Come misurare il ROI di una campagna di influencer marketing, nel post a cura di Pop Up
L’Influencer Marketing è una delle attività più svolte dalle aziende sulle diverse piattaforme social. Infatti, sempre più marchi si affidano a content creator di successo per promozionare prodotti o servizi in cambio di un compenso, che può essere in denaro o in beni e servizi. Ma chi opta per la collaborazione con gli influencer, deve fare attenzione a misurare, nel migliore dei modi, i risultati prodotti da questo tipo di partnership. Come misurare, quindi, il ROI di una campagna di influencer marketing?
In questo post a cura di Pop Up vedremo insieme come misurare i propri sforzi in questo genere di attività promozionale e gli indicatori più utilizzati in questo caso. Bentornati sul nostro portale!
ROI campagna di Influencer Marketing: gli indicatori più importanti da misurare
Quando si ingaggiano uno o più influencer per promozionare la propria attività, occorre prima di tutto prestare attenzione ad una serie di fattori, che sono:
- seguito dell’influencer;
- target di riferimento della sua community (demografico, geografico, di interessi);
- attinenza al settore di competenza;
- tasso di engagement dell’influencer;
- reputazione del creator online.
Una volta effettuata la scelta di uno o più influencer e, iniziata la collaborazione professionale, occorre poi misurarne i risultati prodotti. Misurare gli sforzi legati alla collaborazione con il social creator dipenderà dal tipo di social medium utilizzato e da una serie di valori.
Una campagna di influencer marketing, nello specifico, si basa su una serie di KPI principali, che solitamente sono rappresentate da:
- numero di like ricevuti;
- numero di visualizzazioni del contenuto proposto;
- impressions e numero di account raggiunti;
- nuovi follower acquisiti (meglio se in target);
- numero di commenti ricevuti;
- numero di click sul link;
- engagement rate;
- conversioni e vendite.
Inutile dire quanto valgano conversioni e vendite rispetto agli altri valori precedentemente elencati, connessi alle famose vanity metrics, che comunque vale sempre la pena tenere in considerazione.
Ovviamente attenzione a cosa misurate: è importante, infatti, che questi valori siano misurati al netto di eventuali attività fraudolente, messe in atto allo scopo di alterare questi risultati, come ad esempio l’acquisto, su piattaforme specializzate, di like, commenti, menzioni e follower.
Le vanity metrics possono essere così utilizzate per valutare più indirettamente:
- Tasso di conversione, ossia quante conversioni in vendite o lead (contatti) sono generate dall’attività dell’influencer;
- Brand awareness, legata alla conoscenza del marchio che viene attivata mediante la collaborazione con il creator, partendo dalla sua community;
Per valutare questi due aspetti, possono risultare molto utili:
- CTR e Bounce Rate, ossia il tasso di click sul link proposto dall’influencer sui suoi account social e il tasso di abbandono dell’utente dopo aver visitato quella pagina;
- Referral e traffico da social del tuo sito, utile a capire quanto traffico ha generato la campagna di influencer marketing;
- Share of voice, che indica la percentuale di menzioni del tuo brand all’interno del tuo settore di attività;
- Conversation rate, la percentuale di commenti e like ad un post sul numero di follower complessivo;
- Applause rate, ossia il tasso di like per post sul numero di follower complessivo.
Conclusioni
Misurare il successo di una campagna di influencer marketing può apparire arduo, viste le tante componenti in gioco. Occorre fare, quindi, molta attenzione ed essere bravi, sia in fase di pianificazione degli obiettivi che in quella della misurazione dei risultati ottenuti.
In definitiva, meglio se accompagnati da uno staff competente in materia e magari di uno o più programmi/software demandati a tale scopo.
Buona fortuna e alla prossima con gli approfondimenti a cura del nostro portale!
