Squadre di calcio più ricche: la classifica Deloitte Football Money League 2018
Dopo la nostra classifica Forbes sulle squadre di calcio più ricche del mondo, non potevamo che ripeterci, presentandovi la classifica stilata dalla società Deloitte, soprannominata Football Money League!
Dalla classifica Deloitte Football Money League, emerge che i brand calcistici con i fatturati più alti a livello mondiale hanno generato ricavi pari a 7.9 miliardi di Euro nella stagione 2016/17.
Il sipario dell’annuale edizione della Football Money League, giunta ormai alla sua 21° edizione, redatta della prestigiosa società di consulenza e servizi finanziari inglese, ovvero Deloitte, si è chiuso qualche settimana fa lasciando, nero su bianco, la classifica finale dei brand calcistici più ricchi al mondo, ordinata in base ai ricavi dell’ultima stagione sportiva 2016/2017. Nella Top 30 di questa classifica ritroviamo anche i brand italiani di maggior successo: la Juventus rimane la prima delle italiane, seguita da Inter e Napoli, che hanno guadagnato posizioni a discapito di Roma e Milan.
Chi troviamo al primo posto della classifica delle squadre di calcio più ricche?
Per ciò che concerne il primo posto nella classifica delle squadre di calcio più ricche del 2018 secondo Deloitte è testa a testa tra Manchester United, che però l’ha spunta sui campioni d’Europa Real Madrid, nonostante la flessione della Sterlina rispetto all’Euro, mentre il Barcellona perde una posizione rispetto all’edizione 2017 e si posiziona terzo.
Le società della Premier League, il campionato a più alta redditività, dominano la Football Money League, come si può ben vedere dalla classifica:
1. Manchester United 676,3 milioni di Euro;
2. Real Madrid 674,6 mln;
3. Barcelona 648,3 mln;
4. Bayern Munich 587,8 mln;
5. Manchester City 527,7 mln;
6. Arsenal 487,6 mln;
7. PSG 486,2 mln;
8. Chelsea 428 mln;
9. Liverpool 424,2 mln;
10. Juventus 405,7 mln;
11. Tottenham 355,6 mln;
12. Borussia Dortmund 332,6 mln;
13. Atletico Madrid 272,5 mln;
14. Leicester 271,1 mln;
15. Internazionale 262,1 mln;
16. Schalke 230,2 mln;
17. West Ham 213,3 mln;
18. Southampton 212,1 mln;
19. Napoli 200,7 mln;
20. Everton 199,2 mln;
Si sa, i fatturati milionari sono contraddistinti dall’equilibrio fra entrate da stadio, diritti TV e introiti commerciali, che accomuna i club di calcio più ricchi e Deloitte ha stilato la classifica non tenendo conto comunque delle plusvalenze relative alla compravendita dei giocatori, ma bensì elaborando i bilanci annuali dei brand calcistici sulla base dell’indice MBC (Matchday-Broadcasting-Commercial), suddiviso in tre punti:
- entrate derivanti la vendita dei biglietti, degli abbonamenti e di tutte le altre attività commerciali relative allo stadio nei giorni delle partite;
- entrate relative dalla vendita dei diritti di trasmissione televisivi;
- entrate provenienti dal merchandising e dai contratti di sponsorizzazione;
Il requisito minimo per posizionarsi nella Top 20 nell’edizione 2018 era avere un fatturato di quasi 200 milioni di Euro e un aumento del 16% sulla quantità necessaria nella precedente edizione, dove la soglia minima era di 170 milioni di Euro. Basti pensare che nella prima edizione della Deloitte Football Money League, relativa alla stagione 1996/1997, l’unica squadra ad aver generato più di 100 milioni di Euro di ricavi era stata il Manchester United e non c’è dubbio che da li sono stati fatti passi da gigante.
Da questo report affiora una panoramica importante dei primi 20 club della Money League: le entrate dei diritti TV sono la fonte principale (45%), mentre i ricavi commerciali (38%) e quelli da stadio (17%) sono diminuiti rispetto alla stagione 2015/16, raggiungendo la cifra record di 7,9 miliardi di Euro. Insomma i milioni di fatturato sono quel traguardo ambito da ogni top club per aggiudicarsi il titolo di Paperone del calcio europeo.
