Un Web Designer progetta e sviluppa i contenuti del sito web. Si occupa della creazione di siti Web facili da usare e navigare e creano contenuti web sui computer utilizzando il codice di programmazione e utilizzano una combinazione di pensiero creativo e processi tecnici per soddisfare i loro brief di progettazione. Possono lavorare come liberi professionisti o all’interno di team in molti settori.
Uno dei vantaggi dello scegliere la libera professione è la possibilità di gestire in autonomia il lavoro e avere più clienti e più progetti da gestire senza essere vincolati ad un’unica azienda.
Il lavoro autonomo è una parte significativa del campo e i web designer freelance spesso lavorano su base contrattuale. Molti web designer hanno un ufficio da casa e svolgono gran parte del loro lavoro da remoto, a volte per clienti in altre aree del mondo.
Ma come si diventa Web Designer freelance e quanto guadagnano? Scopriamolo subito.
Corsi e competenze per diventare Web Designer
È possibile lavorare come Web Designer senza qualifiche formali, tuttavia molti datori di lavoro preferiscono che le persone abbiano qualifiche nel settore. Circa la metà dei lavoratori ha una laurea, ma in alcuni casi può essere sufficiente il diploma di scuola superiore e frequentare corsi specifici. Ad esempio, i corsi del recupero degli anni scolastici a Milano dell’istituto Accademia Studi, ti permettono di prendere velocemente un diploma che, abbinato a un corso specifico, ti permetterà di diventare subito un web designer qualificato.
Il modo migliore per diventare web designer è la pratica, per cui anche dopo aver frequentato corsi specializzati o persino aver conseguito la laurea, è fondamentale esercitarsi nello sviluppo di siti web.
Nello specifico, il web designer deve essere in grado di:
- Creare sitemap e strutture in base alle esigenze aziendali;
- Progettare prototipi utilizzando software di progettazione come Photoshop o Sketch
- Sviluppare wireframe basati su interfaccia utente/esperienza utente (UI/UX);
- Ottimizzare i siti Web per velocità e scalabilità;
- Effettuare test di siti Web in diversi browser e dispositivi;
- Scrivere in codice utilizzando HTML/CSS/JavaScript o un sistema di gestione dei contenuti come WordPress o Drupal.
Per fare ciò è quindi necessario acquisire le seguenti competenze essenziali:
- Conoscenza delle migliori pratiche di web design e delle ultime tendenze;
- Conoscenza dei linguaggi di programmazione web, come Php, Java, HTML, CSS;
- Una comprensione dei principi di UX/UI;
- Una buona conoscenza dei siti Web basati su database e MySQL;
- Consapevolezza dei concetti mobile-first e responsive design;
- Esperienza con Google Analytics;
- Conoscenza dell’ottimizzazione per i motori di ricerca;
- Affina le competenze con WordPress, Magento, Joomla, Shopify, WooCommerce e altri siti Web e piattaforme di e-commerce.
In qualità di web designer, è possibile concentrarsi sulla creazione di un tipo specifico di sito Web, come i siti Web di e-commerce. In alternativa, si possono creare vari tipi di siti Web, inclusi blog, negozi online, social media, riviste e siti Web di portfolio commerciali. Man mano che si acquisisce maggiore esperienza, si può diventare specialista in una particolare area del web design che può portare a progetti di alto profilo con un maggiore potenziale di guadagno.
Stipendio del web designer freelance
Partiamo col dire che lo stipendio medio mensile di un web designer assunto come dipendente presso un’azienda è di circa 1.200 euro o 1.500 euro. Lo stipendio medio, però si alza in città come Milano in cui la media sale a 1.800 euro al mese.
Invece, i web designer freelance possono anche superare questi numeri e raggiungere guadagni più elevati. La media oggi è di 2.000 euro al mese al netto delle tasse, ma questi numeri possono aumentare molto se si lavora per aziende estere.
Infatti, un web designer senior in Australia può arrivare a guadagnare anche più di 8.000 dollari al mese.
Ad esempio, lavorando all’estero, gli stipendi del web designer entry-level vanno da $45.000 a $71.000 all’anno, numeri che vanno a salire all’aumentare dell’esperienza lavorativa.