“We are identifying sparks of genius in a way that we have never ever been able to do before. Thanks to the computing resources we have, thanks to really clever organizations like topcoder, we can tap into all those sparks of genius.”
Andrew McAfee, MIT
E’ questo il vero scopo di questa nuova piattaforma di crowdsourcing, una delle più tecniche e allo stesso tempo più utili emerse negli ultimi anni. La realtà lavorativa è ormai del tutto cambiata e le vecchie forme di collaborazione cadenzate da contratti stabili e duraturi non ha quasi più motivo d’esistere. Il futuro è ormai proprio quello di una sempre più fitta collaborazione in programmi di varia natura dove chi è più bravo per mezzi e capacità a fare qualcosa può vendere la propria stessa abilità a chi in quel momento ne ha più bisogno in una visione win win che accontenta, e al meglio, tutti.
“Topcoder gathers the world’s experts in design, development and data science to work on interesting and challenging problems. Members are provided with opportunities to demonstrate their expertise, improve their skills, and win cash, while helping real world organizations solve real world problems.”
Topcoder e il futuro del lavoro
L’obiettivo di Topcoder è quello di partecipare a sfide accattivanti per la risoluzione di problemi reali che imprese di tutto il mondo si trovano a dover affrontare. Ciò che di fantastico succede in questa piattaforma è che coloro che vi partecipano, portando il proprio contributo, vedono riconosciuti i proprio sforzi, non solo da un lato prettamente economico, ma anche e soprattutto diventando parte integrante del progetto stesso che vanno ad implementare con il proprio talento.
Topcoder prevede la presenza di numerose “challenges”, alle quali gli iscritti possono decidere di partecipare, iscrivendosi e avendo chiara l’intera struttura del progetto, e in che modo poterne prendere parte. Questa nuova tipologia di collaborazione permette una crescita esponenziale di qualità anche lato azienda, dal momento che potendo scegliere tra un bacino di diverse possibilità, e avendo a disposizione un livello di alternative qualitativamente molto elevato, il progetto stesso co-creato da vari soggetti sarà il migliore che potesse essere sviluppato, poichè costruito da soggetti esterni alla realtà aziendale ed in un certo qual senso molto più profondamente stimolati nella creazione. Infatti cambia completamente la prospettiva del problem solving: non si tratta più di avere a disposizione delle risorse specifiche e standardizzate da adattare di volta in volta ai differenti problemi pratici che si possono incontrare, ma si instaura un rapporto con persone ogni volta differenti, provenienti da tutto il mondo che sono disposte a mettersi in discussione per condividere la propria modalità di risoluzione di quello stesso problema, apportando nuovi punti di vista, nuove capacità, ed estendendo al massimo le potenzialità celate dietro al problema che diventa così un’opportunità per tutti. Tutto questo significa partecipare attivamente alla condivisione delle conoscenze, che possono essere da tutti utilizzate, e che danno la possibilità di migliorare la vita di tutti noi, mediante il lavoro condiviso e supportato, con un rapporto professionale nuovo, sicuramente meno lineare ma molto più sfidante, e alla genialità, lasciatecelo dire, serve proprio questo.
Noi crediamo che il futuro del mondo lavorativo sarà sempre più improntato verso questo tipo di piattaforma, che permetta all’azienda di poter essere flessibile e potersi approvvigionare di volta in volta di figure professionali che abbiano requisiti e competenze sempre differenti in base al progetto di sviluppare, e dove il lavoratore potrà lavorare sempre con aziende differenti, che possano di lavoro in lavoro, arricchire il proprio bagaglio esperienziale.