paola ciccarelli

Social Media Marketing: intervista a Paola Ciccarelli, oggi su Pop Up

Per il nostro appuntamento con le interviste, dopo aver intervistato una fashion marketing consultant, oggi è il momento di conoscere più da vicino Paola Ciccarelli, Social Media Manager, con la quale facciamo due chiacchiere circa uno dei mestieri più richiesti in questi ultimi anni: quello del social media manager.

Bentrovati su Pop Up!

Ciao Paola, presentati ai lettori di Pop Up Magazine..

Ciao mi chiamo Paola Ciccarelli, ho 33 anni, sono nata nella bellissima città di Napoli e adesso vivo a Forli da alcuni anni. La mia attitudine è sempre stata quella della vendita nel campo delle TLC, nel quale ho iniziato a lavorare 10 anni fa. Quindi vendita e avanguardia tecnologica sono sempre stati il mio pane quotidiano e un giorno, circa due anni fa, ho deciso di specializzarmi nel Social Media Marketing, diventando una professionista del settore.

Social Media: cosa sta cambiando nel modo di comunicare delle aziende con i social media? 

E’ un argomento che tengo molto a cuore perché rappresenta, a mio avviso, l’ispirazione di ogni persona che opera nel settore. Parto da questo esempio: mi ricordo circa 15 anni fa gli eventi di moda delle sfilate. Qui giornalisti, fotografi e pubblicitari si concentravano sull’evento in sé, puntando tutto sul “momento passerella”, facendoci vedere il prodotto già confezionato. Oggi non basta, poiché si entra dietro le quinte, le persone sono curiose e vogliono saperne di più, sulla modella, sull’abito, sulla sfilata e tutto in tempo reale. E con i Social oggi questo è possibile, quindi io credo che la chiave di volta del successo dei social sia la capacità di comunicare emozioni,  raccontando la storia del prodotto e del marchio in modo originale e mai scontato.

Quali sono i social secondo te più utili per fare branding per un’azienda? 

Guarda, sono fermamente convinta che ogni piattaforma sia utile, ma tutto dipende dalla strategia da adottare, e di conseguenza dagli obiettivi dell’azienda stessa. Non dirò mai che un social è migliore dell’altro proprio perché penso che ognuno ha un pubblico e un modo diverso di comunicare, che se inseriti nel modo giusto portano a degli ottimi risultati. Mai limitarsi nel mondo del Web 😉 

3 cose da non dimenticare da fare sui social se sei un’azienda?

Sicuramente partire dal presupposto che nulla è gratis: i social sono gratis per il pubblico ma non per le aziende, entrare in quest’ordine d’idee è già un gran passo in avanti, non sempre scontato per tutti.

Affidarsi al professionista e non al “cugino” di turno è molto importante e molte aziende ancora ignorano questa figura perdendo un’occasione d’immagine e di vendite non indifferente.

Collaborare insieme al social media manager, come me, è un punto importante per un’azienda. Ad esempio io sono una di quelle persone che vuole entrare nelle aziende clienti e voglio vedere con i miei occhi la realtà, la voglio vivere, sentirmi parte del loro staff, voglio entrare ad esempio nel magazzino e vedere con i miei occhi le quantità e i prodotti da mettere in risalto. Tutto questo per me è fondamentale per poter al meglio esprimere e raccontare l’azienda. 

Sponsorizzate: perché oggi sono importanti? 

Le definirei fondamentali e indispensabili, perché hanno un doppio obiettivo: il primo, quello più ovvio, è che serve per allargare il pubblico di riferimento; il secondo è quello che accade nella gestione inserzione per noi professionisti, che riusciamo in questo modo ad identificare il pubblico di riferimento attraverso le sue abitudini, gli interessi e come un vestito che a mano a mano si modella su misura. E’ un potere immenso. Nulla viene lasciato al caso in questo mondo “social”.

3 tool importanti per il tuo lavoro e perché ?

Il primo per me indispensabile è per la programmazione e l’organizzazione, ed in questo utilizzo Onlypult, ma anche lo strumento messo a disposizione da Facebook Creator Editor è funzionale.

Poi io sono molto fissata nelle grafiche ma sopratutto nei video, quindi assolutamente Premier Pro e per le storie sono sempre alla ricerca di App, ovviamente a pagamento, per massimizzare la resa di uno strumento divenuto imprescindibile.

3 qualità da possedere quando si è social media manager ?

Anche qui mi sento di spendere due parole in più. A mio avviso un social media manager deve avere una spiccata capacità d’emozionare il pubblico, tutto parte da lì, è la base del nostro lavoro.

Il resto viene “quasi” da sé, deve essere una persona capace di evolversi alla velocità della luce, in quanto è un mondo che non sta mai fermo, oggi magari le cose funzionano con quella determinata strategia il giorno dopo non è più cosi. Infine bisogna avere la capacità di divertirsi perché è un valore che bisogna trasmettere e il pubblico lo sente. 

Stories: quanto sono importanti? 

A riguardo il mio motto è: una al giorno leva il medico di torno, penso che per le Aziende non conta fare 1000 storie al giorno ma ne basta una che faccia il botto. E’ un breve racconto di 15 secondi dove si punta su un determinato prodotto entrandoci dentro. Poi anche lì tutto dipende dalla strategia da adottare. 

Tuoi prossimi step professionali? 

A settembre sono entrata a far parte di una realtà molto stimolante che opera anche nel campo dei Social Media, l’azienda si chiama AltuoFianco. Ci siamo scelti a vicenda ed io sicuramente ho abbracciato la loro filosofia che punta molto sulla persona. Quindi penso proprio che ne vedrete delle belle. Poi sto frequentando un corso basato sulla vendita emozionale, e infine giusto per non annoiarmi faccio un corso online in grafica pubblicitaria, insomma non mi annoio mai.