Come creare una landing page che converte: i consigli di Pop Up
Se stai cercando un nuovo modo per acquisire contatti per il tuo business, allora devi studiare una strategia basata sulle landing page, che ti permetteranno di ottenere importanti ritorni sull’investimento, massimizzando il tasso di conversione.
Per avere interessanti consigli su come realizzare una landing page che converte, puoi visitare il sito Digital Marketing Depot e scaricare il report “Creating Landing Pages That Convert.”
Ecco i consigli base per chi si sta chiedendo come creare una landing page che converte.
Titolo
E’ il primo contatto con l’utente e deve comunicare l’offerta facendo emergere chiaramente la USP (Unique Selling Proposition). Ogni campagna pubblicitaria deve avere un solo beneficio per il cliente, che deve essere unico e non replicabile dai competitor. Il titolo deve essere chiaro, preciso e immediato per far capire all’utente che si trova nel posto giusto, magari aggiungendo un sottotitolo con le informazioni più importanti.
Descrizione
Gran parte del successo della landing page che converte è data dal testo, che comunicherà le caratteristiche funzionali del prodotto/servizio offerto e i reali benefici per il cliente. Non serve riempire la pagina di informazioni, ma concentrarsi su quelle che il cliente sarà in grado di recepire nei pochi secondi di lettura (in genere non più di 5 secondi).
Ecco poi alcune regole di base da seguire:
- Evitare lunghi blocchi di testo che nessuno leggerà;
- Sfruttare gli elenchi puntati e scrivere frasi brevi;
- Inserire dei sottotitoli per focalizzare i concetti;
Call to action
E’ questo il punto fondamentale di tutta la pagina, quello che ne determina il successo e porta alla conversione della landing page. Si tratta di inserire un pulsante ben visibile ed eliminare ogni elemento di distrazione, puntando su una singola call to action per ogni pagina.
Un consiglio: chiediti sempre quale azione deve compiere l’utente e scrivi in prima persona, che si è visto in una ricerca aumentare le conversioni del 65% circa, focalizzando l’attenzione sull’utente e non sull’azienda.