La donna nella comunicazione: tra passato, presente..e un futuro digital!

0
953
slideshow facebook

La donna nella comunicazione: il futuro digital è nelle loro mani

Quando pensiamo alla tecnologia, solitamente pensiamo al ragazzo smanettone, con gli occhiali spessi, che passa tutto il giorno davanti al PC a fare non si sa bene cosa. In generale ciò a cui pensiamo è una figura maschile. Ma siamo davvero sicuri che sia così? Certo nella storia, soprattutto recente, dell’avvento del personal computer, dei social media, dei mille aggeggi tecnologici che ogni giorno teniamo tra le mani, i nomi che ci vengono in mente sono ahimè sempre e solo maschili: Steve Jobs, Bill Gates, Mark Zuckerberg, e tanti altri ancora. Almeno fino ad oggi è stato così. Ma sembra che la storia stia cambiando.

In un articolo apparso il 3 Marzo 2017 sul sito Techeconomy.it, si mostra una fotografia abbastanza interessante della figura della donna nel mondo del lavoro, con particolare attenzione al digitale.

Nel testo emerge come la percentuale degli uomini occupati rimane sempre la più elevata, attestandosi al 70,1% dai dati Eurostat del 2014, ma si registra per loro un leggero calo rispetto al 2004 (70,3%). Più presenti all’interno del mercato del lavoro Ue le donne sono passate dal 55,5% al 59,6%.

I motivi di questa crescita sono da attribuirsi al recente sviluppo dei lavori flessibili e part-time, e considerando questi livelli di crescita e sviluppi dell’innovazione del mercato del lavoro, si prevede come si possa raggiungere la parità lavorativa tra i generi entro il 2065. Siamo ancora lontani, ma i tempi possono essere drasticamente ridotti. Infatti da una ricerca di mercato condotta da Accenture si dimostra come lo sviluppo dei lavori digitali possa dimezzare questa attesa alla parità tra generi.

Infatti se i governi si impegnassero con maggior solerzia allo sviluppo dell’agenda digitale, i tempi si dimezzerebbero così come appare in schermata, dove emerge come il digital sia un accelerante per la parità tra generi:

Ahimè l’Italia non è messa proprio bene. Ma partiamo dal principio. USA, Olanda e Australia sono i 3 top totali, considerando educazione, livello d’impiego, competenze digitali e possibilità di carriera del genere femminile.

Guardando al digitale e alla digital fluency, posta in azzurro, a sorpresa l’Olanda è in testa come percentuale di donne che hanno dimestichezza con gli strumenti digitali, seguita da Emirati Arabi Uniti (ebbene SI), USA, paesi del Nord Europa. L’Italia è tra gli ultimi posti, superata anche da Singapore, a pari merito con l’Arabia Saudita! Le cose non cambiano anche se andiamo a vedere gli altri fattori di giudizio, come livello d’istruzione, impiego e possibilità di carriera, dove gli USA battono di prepotenza le altre nazioni mondiali. A livello di percentuali d’impiego ultime sono India, Arabia Saudita e Italia.

Il paese che mostra il gap più elevato è l’India, posta tra i paesi più sviluppati, all’ultimo posto, sommando le quattro categorie sopra elencate, insieme a Indonesia e Philippines, dovuto in molti casi al ruolo della donna, vista ancora come inferiore all’interno della società locale rispetto all’uomo e in molti casi incapace anche di avere accesso alla rete Internet. Invece il gap più significativo tra uomini e donne circa le competenze sul digitale si ha in Giappone, seguito da Singapore e Francia. Paesi nei quali la donna ha le stesse competenze digitali dell’uomo o addirittura più elevate sono UK, Irlanda, Corea del Sud e Spagna.

Un dato interessante è la percentuale di donne che vorrebbero avviare un’attività economica da imprenditrici: nei paesi in via di sviluppo sono circa il 61% le donne che vorrebbero sviluppare le proprie doti di imprenditrici, rispetto al 29%, quindi meno della metà, nei paesi sviluppati.

Quindi il futuro è donna nei paesi in via di sviluppo? Staremo a vedere, ma i dati ci dicono proprio questo!

In generale, quali sono i fattori di successo del modello digitale? Si parla in questo caso di flessibilità:

  • La flessibilità dell’orario lavorativo, che consente una maggiore organizzazione del tempo da parte della donna, legata anche agli impegni di moglie e mamma a tempo pieno;
  • La flessibilità delle conoscenze e competenze, che consentono, attraverso un aggiornamento continuo di essere sempre appetibile sul mercato del lavoro;
  • La flessibilità dello spazio di lavoro, ovvero la possibilità di poter lavorare da casa o da qualsiasi luogo attraverso i dispositivi digitali, consentendole una maggiore autonomia;

Sempre dalla ricerca Accenture emergono due dati:

  1. L’aumento delle competenze richieste dal settore digitale;
  2. La disponibilità di queste competenze all’interno delle aziende che non è granché elevata al momento.

Quindi questo fa emergere come la donna sia il futuro in questo campo. Il progresso consentirà loro di affiancare gli uomini nei lavori di responsabilità e di colmare un gap che ancora oggi esiste, ma che nel tempo si sta riducendo.