Ci siamo detti spesso quanto sia importante essere al passo con le tendenze del momento, al fine di offrire qualcosa che risponda sempre e comunque alle esigenze dei nostri consumatori. Ecco perché vogliamo portarvi l’esempio della strategia digitale di Thomson, che è un’ottima dimostrazione del fatto che, ad oggi, attuarne una vincente sia un passo fondamentale che tutte le aziende di un certo spessore stanno ormai seguendo per migliorare il proprio ROI.

La Thomson, gruppo industriale nel settore del turismo, nato in Germania e creatore del noto brand Tui, sta cercando di diventare sempre di più un brand di portata mondiale, che riesca ad assecondare le necessità di un consumatore sempre più globale. La loro strategia digitale è la dimostrazione di come sia necessario attuare uno switch tecnologico per poter poi presentarsi come un brand globale che risponda alle esigenze dei consumatori moderni.

La strategia digitale di Thomson: dalle brochure alla realtà aumentata.

La strategia digitale di Thomson si basa sulla scelta di eliminare quasi del tutto le ormai vecchie e superate brochure, sostituendole con una preview della vacanza senza precedenti, possibile grazie alla realtà aumentata. Giocando sulla forte brand awareness, di cui ormai gode il brand, la società ha capito di poterla e doverla valorizzare per poter trasmettere qualcosa di nuovo e rimanere al passo con i cambiamenti continui che il mercato sta subendo.

La volontà è quella, ancora una volta, di mettere il consumatore al centro dell’attenzione, e per farlo la strategia digitale di Thomson prevede una modifica dell’esperienza in store attraverso la realtà virtuale. Per fare ciò l’azienda sta tenendo d’occhio Oculus Rift e Google Cardboard, le tecnologie più avanzate in merito a tali argomenti. La decisione di sostituire completamente le brochure viene ovviamente dai numeri incredibili provenienti dall’utilizzo delle stesse: 4.7 milioni di brochure attualmente stampate ogni anno in 58 diversi paesi.

Strategia digitale di Thomson

Jeremy Ellis, marketing director del brand Thomson, parlando a marketingweek ha affermato:

“Le brochure hanno fatto il loro lavoro. Adesso è il momento di reinvestire il denaro che stiamo spendendo in carta per rinvestirli in maniera migliore per i nostri consumatori, creando una mini-vacanza in store grazie ad una nuova tecnologia che permette di immergersi in una realtà differente. Le persone devono vivere l’esperienza della vacanza per poter fare poi la scelta più giusta”.

L’altro aspetto che Ellis sottolinea è quanto gli store siano fondamentali per la loro strategia. L’azienda non ha, infatti, solo lo scopo di essere un centro e punto di distribuzione di brochure, ma vuole che i propri negozi diventino centri di esperienza per i suoi clienti o potenziali tali.

“Una delle nostre ambizioni è diventare un brand globale. In un mondo che è mosso dal digitale e da Internet, i brand globali hanno un potere molto maggiore di quelli locali. Questa è la motivazione che spinge il brand a volersi dare una caratura internazionale e sempre più digitalizzata.”

Con questo esempio vi abbiamo dato ancora una volta dimostrazione del fatto che tutte le aziende in qualsiasi settore oggi stanno vivendo un doppio cambiamento: diventare digitali e mettere al centro della propria strategia sempre il consumatore.

Chi di loro lo farà meglio e nel minor tempo possibile sarà sicuramente vincente sui mercati odierni, al di là del settore merceologico.