A cura di Marilena Porfido
Siamo alla vigilia della terza edizione della #MuseumWeek, l’evento mondiale che coinvolge Twitter e i musei e le istituzioni culturali di tutto il mondo. Durante questa settimana, chiunque voglia e utilizzando gli appositi hashtag, può interagire coi musei aderenti, entrare dietro le quinte e scoprirne segreti e curiosità.
L’idea nacque nel 2014 in Francia, da una intuizione di una serie di community manager museali e da alcuni componenti del team di Twitter: il successo fu immediato, già nella prima edizione ben 630 musei europei vi aderirono. Il 2015, poi, ha visto un aumento esponenziale dei musei coinvolti con un successo che si può definire planetario: oltre 2800 istituzioni varie che coprivano ben 77 stati di tutto il mondo. Solo in Italia, il numero di musei partecipanti è stato quadruplicato rispetto all’anno precedente, fino a sfiorare le 300 unità.
E proprio in Italia va menzionato il grande lavoro svolto dall’APM Associazione Nazionale Piccoli Musei, grazie alla quale alcuni piccoli musei della rete associativa sono riusciti ad entrare nella top ten dei musei di tutto il mondo. In particolare, tra i primi tre musei più menzionati al mondo c’erano, dopo il Louvre di Parigi, il Museo archeologico di Porto Torres (@MuseoArcheoPT) e l’area archeologica di Massaciuccoli romana (@MassaciuccoliRo) in provincia di Lucca. Un successo tutto italiano, che evidenzia sia come anche le nostre piccole realtà locali sappiano competere a livello internazionale coi colossi mondiali della cultura, sia quanto il web sia democratico e quanto premi chi sa farne buon uso.
E siamo dunque all’edizione 2016, dal 28 marzo al 3 aprile. Quest’anno il filo conduttore di tutto l’evento è particolare: tutti gli attentati terroristici degli ultimi anni hanno visto purtroppo spesso anche come obiettivo importantissimi siti culturali. Ricordiamo il Museo del Bardo a Tunisi, la distruzione di siti archeologici (Palmira, Nimrud, Hatra…), la devastazione del museo di Mosul in Iraq…
Quindi tutta la Museum Week di quest’anno avrà come temi principali la tutela e la memoria del patrimonio, ma anche la tolleranza e la libertà di espressione.
Come ogni anno, oltre all’hashtag principale #MuseumWeek, per ogni giorno della settimana ci sarà un hashtag dedicato al tema giornaliero.
Lunedì 28 marzo 2016 #secretsMW: i curatori vi sveleranno alcuni curiosi “dietro le quinte”.
Martedì 29 marzo 2016 #peopleMW: la giornata è dedicata alle persone del museo, e quindi ai fondatori, a chi ha contribuito a renderlo importante, a chi oggi ci lavora.
Mercoledì 30 marzo 2016 #architectureMW: si parla dell’edificio, dei giardini, dei luoghi emblematici del quartiere.
Giovedì 31 marzo 2016 #heritageMW: si parla di patrimonio culturale, materiale e immateriale, e di cosa offre l’istituzione.
Venerdì 1° aprile 2016 #futureMW: cosa riserva il futuro a quel museo? Si parla quindi di progetti e di obiettivi.
Sabato 2 aprile 2016 #zoomMW: sabato ci si concentra sui dettagli delle collezioni, e quindi particolari di quadri, di reperti vari, di libri ecc.
Domenica 3 aprile 2106 #loveMW: domenica è la giornata finale e l’occasione giusta per mettere in risalto, da parte del museo, i propri “pezzi forti” e i motivi per i quali bisognerebbe andare a vederli.
Vedremo quali saranno i numeri quest’anno, ma i presupposti per un ulteriore exploit ci sono tutti. In ogni caso, sarà stata l’occasione per parlare di cultura su uno dei social network più usati, oltre che l’occasione per tutti di imparare qualcosa di bello e di arricchirsi.
Voi cosa ne pensate di #MuseumWeek? Voi ci credete nella tecnologia come strumento per ricordare il passato? Siete a conoscenza di eventi simili a questo che volete condividere con noi? Se si scriveteci o lasciate qui un commento! Attendiamo numerosi i vostri feedback!