magazzini intelligenti

Quando pensiamo al futuro immaginiamo auto elettriche a guida autonoma, case con cui dialogare e che si si occupano per noi delle incombenze quotidiane come la spesa e la sveglia mattutina, oppure supermercati automatici con carrelli che si muovono da soli in base alle nostre indicazioni.

 

L’elemento che accomuna questa visione, per alcuni estrema, è la presenza costante e sempre più dominante della tecnologia. L’innovazione, negli ultimi anni, ha coinvolto numerosi settori del mondo produttivo, ad esempio quello della logistica.

I magazzini di logistica e stoccaggio oggi sono immensi hangar o capannoni con file interminabili di scaffali popolati da centinaia di operatori in continuo movimento e forniti di portoni industriali per il carico e scarico merce che arriva ogni giorno a bordo di treni e camion.

I magazzini intelligenti del prossimo futuro non saranno visivamente tanto diversi ma vedranno mezzi robotizzati sostituire il personale umano, con meno vociare e più rumore di ruote e motori elettrici. E in tutto il mondo l’automazione sembra essere l’unica via per rispondere alla sempre crescente domanda di prodotti spediti in tempi rapidi a livello globale.

America e Inghilterra stanno affrontando spese sempre più elevate nella gestione del comparto della logistica, legate principalmente alle risorse umane. La possibilità di sostituire il personale con sistemi automatici come soluzione per ottimizzare i tempi di lavoro e ridurre i costi in HR è una chance che questi paesi stanno valutando con crescente attenzione.

Diverso il caso del mercato cinese, dove i costi del lavoro sono più bassi e dunque un’immediata automazione non sembra essere una priorità nelle politiche economiche attuali, anche se la situazione potrebbe cambiare nel giro di brevissimo tempo.

Il mercato della logistica smart è ancora piccolo, ma incuriosisce parecchie persone e, soprattutto, attira investimenti. Molti operatori del settore, subendo la pressione crescente e cercando di adattarsi al meglio, hanno iniziato a integrare i loro magazzini tradizionali con nuove tecnologie. A Maggio la GLP ha creato un fondo privato per investire 10 miliardi di yuan ($1.5 miliardi) nella robotica, nell’automazione e nel settore dei big data.

Victor Mok – socio della società GLP China –  ha dichiarato: “Non è sufficiente focalizzarsi solo sulla struttura, ma serve generare un sistema logistico che consideri ogni aspetto della catena distributiva”. Tutti gli operatori che vorranno davvero convertire i loro magazzini in sistemi di logistica intelligenti dovranno però tener presente i costi relativi agli ampliamenti strutturali (in caso di aggiornamento di una struttura tradizionale con tecnologie e nuovi soppalchi) oppure quelli immobiliari in caso di acquisto di un nuovo magazzino (tra i 150-200 dollari a metro quadro, circa 10 dollari in più rispetto a un magazzino tradizionale).

Alibaba e Jingdong, tra i leader mondiali dell’e-commerce, hanno investito parecchio nei magazzini intelligenti e nel settore immobiliare industriale e ad ottobre del 2017 Jingdong ha iniziato i lavori nel suo primo centro distributivo tecnologico a Shanghai.

In un recente tour interno alla struttura la presenza umana era scarsa, con piccoli robot che si muovevano simultaneamente per sezioni di appartenenza e posizionavano i prodotti in apposite “buche” di smistamento, con performance sulla carta fino a 10 volte superiori rispetto a quelle della classica logistica.

Secondo Hui Cheng, capo della JD-X  Silicon Valley Research, “Se desideriamo ottimizzare i tempi di consegna, dobbiamo mettere in conto delle strutture fisiche sempre più vicine ai centri abitati o alle metropolitane”. Tutto parte da un semplice clic, da un carrello virtuale e da un pagamento, sta alla logistica consegnare la merce in breve tempo e migliorare così la soddisfazione finale del cliente.

A chi cerca di opporsi a questa evoluzione industriale, Stuart Ross, capo della JLL, risponde con queste laconiche parole: “Il cambiamento è inevitabile ed è sempre più vicino a noi”.

Fonte: wsj.com