La BBC si guadagna di diritto la prima posizione tra le pubblicità natalizie 2017 con una pubblicità davvero emozionante
Il gruppo di animatori che ha lavorato durante tutto l’autunno per dare vita a una storia natalizia che catturasse il pubblico britannico ha fatto davvero un lavoro eccezionale. Il breve film in stop-motion di due minuti chiamato “The supporting act”, ha debuttato il 2 dicembre e ha già ricevuto molti apprezzamenti. E ‘stato diretto da Elliot Dear di Blinkink, autore anche di un altro classico della pubblicità natalizia, “L’orso e la lepre” di John Lewis del 2013, che potete vedere qui sotto:
https://youtu.be/XqWig2WARb0
Come diventare la migliore Adv
Certo che competere nel disordinato mondo delle pubblicità natalizie non è affatto facile, soprattutto perché la competizione è davvero molto alta ed i veterani del genere, John & Lewis per l’appunto in testa, non rendono certo la vita facile a nessuno. Considerato questo e soprattutto che la nuova pubblicità di quest’anno è anche la prima campagna natalizia di BBC Creative, l’agenzia interna dell’emittente creata nel 2016, la si può sicuramente considerare un grandissimo successo.
Stavamo cercando di trovare una storia commovente, che facesse sentire tutti coinvolti emotivamente.
dice Arvid Härnqvist, art director di BBC Creative.
Härnqvist e il suo partner creativo, Amar Marwaha, hanno voluto comunicare che molto spesso, anzi forse troppo spesso:
La vita intralcia ciò che è importante, specialmente a Natale quando c’è così tanto da fare. Tutti possono riconoscersi in questa storia, sia i giovani che gli anziani.
La pubblicità racconta la storia di una bambina di 10 anni che si sta preparando per la più grande esibizione di danza della sua vita in un talent show scolastico, mentre suo padre sembra impegnato e completamente distratto dal Natale. Ma quando il sipario si alza e la ragazza sperimenta la paura del palcoscenico, si scopre che in realtà non l’ha persa d’occhio nemmeno un secondo. Conosce tutti i passi, tanto che inizia a ballarli uno dopo l’altro dalla platea aiutandola a ricordarli fino a quando la ragazza non riprende fiducia in se stessa. Härnqvist e Marwaha raccontano a Campaign che hanno scritto la sceneggiatura sapendo che poteva funzionare come un film d’animazione o una live-action, ma dopo aver arruolato Blinkink e Dear, hanno deciso di creare una pubblicità in stop-motion, una tecnica che a loro avviso si adatta perfettamente alla storia che racconta l’adv:
Benjamin Lole, un produttore di Blinkink su questo aspetto aggiunge: “Volevamo avvicinarci il più possibile ad una prospettiva britannica, non solo con lo storytelling e i personaggi, ma anche con il design”.
Ecco perché non hanno abbandonato completamente i soliti cliché britannici delle strade di ciottoli, delle cabine telefoniche rosse e dei Double-decker buses.
Un altro limite della tecnica è la performance facciale e i personaggi di questa pubblicità si raccontano solo ed unicamente attraverso i propri volti, visti i dialoghi praticamente assenti. Così Blinkink ha inventato una nuova tecnica, mescolando due tipi di animazione: la stop motion con la CGI, usata per creare le espressioni facciali dei pupazzi. Tutta la conversazione doveva essere fatta con gli sguardi ed il contatto visivo: la CGI ha sintonizzato con precisione le espressioni facciali in modo che sembrassero calde e realistiche. E’ una tecnica essenzialmente invisibile, qualcosa con cui non sai veramente cosa stai guardando. Il che la rende magica.
Blinkink ha avuto solo quattro mesi per la produzione, ma il team non si è fatto spaventare e per diventare la migliore tra le pubblicità natalizie in questo 2017, ha incluso nel progetto dei veri maestri nell’ arte dell’animazione. Si tratta dei burattinai MacKinnon & Saunders di Manchester, coloro che hanno costruito, ad esempio, i pupazzi per Fantastic Mr Fox di Wes Anderson e Corpse Bride di Tim Burton e Frankenweenie. L’animatore principale è invece Dan Gill.
L’animazione stop-motion è un processo lento, meticoloso e l’annuncio della BBC prevedeva all’incirca tra i 60 a 70 frame da animare. Una scena in particolare, il numero della danza con il papà e la figlia, è stata particolarmente lunga e complessa in termini di tempo: hanno infatti impiegato ben cinque giorni, incluso il weekend, per completarla. Visti poi i tempi lunghi, si ha praticamente solo una possibilità per cui non sono ammessi errori semplicemente perché, come dice Dear:
E’ improbabile che tu abbia il tempo di farlo di nuovo. Funziona che tu dai il brief all’animatore con tanto di materiale di riferimento, poi loro si posizionano in un angolo buio dello studio e tu speri che tornino con qualcosa che ti piaccia.
Ogni dettaglio del film, perfino i mobili e gli utensili da cucina, sono stati riprodotti a partire da oggetti reali e luoghi tratti da fotografie e ricerche. Il team ha lavorato con un coreografo professionista e dei ballerini per pianificare la performance del papà con la figlia e la colonna sonora della canzone Clean Bandit Symphony è stata scelta perché è ciò che la ragazza avrebbe ascoltato, spiega Härnqvist.
Anche l’aspetto dei personaggi è stato attentamente pensato. La ragazza doveva sembrare giovane ma forte e indipendente. Nonostante il tentativo di creare un’accurata rappresentazione della vita familiare britannica, c’è ancora un tocco di magia nel cuore del film. Quando il papà si unisce alla performance di sua figlia, il mondo reale cade e i due protagonisti iniziano a ballare su uno sfondo di luci colorate. Per un momento sono solo loro due insieme.
Härnqvist conclude dicendo: “Vogliamo che il Regno Unito ami questo cortometraggio che abbiamo realizzato e che si senta bene dopo averlo guardato. Vogliamo trasmettere loro un bel sentimento natalizio”.
Per raggiungere questo obiettivo non era necessaria neve o fantasia, ma solo un livello di abilità senza eguali, che ha reso questa pubblicità la nostra preferita tra le pubblicità natalizie 2017:
Riuscirà a rimanere in prima posizione fino all’arrivo della Befana? Stay tuned…