No Mask for mental health: la campagna di sensibilizzazione sulle conseguenze mentali del coronavirus sul personale sanitario
Bentrovati su Pop Up Mag, il sito dedicato a marketing e comunicazione. Per il post di oggi vi portiamo in Inghilterra, dove la Laura Hyde Foundation ha sviluppato un’interessante campagna di sensibilizzazione sui problemi psicologici legati alla crisi coronavirus, soprattutto tra gli operatori sanitari, in prima linea per combattere questa battaglia contro il virus. Infatti se il covid-19 ha colpito la salute fisica di milioni di persone, ha comportato notevoli danni anche alla salute psichica, soprattutto per chi si trova a lavorare quotidianamente nei nosocomi. Ed è così che nasce questa campagna di sensibilizzazione, in un paese come quello inglese, fortemente provato da questa straziante esperienza, capace di mettere in ginocchio sanità ed economia nazionale.
Il post è tratto da un interessante articolo a cura di Campaignlive.co.uk, punto di riferimento per i marketer inglesi e che vi consigliamo di leggere con attenzione, poiché contiene interessanti contenuti legati al mondo della pubblicità e del marketing nel Regno Unito.
No mask for mental health: la campagna di sensibilizzazione di Laura Hyde Foundation
La Laura Hyde Foundation, una società no profit inglese, come anticipato, ha lanciato una campagna di sensibilizzazione sui problemi psicologici legati alla pandemia. Creato pro bono dalle agenzie di Havas nel Regno Unito, l’annuncio mostra alcuni operatori sanitari che indossano mascherine mentre parlano dei loro sentimenti e delle loro lotte psicologiche mentre affrontano l’epidemia.
L’annuncio termina con la frase:
“Non esiste una maschera per la salute mentale”.
Il lavoro ricorda agli utenti le conseguenze a carattere emotivo che la crisi sta avendo sui professionisti medici e mira a destigmatizzare i problemi legati alla salute mentale.
Il messaggio dell’ente benefico è che, una volta passata la crisi, la vita non tornerà alla normalità per molti operatori sanitari, che potrebbero aver bisogno di sostegno psicologico, come quelli che soffrono o soffriranno in futuro di disturbo post traumatico da stress.
La campagna nazionale comprende attività di marketing cinematografiche, digitali e out of home.
È stata inoltre creata una “maschera virtuale” per i social media che pone un “sorriso arcobaleno” invertito sul volto dell’utente, in solidarietà con i lavoratori in prima linea nella lotta al COVID-19.
La campagna è stata diretta da Kevin Thomas attraverso Thomas Thomas. Havas London ha gestito la creatività, mentre Cake ed Ekino hanno sviluppato elementi social e digitali.
Havas Media è l’agenzia pubblicitaria di riferimento della campagna.
Jennifer Hawkins, responsabile clinico della Laura Hyde Foundation, ha dichiarato a Campaignlive:
“Il personale sanitario di tutto il mondo è stato davvero colpito per tutto l’amore che hanno ricevuto dal pubblico, ma l’etichetta di “eroe” può, a volte, metterli ancora più sotto pressione. La dura realtà del loro lavoro sta avendo un impatto significativo sulla loro salute mentale – e dobbiamo fare in modo che i professionisti medici non soffrano in silenzio; prescrivere da soli ciò che prescriverebbero agli altri e chiedere aiuto e sostegno psicologico è la strada da intraprendere”.
Conclusioni
Noi di Pop Up Mag siamo felici di poter condividere con voi azioni e campagne di sensibilizzazione come questa, poiché siamo consci che la pandemia ha colpito duro i lavoratori sanitari, e in generale tutto il mondo, non solo a livello medico, ma soprattutto a livello psicologico e sociale. Ben vengano campagne di marketing come questa che solleva il velo su un problema del quale non si parla mai abbastanza.