Ultim’ora Google: i risultati del suo esperimento in SERP

Come sappiamo, Google sta lavorando e molto per cercare di rispettare le possibili nuove regole sul copyright, le quali prevedono delle commissioni per gli editori quando le loro notizie appaiono nei risultati di ricerca.

Nello specifico l’azienda ha condotto un esperimento per comprendere cosa succederebbe in caso accoglimento della richiesta di direttiva sui diritti d’autore sulle sue SERP e su Google News.

In questo post di Pop Up Magazine vi mostreremo i risultati di questo esperimento e cosa accadrebbe se Google non mostrasse immagini e contenuti nei suoi risultati di ricerca.

I clic precipitano quando le immagini, le informazioni sugli articoli vengono rimosse dai risultati in SERP

Come detto Google ha mostrato i risultati del suo esperimento, volto a dimostrare le conseguenze non intenzionali che le nuove regole sul copyright potrebbero comportare sul funzionamento degli strumenti del motore di ricerca.

Nello specifico, i risultati delle ricerche in SERP e su Google News hanno mostrato collegamenti ma non descrizioni o immagini, titoli di storie incomplete e titoli di siti senza alcun contesto. Questo accadrebbe qualora venisse accolta la proposta di legge, che vieterebbe a Google di mostrare informazioni di testate online ed editori senza pagarne una commissione.

L’esperimento prevedeva quindi modifiche alle SERP che Google intendeva apportare in risposta all’articolo 11 della Direttiva, che richiede ai motori di ricerca e agli aggregatori di notizie di pagare i costi delle licenze quando vengono presentati frammenti di contenuti di terzi. La direttiva europea mira ad “armonizzare” la legge sul copyright in tutta Europa (e sovvenzionare gli editori).

Nello specifico come si può vedere dalle immagini, ecco come apparirebbe la SERP di Google se venisse accolta la direttiva europea:

google news
Fonte: Search Engine Land

Secondo il blog di Google:

 “Tutte le versioni dell’esperimento hanno comportato una perdita di traffico sostanziale per gli editori di notizie.”

La società ha spiegato:

“Dove non abbiamo mostrato il titolo della pubblicazione, l’URL e le miniature dei video”, c’era una riduzione del 45 percento del traffico verso i siti di notizie. Questa è un’altra conseguenza involontaria della legislazione che mira a sostenere il giornalismo di alta qualità”.

Google suggerisce che le SERP tradizionali incoraggino i clic. Inoltre ha affermato la sua volontà di tutelare gli editori che rinunciano ai canoni di licenza, di far apparire in maniera totale le informazioni delle loro notizie.

Le critiche alla proposta di Google

Alcuni sostenitori dell’Articolo 11 non vogliono che gli editori possano rifiutarsi di applicare i canoni di licenza in cambio di una migliore visualizzazione su Google, poiché questo si tradurrebbe in una composizione delle SERP di notizie che attribuiscono priorità ai siti che hanno rinunciato alle commissioni.

Su questo fronte Google afferma che:

“Se sono solo i pagamenti e non la qualità a decidere quali titoli visualizzare, i risultati sarebbero negativi sia per gli utenti che per i publisher”.

Conclusioni

Ovviamente, Google aveva previsto che l’esperimento “SERP nuda” avrebbe generato meno clic per gli editori, al fine di far capire perchè l’articolo 11 dovrebbe cambiare. Tuttavia, gli editori non possono costringere Google a mostrare i loro contenuti al fine di ottenere il pagamento delle commissioni di licenza.

 

Come finirà secondo voi questo braccio di ferro UE-Google-Editori?

 

Fonte notizia: Search Engine Land