Le migliori tecniche SEO del futuro per migliorare i posizionamenti del presente

Parlando di tecniche SEO, per molte persone ancora oggi il posizionamento su Google dei propri contenuti è l’unico indicatore della salute di un sito web e lavorano tutto il giorno per creare contenuti che rispondano alle caratteristiche richieste dagli algoritmi in costante evoluzione del motore di ricerca più famoso al mondo.

Non appena Google rilascia un nuovo algoritmo, gli esperti di SEO studiano le migliori strategie per mantenere o migliorare il posizionamento del sito web.

Tuttavia, pochi sanno che esistono altre tecniche SEO a cui prestare attenzione e qui ve ne indichiamo sette.

Tecniche SEO: ottimizzare l’alt text delle immagini

L’alt text è una delle componenti di maggiore importanza per chi fa SEO dato che Google utilizza la machine learning per capire cosa è raffigurato nell’immagine.

Ma cosa dovrebbe includere un alt tag per essere davvero efficace?

Sappiamo che, tra le tecniche SEO oggi esistenti, l’AI può capire ancora meglio il contenuto dell’immagine leggendo il campo Alt della stessa e, anche se questo diventerà obsoleto molto presto, ottimizzare bene ogni immagine del sito è il miglior modo per guadagnare posizioni su Google.

Tecniche SEO: puntare sulla content authority

Si tratta di uno degli elementi della SEO più ambigui sin dall’inizio e Google ancora oggi privilegia gli utenti con la maggiore credibilità e i contenuti più autorevoli per una determinata keyword.

Dopo il Medical Core update del 2018, è chiaro che le aziende devono basarsi su un modello EAT (Expertise, Authority e Trust) del contenuto.

Il segreto per avere successo su Google è creare sempre un contenuto autorevole, offrendo contenuti approfonditi e facilmente compresi dagli utenti.

Creare contenuti dalla lunghezza notevole

Anche se la lunghezza del contenuto non conta e ci sono pagine molto lunghe che non dicono nulla di interessante, ancora oggi un contenuto lungo è percepito come di maggior valore per Google.

Tra le tecniche SEO più usate, sappiamo come sia importante fornire sempre informazioni complete su una determinata keyword e rispondere al search intent dell’utente, sia se il testo dovesse essere di sole 500 parole o addirittura di 5.000.

Uno studio di Backlinko afferma che i contenuti più lunghi hanno circa il 77,2% di click in più rispetto ai contenuti brevi e sono quindi ideali per l’acquisizione di backlink e il posizionamento organico.

I contenuti lunghi, inoltre, possono posizionarsi meglio per le keyword rilevanti e concentrare l’interesse dei lettori, a patto che siano davvero utili e di valore.

Considerare l’importanza di AMP

Recentemente le pagine AMP sono diventate un’assoluta necessità dato che permettono di aumentare il numero di ricerche da mobile e il ranking su Google. Quindi ogni sito web non ne può più fare a meno.

Nell’ultimo anno 31 milioni di domini hanno adottato la tecnologia AMP e il lavoro del SEO Specialist si sta spostando dal desktop al mobile.

Considerare le keyword LSI e non il ranking

Il Latent Semantic Indexing non impatta direttamente sul posizionamento SEO, anche se scegliere le keyword LSI aiuta a raggiungere il pubblico di riferimento sulla base di ciò che sta davvero cercando in rete.

L’ideale è usare le keyword LSI per evitare di ripetere la stessa keyword all’interno del sito web e cannibalizzare i contenuti, aiutando così i bot di Google a capire il messaggio e la rilevanza della pagina rispetto all’intento di ricerca degli utenti.

Il miglior modo per fare SEO in questo caso è includere le keyword in un linguaggio naturale, per aiutare i visitatori a trovare le risposte alle loro domande e a Google di comprendere davvero di cosa parla la pagina web.

Le keyword nel nome dominio non contano più

È finita l’era in cui un dominio contenente la keyword si posizionava meglio rispetto a un dominio con il nome del brand. Google oggi premia chi offre un contenuto interessante all’utente in una manciata di secondi. Ovviamente se riusciremo anche ad avere un dominio interessante, che riesce ad intercettare un intento di ricerca di una nicchia, avremo la strada più facilmente spianata. Ma non sempre è così.

Quindi come detto in precedenza: sempre i contenuti al centro della nostra strategia!

Protocollo HTTPS

La stessa Google afferma che il protocollo HTTPS è un debole fattore di ranking anche se è fondamentale che ogni sito sia dotato di un certificato SSL. Infatti, una volta arrivati sul sito, Google avvisa se è sicuro oppure no e nel secondo caso le persone sono più propense ad abbandonarlo, soprattutto se devono inserire informazioni personali come nomi, indirizzi, carta di credito e altro. Ecco perché devi realizzare un sito internet sicuro, indipendentemente da ciò che dice Google.

Conclusioni: tecniche SEO da applicare oggi stesso

Naturalmente vorrai ottenere il miglior posizionamento su Google e per farlo questi sono i primi consigli da seguire per ottenere ottimi risultati online.

E tu quali tecniche SEO utilizzi per far conoscere la tua azienda online e trovare nuovi clienti? Raccontacelo nei commenti!

2 Commenti

  1. Un buon utilizzo dei social è fattore di ranking, perché vuol dire che c’è una comunity che ci segue. O erro?

    • Diciamo che avere una community e delle pagine social attive ti consente di aumentare il numero di visite al sito, e quindi incrementare la sua capacità di attrarre link da altri siti, menzioni, e in generale l’attenzione dei tuoi utenti. Ma strettamente collegato alla SEO, credo che non serva granchè.

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