketing’ è prevedibilmente sia la più comune delle competenze, ‘social media’ e ‘social media marketing’ sono riuscite ad entrare nella top 10°, rispettivamente al 2 ° e 6 ° posto tra le competenze più citate. Nel frattempo, ‘marketing digitale’ è l’8° abilità più popolare ed ‘email marketing’ si trova in 10 ° posizione della speciale graduatoria stilata dal team della popolare azienda.
Il responsabile della comunicazione di LinkedIn Darain Faraz, ha così sentenziato: “Mostra la tua personalità e mostra il tuo successo. È possibile caricare le presentazioni, quindi se hai per esempio aumentato le vendite per un importo X, carica il tuo lavoro on-line, che avrà un impatto maggiore rispetto al dire semplicemente ‘Io sono una persona che vende molto’. ”
Altro consiglio è quello di iscriversi sul popolare Social Medium molto precocemente, magari mentre si è iscritti all’Università. Così facendo si è in grado di attirare nel corso del tempo l’attenzione da parte di professionisti del campo in cui piacerebbe cimentarsi in futuro.
In un mercato del lavoro così competitivo avere un profilo LinkedIn aggiornato fa la differenza rispetto alle selezioni del passato, proprio perchè la nostra esistenza si muove sempre più velocemente ed irrimediabilmente insieme alle tecnologie digitali, e la nostra vita si sta anche professionalmente spostando in questa direzione. L’iscrizione degli studenti rimane uno dei trend in più rapida crescita demografia sul sito – per aiutarli a trovare uno stage o lavoro in un mercato sempre più competitivo, e per costruire il loro ‘personale brand professionale’ “.
Tra le 10 istituzioni con il maggior numero di ex allievi che lavorano nelle professioni del marketing, Bournemouth University (3 °) e Università Metropolitana di Leeds (4 °) sono forse le presenze più sorprendenti. Bournemouth si colloca infatti al 48 ° nel Regno Unito per il numero totale di studenti, secondo l’agenzia Higher Education Statistics Agency, e Leeds Beckett 20°, suggerendo che i loro studenti sono particolarmente consapevoli del bisogno di essere su LinkedIn.
I datori di lavoro del settore marketing che sono meglio rappresentati sul sito sono gli enti pubblici, almeno in Gran Bretagna. La BBC è il marchio che trova più di tutti nuovi collaboratori nel settore marketing con i profili LinkedIn, mentre le altre 10 migliori marche includono Asda, Boots, Harrods e British Gas.
Faraz sostiene che per i marchi e le organizzazioni il vantaggio di incoraggiare i dipendenti a essere attivi su LinkedIn è una mossa vincente, anche per la propria immagine aziendale: “I dipendenti e coetanei sono spesso i migliori ambasciatori e sostenitori per il brand, e probabilmente nella posizione migliore per dare a coloro al di fuori dell’azienda la visione veramente autentica di ciò che significa lavorare con loro. Li coinvolge nello sviluppo della propria storia e li incoraggia a condividere ciò che di buono l’azienda realizza”, ha affermato.
Con i siti più recenti, come Glassdoor i lavoratori possono lasciare dei commenti anonimi sull’azienda, che così facendo può incrementare la propria reputation. Quindi i Social Network professionali vanno proprio in questa direzione, cioè utilizzati per incrementare la propria reputazione professionale e quella dell’azienda, secondo dettami di marketing interno. Le aziende stanno pensando a LinkedIn, quindi anche come lo strumento per incoraggiare i migliori talenti di tutto il mondo ad entrare in contatto con loro e sposare la loro causa.
Insomma qualche consiglio sicuramente lo abbiamo dato, ma credo che il principale rimanga sempre lo stesso: essere sé stessi sempre, anche quando si scrive un profilo social. E fare ciò che sempre appassiona e piace, perché se si fa questo, anche la redazione di un CV, o nel nostro caso, di un profilo su LinkedIn sarà meno faticoso, e più stimolante e riuscirete nel vostro intento di costruirvi una buona reputazione professionale e di essere assunti nell’ azienda dei vostri sogni.
Voi cosa ne pensate dei nostri consigli? Che consigli dareste su come trovare un lavoro utilizzando LinkedIn? Attendiamo i vostri commenti numerosi 🙂