Niantic Inc: dietro questo nome si cela la società di sviluppo del gioco Pokémon GO, ossia l’app che sta spopolando fra i più giovani, e incrocia due elementi con i quali non si può fallire, ossia la realtà aumentata e i Pokemon.

Qual è la storia di Niantic?

La storia della società americana però inizia nel 2012 come start-up interna di Google.

La prima app sviluppata dalla software house uscì quello stesso anno, e il suo nome era Field Trip, e guidava i turisti verso i luoghi d’interesse storico e turistico, una vera guida turistica virtuale. Il passo avanti che segnò il primo exploit fu Ingress, ossia un’app-game, che segnò una vera e propria novità in questo campo, in quanto fu una delle prime ad essere totalmente gps-based

Niantic

Ingress inizialmente nel 2012 poteva essere solo giocato su invito (closed beta), per poi aprirsi totalmente nel 2013 (open beta). Il filone narrativo del gioco è di tipo fantascientifico e vede due fazioni in conflitto, ossia gli illuminati e la resistenza. Il punto nodale, ossia l’origine del conflitto sono gli shaper, ossia una razza aliena arrivata sulla terra. Tale evento porterà la fazione degli illuminati a considerare gli alieni come portatori di progresso e di sapere, oltre che alleati per arrivare ad un nuovo livello di conoscenza umana, una sorta di evoluzione. La fazione della resistenza invece vede con diffidenza i nuovi arrivati e si batte per la libertà degli umani dal controllo mentale degli alieni.

Alla base dell’azione vi è la ricerca della materia esotica in tutto il pianeta, e l’accumulare più mind unit (unità mentali da controllare) possibili. Ma come fare? Il giocatore-agente si sposta di portale in portale al fine di creare campi di controllo per avere più mind unit sotto il controllo della propria fazione. Per rendere il gioco più strategico sono inseriti diversi oggetti attraverso i quali il giocatore può difendere un proprio portale, rafforzandolo o indebolendo un portale avversario. Inoltre ogni giorno la società pubblica sul sito dei puzzle-game la cui soluzione porta allo sblocco di alcuni bonus.

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Nel 2015 la società lascia Google, e il successo riscosso con Ingress ha attirato diversi investitori, fra società e privati, portando come risultato la collaborazione con Nintendo e The Pokémon Company, per la cifra di 30 milioni di dollari complessivi. Questo ha permesso di sviluppare il gioco che dal 15 giugno 2016 ci sta facendo compagnia lungo le strade, e in ogni luogo in cui ci sia un pokestop, ossia un punto sulla mappa dove poter fare rifornimento di pokeball, pozioni e rivitalizzanti. Già, Pokémon-Go ha portato i Pikachu nella cucina  di casa o fuori il museo, insomma ovunque sia immaginabile. Grazie al binomio Realtà aumentata/Pokémon, l’azienda americana ha portato a casa un successo enorme, migliaia di ragazzi in ogni città a caccia di Pokémon, e le azioni della Nintendo in questi giorni hanno avuto un gran rialzo, arrivato a +60%, apice che nessuno si aspettava ma che poi è sceso quando la stessa Nintendo ha rivelato che la quota in loro possesso della software house è di tipo minoritario, ossia che i potenziali ricavi non saranno giganteschi come inizialmente molti pensavano poiché Nintendo possiede la minoranza della società.

John Hanke, CEO di Niantic ha affermato alla Comic-Con di San Diego che in realtà quello a cui giochiamo è solo un decimo di ciò che sarà il gioco nel sua forma finale una volta fissati tutti i bug (soprattutto quella pokeball), e una volta che Pokémon-Go sarà ampliato nella sua giocabilità, ossia nel rendere più simili i pokestop ai Pokémon Center del gioco classico, ma soprattutto dare la possibilità agli allenatori di potersi scambiare i Pokemon. Inoltre ha affermato Hanke che ci saranno ulteriori trucchi, oltre a quello di Eevee, idea chiaramente presa in prestito da Ingress, e che contribuirà a stimolare la curiosità dei poke-allenatori. Ha concluso asserendo che non si aspettava una tale partecipazione globale, e che ciò a portato ai continui crash iniziali dei server ma, che a parte i giorni iniziali, gli sviluppatori hanno subito provveduto, e ora i server sono già molto più stabili di qualche settimana fa, un elemento fondamentale per ogni MMO che si rispetti.

Insomma non ci resta che continuare a divertirci, attendendo magari altre novità in casa Niantic che possono rendere il gioco ancora più avvincente!