Digital Marketing Sanitario: farlo e bene!

Il titolo non voleva essere provocatorio, ma in parte lo è, e questo perché il Digital Marketing nel settore medicale è divenuto sempre più un’esigenza, nel pubblico quanto nel privato. Quindi nello specifico fare Social Media Marketing Sanitario con successo è molto più complesso e pericoloso di quanto si possa pensare a primo acchito. La motivazione risiede nel fatto che oggi ci si trova a confrontarsi con qualcosa di molto complesso, che prevede un’arena non solo numerosa, ma soprattutto preparata sugli argomenti più variegati e pronta senza alcuna remora a giudicare e dire la propria su ciò che viene pubblicato sui social. Ecco perché noi di Pop Up Magazine poniamo spesso l’attenzione su come si debba fare social media marketing per avere successo e non, invece, subire un pericolosissimo effetto boomerang. Tutto questo vale ancor di più se si parla di Marketing dell’ Healthcare.

Partiamo allora con delle case history che ci permettano di spiegarvi quanto bene e quanto male possa essere fatto questo lavoro sul web.

So let’s start!

Come fare Social Media Marketing nella maniera più adeguata.

Sempre volendovi parlare di Healthcare, vi portiamo un primo esempio molto accattivante di come si possa fare Socia Media Marketing in maniera positiva, e non invadente o irriverente.

fare social media marketing

Stiamo parlando di una tematica molto delicata in UK, come la battaglia contro l’obesità, portata avanti dal Public Health England (PHE), ovvero la sanità pubblica inglese.

Come per l’iniziativa A walk Through Dementia, anche in questo caso lo scopo di sensibilizzare la popolazione su di un argomento molto delicato viene raggiunto mediante degli strumenti totalmente digital che aiutano molto a raggiungere il pubblico d’interesse.

L’approccio al Social Media Marketing del PHE è il seguente, come riportato da MarketingWeek:

Abbiamo disegnato una strategia di marketing di tre anni con partenza a Gennaio. Per fare ciò lavoriamo a stretto contatto con volontari, settore pubblico e governo.  Il nostro processo è quello di fare in modo che il Marketing ed il Social Media Marketing contribuisca a combattere alcune delle piaghe più imponenti nel nostro paese. Al primo posto c’è sicuramente l’obesità infantile: un bambino su cinque comincia la scuola sovrappeso, e uno su tre la lascia in questo modo. Supermarket come Asda, Lidl e Tesco ci hanno aiutato con la nostra campagna Change 4 Life, presente su tutti i social media, così come Disney che ci ha aiutato a promuovere l’attività fisica per i bambini con active games “brandizzati” con Frozen e  Toy Story. La  sugar app che abbiamo introdotto l’anno scorso è un ottimo esempio. Ha permesso ai bambini di venire avvicinati agli healthy food con la possibilità di mettere i propri adesivi sui diversi prodotti, mentre i genitori possono capire quanto zucchero è presente nei vari cibi “scannerizzandoli” con il barcode mentre sono fuori casa. L’app è stata scaricata da 2 milioni e mezzo da quando è stata lanciata”.

Un modo innovativo e molto condivisibile di affrontare la problematica puntando al coinvolgimento dell’intera società.

Passiamo ora ad un altro argomento scottante nell’ultimo periodo: come affrontare il discorso fertilità.Vogliamo portarvi due esempi, uno a nostro malgrado molto noto e l’altro meno conosciuto in Italia, di come il tema possa essere trattato dai e con i social media.

Iniziamo dalla strategia nostrana per sensibilizzare la popolazione. La via che si è seguita in Italia è stata quella di utilizzare una serie di post che, mediante immagini molto chiare e slogan per così dire “particolari”, potessero trasmettere l’importanza di creare una famiglia.

Fare Social Media Marketing

Ovviamente la risonanza avuta dalla campagna è stata totale e mondiale e condivisa su tutti i social network presenti in Italia. Quelle che erano le buone intenzioni di sensibilizzare la popolazione su di un tema molto delicato, si sono trasformate in una vera arma, quasi letale, per chi ha creato la campagna stessa.

Quando parliamo di effetto boomerang ci riferiamo esattamente a questo, comunicare un messaggio in maniera sbagliata sui social significa andare alla gogna nel giro di poche ore e rimanerci per molto, ma molto tempo. Gli slogan utilizzati hanno infatti generato scalpore, in negativo, in Italia e fuori dai confini nazionali, dal momento che inneggiano si alla famiglia e allo sviluppo ma nel modo più sbagliato che esista, in un momento storico per il paese tutt’altro che propenso a filosofeggiare su tematiche quali la disoccupazione, la sterilità e simili.

Le reazioni non si sono fatte attendere molto ovviamente:

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Lasciamo a voi l’onere e l’onore di commentare, il nostro scopo è solo quello di informare e sottolineare i migliori modi di fare Social Media Marketing.

La Danimarca ha deciso di affrontare il tema da un altro punto di vista. I video facenti parte della campagna sono due, noi ve ne abbiamo riportato solo uno, la loro diffusione è stata totale e ha riguardato anche TV di Stato e municipalità di Copenhagen. Come riporta il sito Wired.it  sembra che la campagna abbia fatto centro  dato che circa 9 mesi dopo sono stati registrati in arrivo 1200 bambini in più  in arrivo rispetto alla media nello stesso periodo.

Questa iniziativa ha puntato tutto sull’ironia ed è riuscita laddove in molti, non solo l’Italia, hanno fallito.

In fin dei conti crediamo che, al di la del tema trattato, fare social media marketing e farlo allo scopo, non di vendere un prodotto ma di sensibilizzare su tematiche legate all’Healthcare, sia qualcosa di molto delicato. Gli effetti di ogni singolo slogan, video, dichiarazione, iniziativa e via dicendo hanno una portata enorme, molto più disastrosa o celebrativa di quanto non lo avrebbero avuto in passato. Il primo e più importante consiglio, che ci sentiamo di dare non solo alle istituzioni o alle aziende, ma prima ancora ai singoli è di utilizzare questi fantastici strumenti a nostra disposizione con intelligenza e cautela.