Intervista Giorgio Taverniti per il nostro consueto spazio dedicato alla SEO
Bentornati su Pop Up Mag, che oggi condivide con voi uno spazio interessante dedicato al mondo della SEO. Intervistiamo infatti uno dei SEO Specialist più importanti in circolazione: stiamo parlando di Giorgio Taverniti.
Vediamo insieme cosa ha da raccontarci e suggerirci circa il suo lavoro, gli scenari legati alle dinamiche SEO, consigli utili per intraprendere questo lavoro e infine notizie collegate al WMF 2022 del quale è relatore. Benvenuti su Pop Up!
- Ciao Giorgio, puoi dirci di più sulla tua partecipazione al WMF 2022? Quali saranno i temi da te trattati in questa kermesse? Perché secondo te non bisogna perdersi, da esperto e appassionato di SEO, questo evento?
C’è un filo conduttore che sto portando avanti e che è quello di far comprendere alle persone che la SEO si è evoluta molto perché Internet si è evoluta e perché Google ha seguito questa evoluzione. Si è passati da un motore di ricerca ad un ecosistema liquido, molto complesso. Ed è questo che sto cercando di far capire, perché molte persone effettuano attività SEO come si faceva nel 2007.
Il WMF è il punto di ritrovo si tutto il mondo Digital. Non lo si può perdere perché prendendone parte si resta agganciati al futuro. E perché quando così tante persone che vivono di questo mondo si ritrovano insieme non fanno altro che costruire quello che accadrà, insieme.
- SEO: quali sono stati i trend 2022 legati alla Search Engine Optimization? Cosa aspettarsi nel prossimo futuro?
Sono tanti, ma te ne cito alcuni:
- Un ecosistema sempre più integrato, dove l’informazione arriva a Google e lui la distribuisce in tutte le sue zone;
- L’arrivo delle ricerche Multimodali, ovvero che tu puoi cercare qualcosa a partire da un’immagine. Ad esempio, fai una foto al vestito e poi scrivi “esiste di colore verde?”;
- L’arrivo dei prodotti disponibili in loco che danno la possibilità di avere ONLINE tutti i prodotti dei negozi locali;
Queste novità non fanno altro che creare delle nuove abitudini di ricerca che modificano il nostro comportamento come persone. È questa la chiave del successo di Google. È questo che chi fa questo lavoro deve comprendere.
- SEO on page vs SEO off page: se dovessi scegliere i fattori più importanti dell’uno e dell’altro, oggi, quali prenderesti per curare un progetto online?
Non esiste, perché è un cane che si morde la coda. Quella che chiamiamo Off Page fa riferimento, quasi sempre, ai backlink. Alla popolarità. E questa fa riferimento all’autorevolezza. E l’autorevolezza è un parametro che si usa anche On Page.
Insomma, la SEO è davvero cambiata, Google è cambiato. È liquido. Non ha senso porsi questa domanda, perché non è possibile dividere le cose.
- Si discute sempre di evoluzione nel mondo della SEO: dove secondo te questa materia può arrivare? E secondo te, potrà un giorno discostarsi un pochino dall’egemonia di Google come motore di ricerca?
Dove può arrivare non lo so, so dove è arrivata. La SEO è arrivata in un punto e chi fa SEO è indietro. Per questo non so dove può arrivare, perché le persone determinano dove andremo, più delle tecnologie. Per questo l’egemonia di Google si potrà discostare se il nostro comportamento cambierà. Se lo intendiamo solo come ricerca, per me, tra 10 anni sarà ancora Google a vincere.
- Metaverso e SEO: come la blockchain può cambiare il lavoro del SEO specialist nel prossimo futuro?
Nel prossimo futuro non cambierà niente. L’applicazione della SEO al Metaverso avverrà su due livelli:
- Se il metaverso creerà abitudini nuove, allora ci sarà da intercettarle
- Se il metaverso andrà nella direzione della realtà estesa, unendo ciò che c’è nel mondo fisico e renderlo aumentato, allora le prime aree interessate dalla SEO saranno la SEO Local e la SEO per E-commerce.
- SEO specialist: quali sono le principali caratteristiche di un buon professionista?
Questa è facile: che porti risultati di business. La SEO è business. Una figura che si considera specialist, per me, deve aver ben chiaro qual è l’obiettivo del cliente, cosa generano le sue azioni e come tracciarle. Ed essere in grado di comprendere quali azioni portano più risultati.
- Link building: quanto vale in un progetto web? Quali sono le linee guida da seguire per sviluppare al meglio questa pratica?
Vale tanto e varrà sempre tanto, perché è il fattore principale sul quale è basata l’autorevolezza per Google.
Le linee guida di Google vanno più che bene, il mio consiglio è: la cosa migliore sarebbe quella di ottenere dei link perché abbiamo un brand forte o perché c’è un progetto di Content Marketing. O perché abbiamo fatto qualcosa di utile. Altrimenti punterei su una campagna, seria, di PR.
- SEO e inclusione: come valuti l’iniziativa di Google di posizionare le immagini sul suo motore di ricerca in base alla scala MST, acronimo di Monk Skin Tone? Come pensi che la SEO possa aiutare la società ad essere più inclusiva da questo punto di vista?
L’inclusione parte dalle persone, non dalla tecnica. Una società più inclusiva la creiamo noi. Se continuiamo a pensare che sia una piccola cosa a migliorare la faccenda non la risolviamo.
Il problema è che le azioni che fanno molte aziende sono azioni più politiche che di cambiamento culturale. Il cambiamento culturale è interno, è se a prescindere vengono fatte determinate attività.
La SEO può fare poco. Sono un po’ più preoccupato sull’Intelligenza Artificiale: se non aumentiamo la sensibilità delle persone che creano algoritmi, non risolveremo niente.
- Social Media e SEO: in cosa si differenziano e su cosa convergono? Quanto i social sono importanti per la SEO? Quanto possono diventarlo nel futuro?
Oramai, anche questi, sono indistinguibili. Google Maps, Google Discover, YouTube sono 3 dei Social Media di proprietà di Google. Ognuno ha attività SEO. Google Maps riesce a coprire tutto il percorso dell’utente: dalla conoscenza alla conversione. Una volta i social erano considerati solo sulla prima fase, poi piano piano si sono spostati sulla conversione e ora sono in qualsiasi fase.
Quindi possiamo solo dire: c’è un cliente, ha degli obiettivi, quali sono le attività di Digital Marketing che sono più utili per raggiungere l’obiettivo?
Pensiamo ad un e-commerce: oggi puoi partire dalla tua piattaforma e vendere i tuoi prodotti direttamente sulla Ricerca di Google e sui Social. Non solo Google è liquido, ma lo è tutta Internet.
Per questo motivo c’è da considerare che il Digital Marketing non ha aree staccate, ma si intersecano tutte.
- Lavorare nella SEO: ci dai un consiglio finale da dare a chi si approccia per la prima volta a questa materia?
C’è solo una cosa che bisogna fare: PRATICA.
La SEO richiede anni di pratica per riuscire a comprendere bene quelli che sono i meccanismi importanti che regolano questa bellissima materia.
Ringraziamo vivamente Giorgio Taverniti per il suo tempo e per le interessanti risposte alle nostre domande. Chiunque voglia incontrare Giorgio può farlo direttamente al Web Marketing Festival di Rimini. Invitiamo tutti ad acquistare il proprio biglietto qualora non lo avessero già fatto.