Per avere una connessione più veloce tra i dispositivi di rete è preferibile utilizzare dei cavi ethernet anziché affidarsi alle connessioni wireless. Ma la scelta del giusto cavo è di fondamentale importanza.
Non tutti i cavi ethernet sono uguali e fare una cablatura adatta alle necessità della struttura è molto importante. Un vecchio cavo non particolarmente adatto alle esigenze specifiche potrebbe rallentare drasticamente i trasferimenti tra dispositivi collegati alla rete. Ne parliamo oggi per la categoria Technology di Pop Up Mag.
Le categorie di cavi
Ogni cavo Ethernet fa riferimento ad una particolare categoria: Cat-5, Cat-5e, Cat-6, Cat-6a, Cat-7, Cat-7a. Ognuno di essi sarà comunque dotato dello stesso tipo di connettore, ovvero RJ-45.
Ma a fare la differenza tra le varie tipologie di cavo sarà la velocità di trasferimento dati e la speciale composizione dei materiali che vanno a comporre il cavo stesso.
Infatti i diversi materiali di cui sono costituiti i cavi possono limitare al minimo le interferenze (che farebbero perdere velocità), nelle lunghe distanze.
Per meglio spiegare queste caratteristiche sarà bene procedere con degli esempi concreti basati sulle prestazioni dei cavi più utilizzati.
Con un cavo Cat-5 si può raggiungere una velocità di trasferimento dati di 10/100 Mbps con una larghezza di banda di 100 MHz. Questo tipo di cavo è già un grosso passo avanti rispetto ai cavi di categoria 3 e 4 che creavano molti problemi di interferenze.
I cavi di rete cat6, invece, consentono trasferimenti dati fino a 10 Gbps, ovvero 10.000 Mbps. Per ottenere il massimo delle prestazioni da questi cavi bisogna che anche gli hardware collegati alla rete siano di ultima generazione e in grado di trasferire dati a velocità superiori a 1 Gbps.
Questa tipologia di cavo, Cat-6, è perfetta per casa e per l’ufficio dato che sono in grado di estendere la loro velocità massima fino a 55 metri di distanza.
Quelli di tipo Cat-7 sono attualmente i cavi di rete migliori disponibili sul mercato: la velocità di 10 Gbps si può estendere con essi a 100 metri.
Addirittura con la loro versione migliorata, denominata, Cat-7a, si possono ottenere prestazioni davvero incredibili: 40 Gbps fino a 50 metri e ben 100 Gbps fino a 15 metri.
Come riconoscere i cavi Ethernet
Riconoscere quale cavo Ethernet si ha a disposizione è piuttosto semplice: basta leggere sulla lunghezza del cavo quale sia la categoria di appartenenza.
Tendenzialmente i cavi Cat-6 e successivi hanno un diametro maggiore rispetto ai cavi di vecchia concezione. Le varie tappe di sviluppo che queste tecnologie hanno avuto in pochi anni si possono notare anche con un rapido sguardo alle varie tipologie di cavi che si sono succedute sul mercato.
Infatti negli anni si sono sviluppate tecniche costruttive via via più raffinate capaci di aumentare le prestazioni e ridurre le interferenze grazie anche all’uso delle schermature.
Gli U/FTP invece è un tipo di cavo che ha la schermatura delle singole coppie ma non complessiva. F o S/FTP è un cavo che ha le coppie nastrate e una schermatura complessiva.
Il cavo SF/FTP è un cavo schermato doppio con tanto di treccia e nastro. Ogni coppia è poi nastrata singolarmente.
I cavi U/UTP che dominavano il mercato anni fa, sono cavi non schermati in nessuna maniera. I loro successori, F/UTP invece avevano una schermatura complessiva, seppure le 4 coppie non fossero schermate a loro volta.
Una costruzione più complessa, con schermature e coppie nastrate, richiede ovviamente costi più alti ma le prestazioni saranno senza dubbio differenti.
Distinzione tra cavi patch e cross
Un’ultima distinzione da considerare per quanto riguarda i cavi ethernet è senza dubbio quella tra cavi dritti e incrociati, rispettivamente patch e cross.
I patch sono utilizzati per collegare i PC con switch, router e hub, mentre i cross si utilizzano per collegare tra di loro due PC oppure per fare collegamenti a cascata hub/switch.
La differenza fisica tra cavi patch e cavi cross è la disposizione delle terminazioni dei quattro doppini.