Google Bard: al via in USA e UK la nuova Intelligenza Artificiale concorrente di ChatGPT
Era nell’aria e finalmente adesso è realtà: stiamo parlando del lancio di Google Bard, la nuova Intelligenza Artificiale di Big G, concorrente di ChatGPT, che promette di sviluppare le stesse funzioni demandate ad oggi al prodotto di OpenAI. E che presenterebbe i medesimi problemi evidenziati in fase di lancio lo scorso febbraio.
Google Bard: al via il test ad un determinato numero di membri
Google Bard è disponibile, al momento, solo per alcuni utenti situati in USA e UK, proprio per fare in modo da testare quelle che sono funzionalità e potenzialità, ma anche i difetti della neonata macchina. Come evidenzia Wired, anche l’IA di Google presenta alcune anomalie quando si tratta di fornire risposte a determinate domande. Ancora impreciso e a volte sbaglia.
Come si apprende dallo stesso sito, Eli Collins, vicepresidente della ricerca Google, ha affermato:
“Bard è un esperimento iniziale, non è perfetto e ogni tanto sbaglierà“
Quindi fin qui, nulla di strano. Tutto programmato. Ma esistono ancora dubbi sul suo reale apporto in chiave SEO. Il sito Search Engine Land, ha riportato alcuni test, i quali hanno prodotto strani comportamenti e anomalie da parte di Bard. Prima di tutto, il chatbot fornisce la risposta ai quesiti senza però mostrare le fonti della risposta. Ciò taglierebbe fuori completamente i siti internet che hanno fornito l’informazione utilizzata. Tuttavia questo accade solo in alcune occasioni, mentre per altre queries, invece, fornisce le fonti in basso, dopo la risposta, consentendo poi all’utente di poter cliccare per approfondire l’argomento.
Altra anomalia segnalata da Search Engine Land riguarda anche i fattori di ranking di Google. Infatti, un utente suggerisce a Bard se è giusto spingere il proprio sito internet, acquistando backlink.
La risposta di Bard è stata:
“Penso che sia una buona idea acquistare link…”
Ovviamente, successivamente, facendoglielo notare, Bard ammette che acquistare link non è corretto, poiché contrario alle linee guida di Google. Lo so, i link builder stavano già sognando..:)
I dubbi in chiave SEO dell’approccio di Bard (così anche per ChatGPT)
Pur essendo eccitati dalla novità collegata al lancio di Bard, così come lo eravamo in precedenza per ChatGPT, il nostro dubbio permane e lanciamo un segnale di allarme per tutti coloro che possiedono un sito internet e monetizzano, con le visite, il proprio progetto.
Come mostrato dai test di Bard, il sistema bypassa completamente i siti internet, mostrando solo la fonte della notizia, ma non rendendo più utile la visita del sito fonte dell’informazione. Solo in caso di approfondimento, infatti, la persona può decidere di cliccare sul link fonte. Quindi, prevediamo un crollo delle visite per tutti i siti, oltre che gli introiti per gli stessi. Ma al tempo stesso, non riusciamo a capire come Google ovvierà al problema, visto che tutto il suo modello di business, o quasi, si fonda sulla pubblicità.
Per ora solo in USA e UK
Per il momento, Google Bard è disponibile solo negli Stati Uniti e Gran Bretagna, per un numero ridotto di utenti, che richiedono di testare le funzionalità della nuova AI, cliccando sul link. Quindi, in Italia non è ancora disponibile, ma siamo sicuri che lo sarà a breve.
Per adesso possiamo solo immaginare ciò che è in grado di fare, sperando possa portare benefici anche a chi consente il funzionamento di questo programma, ossia i tantissimi SEO e Copywriter, che ogni giorno forniscono al motore di ricerca le informazioni che sono poi utilizzate per il funzionamento stesso di Bard.