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Sophia e SingularityNET sono al centro della rivoluzione dettata dalla blockchain

Avevamo già letto di lei su Internet e nello specifico dalle pagine del sito internet ufficiale di SingularityNET, un nuovo protocollo specificamente progettato per risolvere i problemi legati al mercato dell’intelligenza artificiale. Questo consente di usare l’intelligenza artificiale come un qualsiasi servizio su una piattaforma senza autorizzazioni, in modo che chiunque possa utilizzare facilmente i servizi di AI per i propri scopi. SingularityNET è alimentato dal token AGI, che rende possibile l’economia decentralizzata. Il token AGI risolve anche il problema di assegnazione del credito, permettendoci di quantificare il valore che un agente AI porta sul mercato. Questo problema è il primo passo verso la creazione di Intelligenza Generale Artificiale (AGI) e il token AGI rende possibile tutto questo.

Tra le possibilità offerte da SingularityNET vi è anche il sistema di pagamenti attraverso la creazione e l’immissione sul mercato di una cryptovaluta, che catturerà presto (entro il 2024) circa tre trilioni di dollari.

Tornando a Sophia, portata in vita dalla società Hanson Robotics, è il robot umanoide più espressivo al mondo. Il suo software proprietario, il firmware e l’hardware, la rendono quasi impossibile da replicare. Con SingularityNET, chiunque può accedere alla mente di Sophia su richiesta.

Sophia utilizza dozzine di algoritmi, molti dei quali sono concessi in licenza da terze parti. Oggi, l’integrazione di risorse e funzionalità AI esterne è lenta, costosa e semplicemente troppo difficile per la maggior parte delle organizzazioni. Gli sviluppatori chiedono modi migliori per accedere e integrare le tecnologie AI. SingularityNET è progettato per soddisfare questa domanda, fornendo l’unico protocollo per la comunicazione AI, la transazione e la scoperta del mercato.

Presto, l’intera mente di Sophia vivrà sulla rete, permettendole di imparare da ogni altra intelligenza artificiale presente in SingularityNET. E il mondo intero sarà in grado di parlarle.

Abbiamo intervistato brevemente Marcello Mari, portavoce del brand che ci dice:

“SingularityNET è un nuovo progetto sviluppato in Joint Venture fra tre società che hanno ideato una piattaforma decentralizzata e open source di intelligenza artificiale. Sophia è una delle intelligenze artificiali presenti sulla piattaforma. Per spiegarci meglio: è possibile definire SingularityNET come una federazione di diverse intelligenze artificiali che comunicano tra loro mediante token e creano una propria valuta di scambio, un vero e proprio mercato. Possiamo immaginarlo come un’app store per sviluppatori AI. In questo modo risolviamo il problema di sviluppare i progetti di intelligenza artificiale, che internamente sarebbero troppo costosi. Quindi si utilizzano gli algoritmi messi in rete dagli altri per realizzare i nostri progetti.

L’intelligenza artificiale nei prossimi dieci anni sarà il mercato più prospero che esiste (pensiamo ad esempio alle smart city) e noi stiamo costruendo un tessuto in grado di sviluppare open source le nuove tecnologie.

Tornando a Sophia, questa è stata sviluppata da Hans Robotics due anni fa. Questa è un’interfaccia per l’intelligenza artificiale costruita da David Hanson, uno scultore con la passione per i robot, aiutato da Ben Goertzel che ha costruito la base per l’AI.

Sophia si esprime in tre modalità:

  • Chatbot: in base alle domande va a pescare le risposte nel suo database in base a specifiche keyword e quindi sembra di interagire con lei;
  • On stage: con le risposte preparate;
  • Opencog: una struttura sviluppata da Ben, una rete neurale che apprende automaticamente a seconda dei dialoghi.”

Ed il risultato di tanta innovazione è tutta nella risposta che Sophia da a chi gli chiede se un giorno il robot ruberà il lavoro agli esseri umani:

“Credo che se un umano in futuro sarà licenziato da un manager per assumere un robot, beh vuol dire che quell’umano non era abbastanza bravo”.

Vi lasciamo ad una straordinaria intervista rilasciata direttamente da Sophia alla CNBC: