Da direttore creativo di Apple a co-founder di PARK Social Soccer con l’iniziativa Pass-A-Ball

Nel 2016 le immagini del piccolo Murtaza Ahmadi che inseguiva un pallone indossando una busta di plastica trasformata nella divisa con il numero 10 del suo idolo Leo Messi avevano commosso il mondo intero, compreso il campione argentino. Si sa, ai bambini piace correre da un lato all’altro di un campo o di un prato, inseguendo un pallone per segnare un goal, immaginando appunto di essere un grande campione.

Il calcio è uno sport che per essere giocato non necessita di grandi attrezzature: basta un pallone, che però può risultare un lusso, soprattutto per chi vive nelle zone più povere e disagiate nel mondo, ma il progetto fondato nell’ottobre 2015 da Sam Davy e Tara Montoneri, ovvero PARK Social Soccer, porta i palloni ai bambini che non possono permetterseli.

                                         Fonte: PARK Social Soccer

Con il particolare modello di business One for One, cioè per ogni pallone da calcio PARK acquistato, un pallone identico viene regalato ad un bambino povero e ai margini della società, si proteggono quei gesti spontanei e innocenti dei bambini, che sono spinti dalla voglia di giocare e divertirsi mentre rincorrono il pallone.

PARK Social Soccer garantisce così il rispetto del diritto al gioco di ogni bambino, lanciando nel 2016 l’iniziativa Pass-A-Ball, che è stata da subito un successo, facendo registrare una crescita dei ricavi del 500% su base annua e oltre 4500 palloni da calcio distribuiti ai bambini di tutto il mondo. Insomma PARK è la congiunzione tra calcio, cultura creativa e pensiero etico.

park soccer

La passione per il calcio è universale ma purtroppo l’opportunità di poterci giocare non è uguale per tutti.

Sulla base di questo concetto i due creativi, nonchè amici e appassionati di calcio, Tara Montoneri e Sam Davy hanno fondato il brand PARK con la missione di colmare il gap di opportunità tra i bambini di tutto il mondo, visto che spesso un pallone da calcio può cambiare la vita di qualcuno meno fortunato. Inoltre l’ex direttore creativo globale di Apple, Sam Davy, che è stato responsabile tra il 2002 e il 2008 di packaging, loghi e layout degli stores Apple, ha affermato di aver avuto l’idea di PARK dopo uno dei suoi incontri settimanali con Steve Jobs che gli chiese di indagare come Apple potesse fare bene facendo del bene. In seguito, da un impegno professionale è nato un marchio promotore di benessere sociale per il contesto a cui si riferisce. Il brand di Melbourne collabora con associazioni di beneficenza locali in Australia e a livello internazionale, coinvolgendo anche artisti australiani per regalare un pallone dal design colorato ad ogni bambino che ne avrà più bisogno.

Inoltre cerca di attirare investitori attraverso la piattaforma australiana Birchal con un’attività di crowdfunding nel tentativo di raccogliere 500.000 dollari, che consentiranno di espandere il progetto Pass-A-Ball, lanciare una linea di abbigliamento e accessori, aumentare le vendite online in Australia, negli Stati Uniti e in Europa, ampliando così la propria rete di vendita al dettaglio.

Il calcio è uno sport globale che alimenta e promuove la comprensione e l’inclusione sociale, l’uguaglianza di genere, il lavoro di squadra, il senso di appartenenza. Inoltre il calcio migliora la salute mentale e fisica, aumentando la fiducia e l’autostima. Insomma il calcio dà ai bambini un senso di realizzazione, feedback e obiettivi positivi su cui concentrarsi. Quindi per far felice un bambino basta un pallone che sia tondo oppure ovale e un adulto che si ricordi di essere stato bambino proprio come Tara Montoneri  e Sam Davy con il loro brand e la loro nobile iniziativa.
Insomma basta un pallone per riportare la gioia in luoghi in cui si era spenta.
Fonte: PARK Social Soccer / Birchal