Adidas spera di cambiare il volto dell’Influencer Marketing con il lancio di Tango Squad, ossia delle comunità di maniaci del calcio e connessi che messaggiano su apps dark-social come Facebook Messenger, WhatsApp e Linea.
Chiamato come uno dei primi palloni da calcio Adidas, i Tango Squad sono gruppi di esperti del social che vanno dai 16 ai 19 anni e che vivono in 15 città chiave di tutto il mondo. Oggi queste comunità sono comprese tra 100 e 250 persone, e Adidas spera di raggiungere un massimo di 500 membri per squad entro il 2017.
Ogni squad è gestita da un team di Adidas in-house, cioè del posto, il quale condivide i nuovi prodotti e altri gadget con il gruppo, prima che essi vengano svelati sui canali social di Adidas (Twitter, Facebook, ecc).
Tutti i contenuti mobile sono ottimizzati e girati in verticale selfie-style per dare autenticità alla cosa. I membri della squad sono inoltre invitati a prendere parte a partite di calcio, che ovviamente sono condivise sui qualunque social media a loro disposizione.
Attualmente il 70% dei referrals dei più grandi brand girano sui cosiddetti dark-social e non via Twitter o Facebook, ha spiegato il Direttore Senior delle comunicazioni di Adidas, ossia Florian Alt, che, parlando ad un festival di marketing sui brand ha ribadito di quanto stia diventando importante anche il mondo dei dark-social nel mondo del social media marketing.
Insomma: “I brand sono troppo preoccupati di Facebook lasciandosi scappare i dark-social”.
“Al momento molti di brand si stanno avvicinando ai social media con un un lavoro editoriale e con agende preimpostate. Con il progetto Tango Squad abbiamo una grande opportunità, cioè quella di un modo diverso di creare contenuti e di parlare alle web-community”. Non si tratta di pura e semplice ricerca, ciò che i cosiddetti hyper-connected kids portano è un’ulteriore forma di consapevolezza. Questi ragazzi sanno tirare fuori storie autentiche e sanno farlo davvero bene. Essi conferiscono anche longevità e autenticità, poiché chattano in un ambiente di messaggistica privata. Se un vostro amico vi linka qualcosa riguardo una marca su WhatsApp è molto più probabile che lo cliccherete con piacere”.
Alt ha sostenuto che si può dare un pezzo di contenuto social a un global influencer con un milione di seguaci, ma il messaggio sarà molto più autentico se lo si dà a 500 ragazzini, ciascuno con 2.000 seguaci. Insomma una strategia di Influencer Marketing un pò atipica, ma non meno efficace e sicuramente più autentica.
Il Direttore ha inoltre sottolineato: “Stai dando un po’ di autonomia e le chiavi del brand a qualcun’altro, ma le esperienze che abbiamo avuto nel corso degli ultimi due mesi sono positive e stiamo usando Tango Squad come una prima linea di comunicazione sui social, e gli aggiornamenti avvengono con loro prima che con chiunque altro. Inoltre i ragazzi hanno apprezzato l’opportunità che il marchio sta dando loro.”
Florian Alt ha ammesso che attualmente Adidas non può misurare l’efficacia di questo approccio sul mondo dei dark-social allo stesso modo di come misurerebbe la portata sui social come Twitter o Facebook, il che significa che i rapporti di successo o meno sono unicamente dati dalle squad locali che gestiscono le community. Tuttavia, egli è molto positivo circa il successo delle tango squad in questi tre mesi.
“Tutto ciò potrebbe ridefinire il concetto di Influencer Marketing. Il progetto Tango Squad può essere uno strumento di Adidas per la face-to-face comunication, o può essere una furba tecnica per fidelizzare ulteriormente i clienti e attirarne di nuovi. Potrebbe essere una combinazione di tutti e due: è questa la bellezza di questo approccio.”
E voi cosa ne pensate di questo progetto? Siete a conoscenza di progetti simili? Se SI segnalaceli, e noi ti menzioneremo nel prossimo articolo sull’argomento!
Fonte: MarketingWeek.com