Fonte: Deloitte
Passiamo ora alla classifica in cui la Champions League e l’Europa League si mostrano il fattore critico di successo sulle entrate dei club nella Money League. Infatti la partecipazione alle coppe targate UEFA ha avuto un impatto notevole rispetto agli altri anni: ad esempio il Manchester United, grazie soprattutto alla vittoria dell’Europa League nella finale 2017 contro l’Ajax si conferma per il secondo anno consecutivo il brand calcistico più ricco del mondo, con un fatturato di 676,3 milioni di Euro. Insomma il premio di € 44,5 milioni dalla UEFA, per rendere l’Europa League più appetibile per le squadre e di conseguenza più interessante per i tifosi e gli spettatori, è stato determinante ai fini della classifica Deloitte.
Segue in seconda posizione con un fatturato di 674,6 milioni di Euro il Real Madrid, che guadagna una posizione rispetto all’edizione passata. Anche quì le due vittorie consecutive della tanta ambita Champions League sono state decisive e hanno fatto aumentare di quasi 60 milioni di Euro i ricavi commerciali dei Blancos. Questi utili aggiuntivi hanno permesso al brand madrileno di avere la meglio sul suo piú acerrimo nemico sportivo, ovvero il Barcellona con un fatturato di 648,3 milioni di Euro, che è sceso di un gradino per via delle due clamorose e meritate eliminazioni consecutive ai quarti di finale nella Champions League. Alle calcagna dei blaugrana restano stabili Bayern Monaco (587,8 €) e Manchester City (527,7 €), mentre in sesta posizione l’Arsenal (487,6 €) sorpassa il PSG (486,2 €) e fino alla decima posizione dalla Juventus, che si riconferma essere il primo brand calcistico italiano per fatturato (405,7 €), che fa rimanere tutto invariato rispetto all’edizione passata, con Chelsea (428 €) e Liverpool (424,2 €) rispettivamente all’ottavo e nono posto.
Il primo anno di gestione del colosso cinese Suning dell’Inter, il secondo club italiano in classifica Deloitte, ha fatto scalare il brand nerazzurro di ben quattro posizioni ed aumentare i ricavi sensibilmente di circa 80 milioni di Euro, passando dai 179,2 milioni di Euro della stagione 2015/16 ai 262,1 milioni di Euro del periodo 2016/17. Boom di revenues anche per il brand partonopeo, che passa così dalla 30esima alla 19esima posizione. Il Napoli di De Laurentiis con le sue belle performance sportive, qualificazioni UEFA e diritti televisivi, raddoppia praticamente il suo fatturato arrivando a 200,7 milioni di Euro. Insomma Inter e Napoli hanno superato largamente altri due brand calcistici italiani, Roma e Milan, che si posizionavano un anno fa quindicesima e sedicesima e nell’attuale report addirittura uscite dalla Top 20.
Per il brand rossonero si tratta di una regressione drammatica, visto che fino alla stagione 2012/13 inclusa, si collocavano sempre tra le prime dieci squadre più ricche al mondo. Mentre l’eliminazione della mia squadra del cuore, ovvero la Roma, nei preliminari della passata Champions League contro il Porto, le ha fatto perdere ben nove posizioni. Ma sono convinto che nella Deloitte Football Money League 2019 il brand giallorosso rientrerà nella Top 20, visto che ha già raggiunto con successo la fase redditizia ad eliminazione diretta nell’edizione in corso.
Quindi l’UEFA con le sue coppe e la Premier League con il suo campionato spettacolare si confermano la prima il motore e l’altra la regina del calcio europeo, che spingono sia le performance sul rettangolo verde sia la crescita economica di un brand calcistico in termini di revenues.
Non ci resta quindi che aspettare e vedere come saranno gli esiti sul campo nelle attuali edizioni UEFA e se la voglia di rivalsa bianconera avrà la meglio dopo le due finali perse negli ultimi tre anni e per poter scalare la classifica Deloitte 2019.
A questo punto mi concedo con il vecchio detto popolare “campa cavallo”.. scusate volevo dire “campa zebra” che l’erba cresce!